89ba1033 7cbc 4ac9 8ced 1fe93ef3943b 1Sicurezza, polemiche dopo l’evento di ieri sera a Ponte San Giovanni. Lamentele dei cittadini che parlano di rave party. I testimoni: ‘Abbiamo visto giovani sniffare, a terra rinvenuta una siringa’

(UNWEB) Perugia. «Non vogliamo che Perugia si trasformi in un enorme centro sociale nel quale tutto, anche ciò che è illegale, sia consentito». Dura presa di posizione degli esponenti di opposizione in Consiglio comunale a Perugia dopo la serata che si è svolta ieri in città, definita nel gruppo social «Ponte San Giovanni da borgo a paese» un «rave party a cielo aperto». Numerose le segnalazioni di musica techno ad alto volume nel Parco Bellini «anche ben oltre la mezzanotte». «Ricevute le allarmanti segnalazioni dei cittadini ci siamo recati sul posto per andare a vedere effettivamente cosa stava accadendo - dichiarano alcuni esponenti della coalizione di minoranza, composta da Fdi Fi Perugia Civica Progetto Perugia e Gruppo Margherita Scoccia - abbiamo visto con i nostri occhi giovani che sniffavano droga nel parco pubblico nel quale si aggiravano ragazzi ubriachi e barcollanti, molti erano provenienti da varie parti d’Italia, al centro dell’ipotetica pista da ballo è stata accesa anche una torcia da stadio». Questa mattina - si legge nel comunicato - è stata scattata una fotografia ad un coltello a serramanico rinvenuto sul posto, poco lontano dal parco un testimone racconta di aver visto una siringa e non sono certo mancate bottiglie di birra abbandonate, cartocci di stagnola e bottiglie di plastica bucate, probabilmente utilizzate per fumare». Segnalazioni sono arrivate anche riguardo l’accesso, avvenuto durante la notte tra domenica e lunedì, nel cantiere lato chiesa e nel cantiere parco scuola. «Tutto questo si trasforma in mancanza di sicurezza per i cittadini e degrado - tuona l’opposizione -. Eventi come questo sono stilisticamente molto diversi rispetto a quelli che venivano svolti fino a poche settimane fa con la più pacata amministrazione Romizi. Perugia deve continuare ad essere una città sicura, episodi come questi inquietano i residenti che senza mezzi termini l’hanno definita ‘una scena spettrale e da paura’. La nostra città non deve trasformarsi in un centro sociale a cielo aperto, a qualcuno forse potrebbe perfino piacere l’idea ma noi non lo consentiremo».


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