(UNWEB) Perugia. "Nel Paese reale, in cui governano da decenni sempre gli stessi con una falsa alternanza senza alternative, i salari dei lavoratori italiani sono fermi da 30 anni con un costo della vita più che raddoppiato, è in corso una vera e propria de-industrializzazione con il moltiplicarsi delle ore di cassa integrazione. Siamo in una fase critica in cui il partito unico euro-atlantico e in tuta mimetica svende la nostra democrazia ai grandi gruppi finanziari multinazionali preferendo i pochi che speculano mentre dovrebbe occuparsi dei moltissimi italiani in difficoltà che vivono soltanto del loro lavoro"
. Democrazia Sovrana e Popolare è l'unica alternativa per far contare davvero lavoratori dipendenti, piccoli imprenditori, artigiani ed autonomi. L'obiettivo è riunire il popolo contro i burocrati e i multimilionari. Ribaltare il tavolo. Dall'Umbria riparte la sovranità popolare. " È la posizione di Marco Rizzo battagliero candidato alle prossime elezioni regionali dell' Umbria quello che si presenta all' Assemblea generale di Democrazia Sovrana e Popolare "Dall'Umbria Sovrana, cuore per l'Italia" Sabato 28 settembre. L'iniziativa si è svolta a Perugia, presso l'Hotel Giò. Tra gli ospiti di livello internazionale, Ľuboš Blaha, euro deputato dello SMER il partito della sovranità sociale del premier slovacco Robert Fico che in un video messaggio ha auspicato " la nascita, anche in Italia, di un vero partito per la sovranità e per la pace come le formazioni che stanno nascendo in Europa e pagano un prezzo altissimo quando sono al governo per il loro rifiuto di fornire armi e negare sanità scuola e diritti. Basti pensare al fatto che il premier Robert Fico continua a ricevere minacce e ha subito un efferato attentato. Occorre reagire per un Europa di pace e Stato sociale, contro tecnocrati e burocrati ". Tra gli interventi Umbri, Giuseppe Gasparri, leader umbro di DSP e Beatrice Spitoni, entrambi capi-lista, hanno ribadito l'esigenza di tornare alla costituzione italiana affermando che " gli anti-sistema non siamo noi, ma coloro che chiudono gli ospedali pubblici, che privatizzano, che hanno vietato di lavorare a chiunque non volesse sottoporsi a vaccinazione, a chi uccide la carta costituzionale ogni giorno con un programma mortifero. Noi vogliamo fermarli. L'alternativa inizia in Umbria. "Tra i candidati annunciati, spicca la presenza di Enzo Pennetta, docente, saggista responsabile della battaglia referendaria contro la guerra.
Molti i temi di politica regionale affrontati. "Rinascita sociale dei territori e sovranità nazionale sono collegate"
"Senza falsa modestia- ha affermato Rizzo- senza falsa modestia, credo che la mia esperienza politica non sia assolutamente paragonabile a quella di nessuno dei miei avversari. Ho un'interlocuzione diretta con i leader politici nazionali, con tutti i membri di governo italiani, con tutti i capi di partito, con Capi di Stato, di governo e ministri stranieri. Un'esperienza unica nel panorama delle candidature alla carica di presidente di Regione che metterò completamente a disposizione degli Umbri. L'Umbria, con Marco Rizzo, avrebbe una marcia in più. "
"Noi- ha spiegato il coordinatore di DSP- vogliamo togliere la sanità alle Regioni e ricostruire una sanità centrale per avere cure sul territorio e di prossimità e ritornare a quell'universalismo della prestazione sanitaria che avevamo prima che venissero chiuse, progressivamente da destra e sinistra, negli ultimi decenni, strutture che, prima del loro smantellamento a vantaggio dei privati, erano dei veri e propri fiori all'occhiello. Li ricostruiremo. Così come ristruttureremo una solidarietà sociale oggi messa a repentaglio da governi regionali di ogni colore. Su questo fronte proponiamo, ad esempio, di quintuplicare il finanziamento attualmente ricevute dalle famiglie in difficoltà e l'incremento delle pensioni per gli invalidi civili. Il nostro obietti-vo è aumentarle (74/99% di invalidità) ad 800 euro e a 1200 euro (100% di invalidità), con una integrazione regionale valida almeno per due anni e con la richiesta di utilizzare il medesimo criterio in tutta la nazione. Libereremo da vincoli di appartenenza a quei brand del consenso che oggi sono i partiti, le molte meritorie energie umbre nel centrale comparto culturale e turistico. Rappresenteremo la domanda di lavoro della società umbra nella quale la cassa integrazione straordinaria, quella che riguarda le aziende in crisi strutturale, da sola è cresciuta purtroppo del 30%. Noi di Democrazia Sovrana e Popolare siamo il partito di tutto il lavoro. Sosterremo con misure strutturali ma anche locali i lavoratori e le piccole e medie imprese"