Barcaioli 2(UNWEB) – Perugia  - "Appena insediati ci siamo trovati di fronte a una sfida che non potevamo ignorare: salvaguardare il futuro della scuola in Umbria. Il dimensionamento scolastico, previsto dalle misure del Governo Meloni e trascurato dalla precedente amministrazione, rischiava di infliggere un duro colpo al nostro sistema educativo, con accorpamenti forzati e tagli al personale.

Una minaccia concreta che avrebbe messo a rischio il diritto allo studio, in particolare nelle aree più fragili della nostra regione, e che avrebbe potuto persino portare al commissariamento. Abbiamo lavorato intensamente per scongiurare questo scenario": lo ha dichiarato Fabio Barcaioli, assessore all'Istruzione della Regione Umbria, rendendo noto che con la delibera adottata nella seduta odierna della Giunta regionale (dgr 1279/2024), si è proceduto ad approvare il Piano regionale dell'offerta formativa in Umbria anno scolastico 2025/2026, nonchè le proposte di dimensionamento della rete scolastica regionale che non incidono sulla riduzione del contingente di Dirigenti scolastici e Direttori per i servizi generali e amministrativi, in attuazione del Decreto del Ministro dell'Istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze, 30 giugno 2023, n. 127.

Grazie inoltre, al lavoro svolto dall'assessore si è potuto approvare la riduzione di una sola autonomia scolastica, in luogo delle n. 3 previste in attuazione del Decreto del Ministro dell'Istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze, 30 giugno 2023, n. 127 e, dato lo scostamento rilevato tra le stime effettuate dal Ministero dell'Istruzione e del merito e il numero effettivo di studenti iscritti, di richiedere al Ministero dell'Istruzione e del merito l'aggiornamento del numero di autonomie scolastiche effettivamente attribuibili alla Regione Umbria.

"Ci siamo mossi immediatamente - ha proseguito Barcaioli - abbiamo avviato una verifica puntuale sui dati ministeriali, seguendo l'esempio di altre regioni che hanno già contestato con successo i criteri adottati. Ma il nostro impegno è andato oltre, abbiamo dialogato con sindacati, associazioni di genitori e l'Ufficio scolastico regionale per costruire insieme una risposta solida e condivisa, nonostante i tempi strettissimi. Crediamo che un confronto aperto e costruttivo sia la strada giusta per difendere i diritti dei nostri studenti e lavoratori".

"Per noi - ha concluso l'assessore - la scuola è molto più di un numero in bilancio, è la forza di una comunità che non accetta di essere lasciata indietro, è la garanzia di pari opportunità per ogni bambina e bambino, è l'investimento più importante che possiamo fare per il futuro dell'Umbria. Non ci fermeremo. Difenderemo le nostre scuole, il lavoro di chi le anima ogni giorno e il diritto di ogni studente a crescere in una realtà che non rinuncia alla qualità e all'inclusione".


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