(UNWEB) Perugia. “Un esordio all’insegna dell’arroganza e della totale assenza di partecipazione quello dell’era Proietti. Che non ci fossero segnali incoraggianti sul versante della condivisione era chiaro già da prima della seduta dato che, a differenza di quanto accaduto cinque anni fa, la Presidente non ha voluto condividere preventivamente con la minoranza le linee programmatiche di mandato, limitandosi a distribuire ai consiglieri un opuscolo di oltre 140 pagine a pochi minuti dall’inizio della seduta del Consiglio regionale, senza dare così la possibilità di leggere con attenzione e approfondire i contenuti”.
Lo dichiarano i consiglieri regionali di opposizione Paola Agabiti Urbani (FdI), Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica), Matteo Giambartolomei (FdI), Enrico Melasecche Germini (Lega), Eleonora Pace (FdI), Laura Pernazza, Andrea Romizi (FI), Donatella Tesei (Lega).
“Una scorrettezza istituzionale - evidenziano - che è proseguita anche in Aula. Al termine degli interventi sulle linee programmatiche, andando persino contro quanto affermato dalla Presidente Proietti poco prima, che nel corso del suo intervento aveva chiarito che non era quella l’occasione per approfondire nel merito i vari temi esposti, la maggioranza ha presentato una mozione urgente che prevedeva l’impegno della Giunta a trasmettere l’atto all'Auri al fine di sospendere tutte le procedure di realizzazione del termovalorizzatore. Lo Statuto dell’Assemblea legislativa, all’articolo 43, prevede che in occasione dell’esposizione delle linee di mandato siano ammesse sì mozioni senza porre in votazione la trattazione, per la quale serve una maggioranza dei 2/3, ma solo se trattano temi generici relativi alle linee di mandato esposte dalla Presidente. Dopo aver manifestato serie perplessità sulla correttezza procedurale di porre in trattazione in questo contesto una mozione urgente non sulle linee di indirizzo generali, ma su un aspetto specifico, abbiamo chiesto alla maggioranza di rinviarne la trattazione alla prossima seduta dell’Assemblea, così da poter avviare in Aula un dibattito serio su un tema tanto complesso, che non può essere liquidato in pochi minuti a margine di una seduta durata già quasi nove ore. Nel corso dell’Assemblea - concludono i rappresentanti dei gruppi di minoranza - abbiamo ascoltato tante belle parole dai rappresentanti della Giunta sull’importanza di lavorare congiuntamente alla minoranza per il bene dell’Umbria, ma a fronte di quanto accaduto non risultano altro che vuoti proclami. Insomma, la maggioranza ha subito sconfessato se stessa con i fatti. Non ci resta altro che auspicare che l’assessore con delega alla pace eserciti questa delega meglio rispetto a quella della partecipazione”.