(ASI) Perugia. “Italiani”: è questo il titolo del “CalendEsercito” 2016 dedicata a tutti gli italiani che a vario titolo hanno contribuito e partecipato alla Grande Guerra, presentato oggi a Palazzo Donini a Perugia dal Comandante del Comando Militare Esercito “Umbria”, Colonnello Cesare Dorliguzzo, alla presenza della Presidente della Regione Catiuscia Marini e di altre autorità civili e militari.
“Erano contadini, operai, intellettuali, artisti, uno spaccato dell’intera società del periodo – ha sottolineato il colonnello Dorliguzzo – che visse con e nell’Esercito il primo grande momento di unità nazionale. Il Calendario, come oramai da diversi anni, vuole evidenziare lo stretto rapporto tra Esercito e società, nato durante la Grande Guerra, che continua a guidare ancora oggi, l’agire e l’essere della nostra Forza Armata”.
Nel CalendEsercito sono ricompresi gli eroi della Grande Guerra cui è stata conferita la Medaglia d’oro al Valor Militare e gli eroi della quotidianità “a dimostrazione – ha detto il Comandante - che lo sforzo bellico fu uno sforzo collettivo, la volontà di un Paese, la volontà di una Nazione; in tale contesto tutti gli italiani sono stati ‘eroi’ nel loro essere e nel loro agire per il bene supremo della Patria”.
La copertina è dedicata a due eroi: il ternano Elia Rossi Passavanti, uno dei pochissimi italiani decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare sia nella Prima che nella Seconda Guerra Mondiale e il Maggiore Giuseppe La Rosa, ultimo caduto dell’Esercito Italiano in operazione in Afghanistan, in un attentato nel giugno 2013. “La duplice testimonianza – ha detto il colonnello Dorliguzzo – che gli stessi valori, lo stesso spirito di sacrificio sono presenti nei soldati di ieri e di oggi”.
La presidente Catiuscia Marini ha colto l’occasione per ringraziare il Comando Militare Esercito “Umbria” per aver scelto anche quest’anno la sede istituzionale della Regione per la presentazione del calendario. “Un progetto editoriale di grande qualità - ha affermato - che ogni anno tocca temi particolarmente sentiti dal punto di vista culturale, sociale e storico. L’omaggio migliore agli italiani e in particolare ai tanti uomini, eroi ma anche soldati semplici, provenienti dall’Umbria e da tutta Italia, che hanno combattuto e sono caduti in quella che fu una guerra di popolo, che coinvolse la società civile, che contribuì al completamento dell’unità nazionale, la prima – ha ricordato – con una organizzazione tecnica e tecnologica e che determinò anche cambiamenti nell’organizzazione sociale e del lavoro, con l’inserimento delle donne in attività prima prettamente maschili, in sostituzione degli uomini al fronte”.
“Questo calendario, nel triennio del centenario della Prima guerra mondiale – ha aggiunto la presidente Marini – è prezioso anche per il contributo che offre al lavoro scientifico di analisi, studio e ricostruzione che accompagna questa ricorrenza, con iniziative che ci vedono pienamente coinvolti. All’Esercito va un sentito ringraziamento – ha proseguito – per aver voluto ricordare sia gli ‘eroi’ sia i soldati semplici che hanno dato il loro contributo nel conflitto e all’affermazione del nostro Paese”
“È un’ulteriore occasione - ha affermato - per ringraziare tutte le donne e gli uomini dell’Esercito Italiano per la preziosissima ed importante opera che svolgono in difesa della sicurezza nazionale e nelle operazioni di pace all’estero. In questo momento in particolare – ha detto – è doveroso sottolineare il ruolo e la funzione del nostro Esercito, chiamato a rafforzare la sicurezza nazionale e internazionale, che si è sempre contraddistinto per qualità, efficienza, per il contributo di profilo umano e professionale nelle sue missioni. Un grazie per quanto, in ogni emergenza legata ad eventi calamitosi, viene svolto dall’Esercito con il suo intervento, cooperando con le istituzioni e mettendo a disposizione le proprie competenze tecniche ed operative e per quanto viene svolto in questo anno del Giubileo della Misericordia, per integrare la rete di sicurezza ad Assisi così come a livello nazionale”.
Nel “CalendEsercito”, il collegamento tra passato e presente è reso possibile sia dalla presenza delle cartoline d’epoca, che dalle fotografie che raccontano l’Esercito di oggi, rendendo, così, vivo e visibile il “continuum” di valori e identità. Il mese di maggio è dedicato a una donna, Maria Abriani, che aiutò i soldati nella presa di Ala, una delle “210mila donne che supportarono lo sforzo bellico della Nazione operando come operaie, crocerossine, portatrici”. Le due pagine centrali sono dedicate ai grandi italiani nati nel 1916 a dimostrazione che “nel dramma della Guerra, l’Amore per la vita ha comunque prodotto i suoi frutti”. Fra loro figurano Aldo Moro, Natalia Ginzburg, Dino Risi, Luigi Comencini, Giorgio Bassani, Ferruccio Lamborghini. Ondina Valla, Raf Vallone.
La presentazione del “CalendEsercito” è stata l’occasione per presentare il nuovo logo dell’Esercito, riprodotto nello stesso calendario: una stella a cinque punte che richiama i valori della luce, della guida e della distinzione.