Fabio Barcaioli Assessore con delega alla Pace(UNWEB) – Perugia,  – Il 26 giugno lo Statuto delle Nazioni Unite compie 80 anni. Era il 1945 quando, all'indomani della tragedia della Seconda Guerra Mondiale, le nazioni del mondo cercarono di darsi una lingua comune, una visione fondata sulla pace, sulla cooperazione tra i popoli e sul rispetto del diritto internazionale.


     "Oggi quello Statuto viene sempre più spesso ignorato – dichiara l'assessore regionale con delega alla Pace, Fabio Barcaioli - I suoi principi vengono schiacciati sotto la propaganda, calpestati da chi antepone la forza al dialogo. Eppure quegli articoli parlano ancora di giustizia, di sicurezza collettiva, di dignità e solidarietà tra le nazioni. Per questo, come assessorato alla Pace della Regione Umbria invitiamo cittadini, associazioni, scuole, amministratori e operatori dell'informazione a partecipare a una sfida collettiva: scegliere un articolo dello Statuto delle Nazioni Unite e pubblicarlo giovedì 26 giugno sui propri canali social, con gli hashtag #UmbriaControLaGuerra #LeggiLoStatutoDelleNazioniUnite, #UnArticoloPerLaPace".
    "Abbiamo bisogno di tornare a pronunciare ad alta voce le parole pace e diritto internazionale - spiega l'assessore Barcaioli - La rilettura collettiva di questi articoli è fondamentale, per questo chiediamo a tutti di partecipare con la propria voce o con un piccolo gesto come quello di pubblicare un post".
     E ancora: "L'iniziativa si inserisce in un contesto globale sempre più critico. La guerra in Ucraina, l'aggressione di Israele a Gaza, le minacce unilaterali di Donald Trump e la progressiva erosione del ruolo delle Nazioni Unite segnalano un indebolimento delle regole condivise".   
     "Mentre leader come Benjamin Netanyahu, Vladimir Putin e Donald Trump mostrano apertamente il disprezzo per il diritto internazionale - prosegue Barcaioli - dobbiamo riaffermare, anche con un gesto simbolico, la validità di quello Statuto, nato proprio per prevenire nuove guerre e garantire la pace. L'Umbria, terra di dialogo e memoria, si fa così promotrice di una mobilitazione civile che mette al centro la parola, la consapevolezza e l'impegno. Perché leggere oggi lo Statuto delle Nazioni Unite significa scegliere, ancora una volta, la pace".

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