(UNWEB) TERNI – “La Provincia di Terni è contraria al taglio delle dirigenze scolastiche”. Lo comunica il Presidente Stefano Bandecchi nella lettera che ha inviato oggi al Ministro dell’Istruzione Valditara e per conoscenza alla presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Regione, all’assessore regionale alla scuola e alla Provincia di Perugia in merito al potenziamento dell’offerta formativa e alle linee guida per la programmazione territoriale della rete scolastica per gli anni scolastici 2026/2027, 2027/2028, 2028/2029.
Nella lettera, rispondendo alla nota n. 11320 del 04/07/2025, il Presidente intende precisare che “la Provincia di Terni, anche in relazione alle prossime conferenze partecipative per la programmazione territoriale della rete scolastica e dell’offerta formativa, si dichiara contraria a qualsivoglia “taglio” delle dirigenze scolastiche.
L’obiettivo del dimensionamento, dettato da una politica europea distante dalla realtà e recepito nella “Riorganizzazione del sistema scolastico della Missione 4 del Piano nazionale di ripresa e resilienza” – sostiene Bandecchi nella lettera - rappresenta un danno concreto per i nostri territori, i nostri figli, donne e uomini del domani. Manovre di continue riduzioni delle dirigenze scolastiche e del personale amministrativo, in aggiunta ad un calo demografico causato dal problema della denatalità, sono emergenze espresse più volte dai Sindaci dei Comuni che rappresento e dal mondo della scuola.
Sarebbe invece opportuno – afferma - mettere in atto politiche che invertano la tendenza, ampliando le proposte di offerta formativa e la disponibilità di plessi scolastici anche in zone disagiate dei nostri territori. Per questo anche il Governo centrale – secondo il Presidente - non può sacrificare, per volere dell’Europa, le dirigenze scolastiche, con ricadute reali e dirette sulle nostre comunità. La revisione del piano di dimensionamento scolastico 2026, formalizzata con il decreto interministeriale n. 124 del 30 giugno 2025, ha confermato la riduzione per l’Umbria a 130 dotazioni organiche tra dirigenti scolastici, posizioni di lavoro di direttore dei servizi generali ed amministrativi per l’anno scolastico 2026/2027.
Il Decreto in questione ha portato, al cospetto delle previsioni originali, ad un riconteggio generale delle dotazioni organiche per tutte le Regioni, aumentandone per ognuna. L’unica Regione ad essere stata penalizzata con una riduzione di ben 4 unità (passando da 134 a 130) è stata l’Umbria”, osserva il Presidente. “Le proposte avanzate – sottolinea - non sono state minimamente prese in considerazione da codesto Ministero e non ne comprendiamo né la motivazione né il senso, proprio a fronte del riconteggio.
Tale scelta – dichiara - compromette il diritto allo studio, la possibilità di avere un’offerta formativa consona ai nostri ragazzi ed apre la strada ad un deficit formativo che le scuole di ogni ordine e grado non possono più tollerare. Ci dichiariamo quindi – scrive il Presidente - fin d’ora contrari a tale manovra che pregiudica il futuro degli studenti umbri, delle loro famiglie. Infine sollecitiamo un incontro congiunto tra Ministero dell’Istruzione e del Merito, Regione Umbria, Provincia di Perugia e Provincia di Terni al fine di trovare una soluzione condivisa in merito alla questione, alla luce dei riconteggi”.