(UNWEB) - Perugia, 19 agosto 2025 – "Abbiamo tre obiettivi da raggiungere: escludere qualsiasi ampliamento delle discariche, non incenerire e ridurre i costi su famiglie e imprese. Per farlo dobbiamo imparare dagli errori del passato, primo tra tutti la politica delle scelte scaricate sul futuro. L'attuale governo regionale intende assumersi pienamente la responsabilità di un cambiamento da attuare sin da subito nell'arco della legislatura, cogliendo l'occasione di ridefinire in maniera complessiva il quadro normativo e pianificatorio della Regione Umbria".
Così l'assessore all'ambiente della Regione Umbria, Thomas De Luca, in merito alla DGR 831 del 13 agosto avente per oggetto la tecnologia "Waste-to-Hydrogen". La giunta regionale ha individuato questa tecnologia come alternativa prioritaria per la chiusura del ciclo, a valle dello sviluppo intensivo delle politiche di prevenzione, dell'implementazione gestionale e impiantistica della raccolta differenziata spinta e dell'implementazione del trattamento meccanico biologico a freddo sul modello veneto. Processo di riciclo che permette il massimo recupero di materia anche dall'ultima frazione, avendo come risultato in uscita idrogeno, gas industriali e sabbia circolare da utilizzare nell'edilizia e nei settori cementieri.
Un indirizzo politico per valutare la fattibilità tecnica insieme ad Auri di implementazione impiantistica nella nostra regione, sviluppando una sinergia e una collaborazione ad ampio spettro sul tema dell'idrogeno con l'Università di Perugia.
Attraverso la delibera, la giunta regionale compie un ulteriore passo avanti nell'indirizzo dell'Assemblea Legislativa per voltare definitivamente pagina con la stagione dell'incenerimento. In questo quadro si inserisce la tecnologia del cosiddetto Waste-to-Hydrogen (WtH2) senza neanche entrare in dialettica con la valorizzazione energetica, come ultimo tassello, invece, della soluzione alternativa finalizzata al superamento delle discariche.
Una produzione di idrogeno blu: un vettore energetico pulito, a basso contenuto di carbonio, fondamentale per la decarbonizzazione dei settori più strategici dell'economia regionale umbra. "Una visione che punta a trasformare l'Umbria nel primo esempio su scala regionale di chiusura del ciclo attraverso il riciclo. Un passaggio epocale dall'economia dello smaltimento all'economia circolare e all'economia dell'idrogeno, generando valore ambientale, economico e occupazionale per la comunità regionale - aggiunge l'assessore De Luca - un progetto non solo finalizzato a supportare la gestione dei rifiuti urbani, ma anche a servizio della (spesso ignorata) gestione dei rifiuti speciali e industriali, offrendo vantaggi ambientali ed economici senza precedenti ai settori produttivi della nostra regione. Una catena che vuole agire anche da catalizzatore per la creazione di una filiera regionale dell'idrogeno, con ricadute strategiche su trasporti, industria, occupazione e investimenti" conclude l'assessore regionale all'ambiente.
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