simona meloni(UNWEB) – Perugia, Un'Umbria che si scopre pedalando, che unisce borghi e paesaggi, che invita a muoversi lentamente. Un'Umbria che individua nuovi strumenti per destagionalizzare il turismo e potenziare l'offerta con una eco ancora più internazionale.

È questa la visione alla base della delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell'assessora al Turismo, Simona Meloni, che inserisce tra i progetti in rampa di lancio quattro interventi chiave per la mobilità dolce e il turismo sostenibile. Si tratta di opere pensate non solo per ampliare la rete delle ciclovie umbre, ma per rafforzare un vero e proprio "racconto del territorio", un mosaico di percorsi che collegano comunità, natura, acqua, storia e cultura. Interventi che parlano ai turisti, ma anche ai residenti, restituendo spazi più vivibili, curati e accessibili.

Il primo progetto riguarda il recupero dell'ex ferrovia dell'Appennino centrale (Gubbio), un'antica infrastruttura che torna a nuova vita come dorsale ciclabile e greenway. Un tratto affascinante, che incrocia paesaggi naturali e memorie del passato, oggi pronti a diventare esperienza contemporanea di turismo lento. Il secondo intervento è dedicato alla Ciclovia Flaminia, nel tratto tra Bevagna, Sangemini e Terni: un itinerario che scorre lungo territori ricchi di storia, testimonianze romane, borghi medievali e aree archeologiche. Un percorso che unisce identità e paesaggio e che potrà diventare una delle grandi direttrici ciclabili dell'Umbria meridionale. Si inserisce poi il nuovo percorso ciclabile del Lago di Piediluco (Terni), destinato a potenziare una delle zone naturalistiche più suggestive dell'Umbria, tra acqua, sport e biodiversità. Un'opera che guarda a un'offerta outdoor moderna, capace di dialogare tanto con il cicloturista esperto quanto con famiglie e visitatori in cerca di esperienze rilassanti. Infine, il progetto forse più atteso: l'intervento sulla Ciclovia del Trasimeno, con il completamento delle connessioni tra i Comuni del Lago e il collegamento verso Perugia. A questo si aggiunge lo stralcio destinato alla chiusura definitiva dell'anello ciclabile, un tassello decisivo per uno dei percorsi più amati e frequentati della regione.

Quattro opere che, insieme, costruiscono un'unica grande visione. "Questi progetti – sottolinea l'assessora Meloni – non raccontano solo nuove infrastrutture di mobilità dolce, ma un modo diverso di vivere e scoprire l'Umbria. Siamo una regione il cui cicloturismo è già stato premiato e riconosciuto a livello internazionale. Oggi vogliamo consolidare questa identità, completando le ciclovie, migliorando la qualità dei percorsi. Poi inizieremo a lavorare sugli interventi per la manutenzione costante. Con questi progetti avremo a disposizione nuovi strumenti di promozione turistica fondamentali per destagionalizzare e intercettare una platea di visitatori sempre più internazionale. Potenziamo la nostra offerta". La rete va costruita, ma anche custodita. "Una ciclovia funziona se è sicura, pulita, ben segnalata, se offre aree di sosta, servizi dedicati, collegamenti efficaci con borghi e attrattori culturali - conclude Meloni -. L'obiettivo è un'Umbria dove muoversi in bicicletta sia semplice, piacevole e possibile per tutti: cicloturisti, famiglie, gruppi, sportivi. Le ciclovie diventeranno ancora di più strumenti di valorizzazione dei piccoli centri, di promozione delle economie locali. Percorsi identitari che parlano la lingua della sostenibilità e che offrono un'esperienza di viaggio autentica, accessibile e moderna".


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