PoliziaProvinciale(ASI) Perugia- “La Giunta regionale ha mantenuto e manterrà tutti gli impegni presi e nei tempi previsti sulla riforma delle province, sul trasferimento del personale e del patrimonio, così come individuato in sede di intesa, ovviamente nel quadro definito dalle leggi nazionali”.

E’ quanto afferma l’assessore regionale alle politiche agricole intervenendo sulla questione della riforma delle Province e della Polizia provinciale. “Siamo una delle Regioni che ha lavorato più velocemente su questa riforma, mettendo in campo impegni amministrativi e finanziari. Lo abbiamo fatto in maniera convinta per non creare disagi ai cittadini ed alle imprese e per salvaguardare i lavoratori. Peraltro già prima dell’entrata in vigore della legge di riforma abbiamo collaborato e sostenuto le Province, anche dal punto di vista economico e finanziario, per garantire il mantenimento dell’equilibrio di bilancio con un senso di responsabilità che andava oltre le nostre funzioni e che sarà la base del lavoro della Giunta regionale anche per gli adempimenti futuri”. L’assessore Cecchini sottolinea l’impegno della Giunta regionale, in merito al futuro della Polizia provinciale e chiarisce la posizione della Regione “anche perchè quando si parla della materia dei controlli e dunque di regole che vanno rispettate c’è bisogno di essere corretti e non strumentali perchè anche questo fa parte del grande tema della legalità così caro ad ognuno di noi.
Per questo, la Polizia provinciale, che ben conosce il fenomeno del bracconaggio, sa bene che lo stesso esiste senza nessun bisogno di incentivi e affermare che oggi, con il passaggio delle funzioni, si possa creare l’effetto ‘tana libera tutti’ e che dunque nessuno controlla e ognuno può fare quel che vuole, non corrisponde al vero ed è anche pericoloso. Pur comprendendo lo stato d’animo dei dipendenti che vivono un periodo di transizione che mi auguro finisca presto per il bene tutti, forse dovremmo ricordare che questa funzione non è stata ricompresa nell’ambito del trasferimento previsto dalla legge 2 aprile 2015, n. 10 e pertanto è rimasta in capo alle Amministrazioni provinciali”.
“Considerata comunque la necessità di coordinare tale attività con il resto della materia ittio-faunistico venatoria gestita dalla Regione, - prosegue l’assessore Cecchini - è stata adottata dalla Giunta regionale una delibera con cui veniva perfezionato lo schema di convenzione tra la Regione e le Province di Perugia e Terni per consentire all’amministrazione regionale di avvalersi della collaborazione anche dei rispettivi corpi di Polizia Provinciale per le attività di vigilanza e controllo in materia ittica, venatoria, polizia idraulica e tutela dell’ambiente, prevedendo una copertura di spesa che per il momento è stata fissata in 200.000 sia per il 2016 che per il 2017.
A questo schema di convenzione però ancora non è ancora stato dato riscontro da parte delle Amministrazioni Provinciali.
Sarà mia cura – conclude l’assessore - sollecitare un incontro con i presidenti delle due province per concludere intanto questo passaggio. Questo non vuol dire che nel frattempo in Umbria non ci sono controlli su tutto quello che riguarda il settore ittio-faunistico perchè già la legge nazionale assegna alle forze dell’ordine compiti e funzioni molto chiare e, per rafforzare questa attività, la Giunta ha in essere una convenzione con il Corpo forestale dello Stato, che già nel 2014 ha impiegato 336 giornate di lavoro, 4.734 controlli, 264 illeciti amministrativi accertati con 65 sequestri e 44 reati accertati, mentre le Guardie volontarie hanno utilizzato 594 unità per 116 giornate di controlli con 16 verbali redatti”.


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