visita cantina goretti 1(ASI) Perugia – Duecentocinquantamila bottiglie di vino all’anno; oltre cinquanta ettari di vitigni; una vasta gamma di qualità di vino, dal bianco al rosso, dal rosato allo spumante; olio e miele. Ma soprattutto tanto amore e tanta passione per la propria terra e per la propria azienda. Insomma, “una passione di famiglia, coltivata in un secolo di storia”. È questa l’azienda “Cantine Goretti” di Perugia, visitata dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha voluto conoscere da vicino questa antica cantina perugina.


Guida della visita Sara Goretti, insieme alla sorella Giulia, al padre Stefano ed allo zio Gianluca. La quarta e terza generazione alla guida di questa azienda, sotto gli occhi vigili dei nonni che non rinunciano a dare il loro contributo di idee, suggerimenti a figli e nipoti. Le “Cantine Goretti” rappresentano davvero un esempio concreto e forte di una conduzione familiare di una impresa, dove ciascuno della famiglia ha un ruolo ed una funzione. Un lavoro di squadra, unita dal legame familiare, che è forse il segreto del successo di questa azienda che ha saputo arricchirsi, di generazione in generazione, dell’esperienza del passato con le sfide e le scommesse del futuro.
E così Sara Goretti ha guidato la presidente Marini in giro per l’azienda, illustrandole tutta la gamma dei vini prodotti, dallo storico “L’Arringatore”, fino alle recentissime novità che presto saranno sul mercato: una nuova gamma di vini con la quale l’azienda vuol conquistare ulteriori segmenti di mercato molto attenti a prodotti in grado di esprimere le particolarità dei “terroir”, vale a dire l’insieme delle caratteristiche geologiche, fisiche e climatiche del territorio nel quale cresce la vite. Aspetto, questo, cui la famiglia Goretti tiene tantissimo. Perché il loro vino è frutto esclusivo della terra perugina. La presidente ha anche visitato l’antica torre medioevale, simbolo delle Cantine Goretti, completamente ristrutturata ed oggi utilizzata soprattutto per degustazioni per i “buyers” che da ogni parte del mondo vengono a visitare l’azienda ed acquistare i vini.
È molto consistente, infatti, la quota di esportazione della “Goretti”, sia nei Paesi del nord Europa, che dell’America del nord e del sud, oltre che nei paesi asiatici. E molto forte è anche il rapporto tra le Cantine Goretti con le diverse comunità degli umbri nel mondo.
La diversificazione, o meglio l’arricchimento dell’offerta di questa azienda vede ora una particolare attenzione alle attività ricettive e di ristorazione, puntando ad un segmento alto del mercato. E così l’ultima nata è la nuova struttura della Cantina Goretti denominata “Sala Marcella”. Una sala dotata di una cucina professionale ideale per il servizio di 60/80 coperti, al fine di potenziare l’offerta di accoglienza, rispondendo alle attuali richieste di eventi privati, tour operator ed organizzatori di eventi, oltre che alla volontà di turisti sempre più informati che desiderano imparare a cucinare italiano ed umbro in particolare.
La “Sala Marcella” rientra in un progetto molto ampio, iniziato con il libro di ricette umbre, scritto dalla signora Marcella - nonna di Sara e Giulia - in italiano e tradotto in 14 lingue (dall’italiano, all’inglese, al russo, al coreano, al cinese, ma anche al giapponese e danese, etc.), nato per promuovere al meglio le produzioni vitivinicole Goretti oltre che al prodotto tipico del territorio. Un progetto realizzato grazie ai fondi del Piano di sviluppo rurale della Regione Umbria.
“Ho apprezzato moltissimo – ha detto la presidente Marini, congedandosi dalla visita - non solo la passione e l’amore con cui la famiglia Goretti conduce da oltre un secolo questa azienda, ma soprattutto la loro grande professionalità e competenza. La storia di questa azienda, i positivi risultati raggiunti in questi ultimi anni, la loro capacità di diversificare le produzioni, sono garanzia di un successo imprenditoriale. Ed è grazie ad aziende come questa, ed al lavoro di chi le conduce, che l’economia umbra cresce. Qui ho potuto constatare come l’intreccio di esperienza, tradizione e modernità, rappresentano un mix positivo in grado di generare nuovo sviluppo e crescita economica. Mi ha fatto inoltre piacere – ha concluso Marini - aver potuto verificare di persona come vengono ben spesi ed utilizzati i fondi comunitari che come Regione mettiamo a disposizione delle imprese per accompagnarle in processi di innovazione e diversificazione”.


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