(ASI) Perugia - La Scuola Umbra di amministrazione pubblica ha programmato le prossime due attività formative sul nuovo codice appalti e contratti: la prima giornata è prevista per il 20 giugno 2016 e approfondirà nel nuovo Codice degli Appalti e delle Concessioni, il rapporto tra stazioni appaltanti e mercato, cosa cambia nelle procedure, nei criteri di aggiudicazione, nei servizi sociali e nella gestione del contratto. Il docente sarà Massimiliano Brugnoletti, avvocato amministrativista esperto in contrattualistica pubblica. Il 7 luglio è in programma un convegno dal titolo “Il Partenariato pubblico privato alla luce del nuovo Codice degli appalti e dei contratti di concessione”, con la docenza Andrea Maltoni, professore di diritto amministrativo presso l’Università degli Studi di Ferrara.
“Prima dell’avvio di una serie di giornate strutturate che possano tracciare l’attuazione del nuovo codice abbiamo deciso di organizzare queste iniziative. La Scuola, in collaborazione con l’Assessore alle riforme della Regione Umbria, Antonio Bartolini- ha spiegato l’amministratore unico della Scuola Alberto Naticchioni - sta programmando tali attività per evidenziare concrete modalità di applicazione delle norme al fine di favorirne il più efficace ed ampio impiego per gli enti pubblici umbri.
Nel nuovo codice dei contratti pubblici le procedure di aggiudicazione degli appalti di servizi socio-assistenziali e socio-educativi seguono le regole ordinarie per le varie fasi e per i vari obblighi specifici. L'unica facilitazione per lo sviluppo della gara è stabilita dall'articolo 142 in relazione agli obblighi di pubblicità preventiva, poiché in alternativa al bando per la singola procedura, l'amministrazione può rendere nota la sua intenzione di affidare i servizi mediante un avviso di preinformazione che viene pubblicato in maniera continua e contiene alcune notizie essenziali.
Inoltre le amministrazioni possono fruire di un’ulteriore novità proposta dall'articolo 143 del Dlgs n. 50/2016, che stabilisce la possibilità di riservare la partecipazione alle procedure per l'affidamento di un'ampia serie di servizi sociali a soggetti privi di fine di lucro, che abbiano come obiettivo statutario il perseguimento di una missione di servizio pubblico legata alla prestazione dei servizi. La disposizione consente di riservare le gare (che comunque seguiranno integralmente le regole del codice) per l'affidamento di varie tipologie di servizi sociali, sanitari e culturali a organismi no profit, operanti nel terzo settore o comunque in ambiti nei quali la produzione di tali attività non è sempre connessa alla configurazione imprenditoriale (ad es. la vasta area del settore cultura).
Inoltre alla luce della Legge di Stabilità 2016, ancora una volta gli istituti di Partenariato Pubblico-Privato (PPP) previsti anche nel nuovo Codice degli appalti e dei contratti di concessione e gli innovativi strumenti finanziari offrono un ampio ventaglio di opportunità per provare a fare fronte alla carenza di risorse pubbliche nazionali. Tuttavia tali strumenti non sono a tutt’oggi appropriatamente ed efficacemente utilizzati soprattutto da parte degli Enti Locali. Sulla base di tali premesse - il convegno del 7 luglio si propone, in un contesto economico-finanziario, quale veicolo di approfondimento delle caratteristiche e delle potenzialità del PPP in rapporto alle peculiarità in cui, operatori pubblici e privati, si trovano ad operare attualmente.