(ASI) Perugia- “La scelta di Enel valorizza ed integra la rete regionale in fibra ottica e costituisce la prima applicazione concreta delle scelte operate dalla Regione quando nel 2006 decise di investire in una propria rete regionale che aveva lo scopo di collegare le sedi della Pubblica amministrazione umbra e di agevolare lo sviluppo della nostra Regione, favorendo cittadini ed imprese”. Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nella conferenza stampa di presentazione della convenzione stipulata tra Umbria Digitale ed Enel Open Fiber per l’utilizzo delle infrastrutture in fibra ottica della rete regionale e tra il Comune di Perugia ed la stessa Enel Open Fiber.
“In tutto questo è stata fondamentale la condivisione strategica che si è creata tra il Governo nazionale e le Regioni, che ha permesso di mettere insieme risorse europee, nazionali e regionali, per dare una spinta decisiva al processo di digitalizzazione del Paese. Fino ad oggi avevamo sempre marcato l’assenza di strategia e programmazione nazionale che invece abbiamo trovato nelle decisioni del Governo attuale. L’Umbria, - ha sottolineato Marini - si conferma regione in prima fila per la digitalizzazione dei servizi ai cittadini e della Pubblica Amministrazione. Si parte da 5 città: Perugia, Bari, Venezia, Catania, Cagliari. Tra queste, Perugia farà da apripista. Nella città di Perugia, Enel potrà utilizzare i cavidotti per la posa di fibra ottica già presenti e utilizzabili per questo intervento grazie alla Regione Umbria attraverso la società in house della regione: UmbriaDigitale di cui è socio anche il Comune di Perugia.
Perugia sarà una delle cinque città che sperimenteranno per prime questo intervento che viene definito “a successo di mercato”. Per le altre aree esiste l’impegno della Regione Umbria per garantire, con oltre 600 km di fibra ottica già realizzati (ed altri in fase realizzazione) la possibilità di usufruire della banda ultra larga. La fibra ottica e la banda ultra larga, saranno messe al servizio di Comuni, Ospedali, Scuole, Aziende Pubbliche e Private”.
Non è dunque un caso che questo processo parta proprio dall’Umbria e in particolare dal suo capoluogo – ha proseguito la presidente -. Proprio qui Enel, con la nuova società Enel Open Fiber, è riuscita a trovare le condizioni migliori per poter operare anche attraverso un sistema di reti pubbliche già predisposto per erogare servizi di connettività. In particolare, l’intervento di ENEL, si rende possibile nei tempi e nei modi indicati nel protocollo firmato con il Comune di Perugia, anche grazie al lavoro svolto nei mesi passati prima da Centralcom e poi da Umbria Digitale che, ricordo, è una società pubblica di cui la Regione Umbria detiene la maggioranza e di cui sono soci i comuni umbri. In una regione definita a fallimento di mercato per gli operatori privati - ha affermato Marini - il massiccio intervento pubblico doveva consentire proprio quello che sta avvenendo: agevolare gli interventi privati e portare Perugia e le altre città umbre da una posizione svantaggiate ad una che si sta addirittura proponendo come Best case a livello italiano. Le scelte fatte dalla Regione vengono premiate anche dal governo Renzi che, nella elaborazione del piano nazionale banda ultra larga (BUL), ricalca gli stessi nostri obiettivi. Il piano, infatti, che prevede ingenti investimenti nelle aree bianche e grigie (quelle senza interesse per gli operatori privati), per l'Umbria 56 milioni di euro tra fondi della programmazione nazionale e quelli del programmazione comunitaria in dotazione alla Regione Umbria, ha come obiettivi prioritari il collegamento delle sedi della Pubblica Amministrazione delle scuole e delle aree industriali. Oltre, ovviamente, al raggiungimento dell'85 per cento degli edifici privati.
La Regione pertanto, - ha concluso la presidente Marini - ben lieta di collaborare con Enel al proprio programma di investimento, invita la società a tener conto dei propri obiettivi, soprattutto per quanto concerne l'infrastrutturazione delle aree industriali ed artigianali ed a proseguire l'esperienza avviata nel Comune di Perugia anche nelle altre città umbre cominciando da quelle come Terni, Città di Castello, Foligno e Orvieto dove è ugualmente presente una rete urbana pubblica”.
“Sulla base del Piano nazionale per la Banda Ultra Larga - ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale Fabio Paparelli - la dotazione finanziaria stanziata dalla Regione Umbria, che sarà possibile utilizzare da subito, è composta da circa 56 Milioni di euro (quota fabbisogno stabilita nell’ambito della Bul) tra quota regionale e Ministeriale per l’intero territorio regionale. (15,6 POR, 9 milioni Feasr, 31 Mise). Questa dotazione consentirà di sviluppare la rete con il completamento della RUN (Regione Umbria Network), per 5 milioni di euro. Nel corso del 2016 si prevede di ultimare la costruzione delle tratte mancanti per circa 200 km di infrastrutture per la fibra ottica, di cui 160 km per la dorsale ovest e 40 km per la dorsale Valnerina”.
Il vicepresidente ha comunicato che “si provvederà alla copertura delle aree a fallimento di mercato, dove per gli operatori dio mercato non esiste convenienza di intervento stabilite dalla BUL ed alla copertura banda ultra larga (oltre 30 megabit/s) delle Aree Industrali (investimento di circa 15 milioni su oltre 200 aree industriali censite sulla base delle 500 presenti in Umbria, attualmente in assenza di connettività adeguata). Un'altra azione prevista per l’adesione al Piano Nazionale Banda Ultra Larga) è quella del raggiungimento di tutti i Comuni umbri per collegare le sedi delle pubbliche amministrazioni e per realizzare le necessarie reti di distribuzione locale, con l’obiettivo di avvicinarsi il più possibile all’85% di edifici esistenti, target stimato dal Piano Nazionale BUL, a cominciare dalle aree produttive. Il vicepresidente Paparelli ha ricordato infine che “la Regione ha realizzato un Data Center unico regionale e sta per definire le modalità di disaster recovery ed ha effettuato razionalizzazione delle imprese regionali che si occupavano del settore, portandole da 6 ad una sola società in house che è UmbriaDigitale. Numerosi e strategici - ha concluso Paparelli - sono i vantaggi ed i benefici che derivano dalle azioni messe in campo sul fronte delle infrastrutture digitali tra cui equità di accesso ai servizi, che prescindono dalle distanze e dalle diverse aree territoriali; servizi a valore aggiunto per le imprese, in grado di supportare le imprese nei rispettivi mercati tramite la riduzione delle barriere temporali e spaziali; migliori e nuovi servizi accessibili attraverso la band larga”.
“La convenzione stipulata con Enel Open Fiber - ha affermato Stefano Bigaroni, amministratore unico di Umbria Digitale – per l’utilizzo delle rete regionale in fibra ottica, rientra perfettamente negli obiettivi che Regione ed Umbria Digitale si erano posti nel momento della programmazione e realizzazione degli investimenti. La rete fornisce prioritariamente connettività per la Pubblica amministrazione, ma ha anche l’obiettivo di agevolare il mercato degli operatori delle telecomunicazioni attraendo investimenti che porteranno enormi benefici a cittadini ed imprese, che potranno usufruire di servizi digitali veicolati da rete a banda ultralarga con altissime prestazioni. Nella città di Perugia, primo comune a beneficiare della convenzione, abbiamo messo a disposizione circa 43 chilometri di rete che potranno essere utilizzati da Enel, così come dagli altri operatori nazionali e locali, per realizzare i collegamenti con le varie unità immobiliari cittadine, nell’ambito del progetto nazionale previsto dal Governo Renzi. Gli investimenti realizzati infatti – ha concluso Bigaroni - permettono la messa a disposizione della fibra ottica e dei cavidotti per molteplici soggetti senza dover effettuare nuovi lavori che comporterebbero inevitabilmente maggiori costi e disagi per i cittadini”.
“La ‘Perugia ultradigitale’, ovvero FTTH in tutto il territorio comunale – ha affermato Andrea Romizi, sindaco di Perugia - era la prima scheda programmatica con la quale si è insediata la nuova amministrazione comunale nel 2014, primo obiettivo strategico verso rinnovati modelli di sviluppo per la nostra città. Il progetto Enel Open Fiber ha trovato da noi il terreno ideale per comporre il suo modello, che consentirà alla nostra Italia di rimontare il grave ritardo su infrastrutture Internet e connettività. Un grazie di cuore ad Enel e adesso sta a noi perugini mettere in campo massimo impegno e determinazione per valorizzare al meglio questa straordinaria opportunità”.
“Desidero ringraziare il comune di Perugia e sottolineare il suo fattivo contributo – ha affermato Tommaso Pompei, Amministratore Delegato di Enel Open Fiber – Dopo attento esame svolto in tempi serrati ha approvato il regolamento che promuove e favorisce la realizzazione delle infrastrutture di banda ultra larga e la convenzione che dà l’avvio operativo al progetto sulla città. Un "best case" che EOF riproporrà nelle altre città coinvolte nel progetto di infrastrutturazione e che spera di poter replicare con lo stesso grado di successo. Un grazie anche alla Regione Umbria che, oltre a supportare il progetto in tutte le sue fasi, ha permesso la realizzazione di una parte del progetto, mettendo a disposizione alcuni chilometri di rete in possesso di Umbria digitale. Un esempio di collaborazione tra pubbliche amministrazioni che hanno saputo trovare un obiettivo comune di sviluppo e innovazione per l’intera Regione”.