(ASI) Perugia– L’ospedale della Media Valle festeggia i primi 5 anni di attività e per l’occasione stamani, proprio nell’ospedale, si è tenuto un incontro pubblico finalizzato ad illustrarne la situazione attuale e le prospettive future di sviluppo che saranno sempre più orientate all' integrazione con l'azienda ospedaliera e il territorio: presenti insieme ai sindaci di Todi e di Marsciano, Carlo Rossini Alfio Todini, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, l'assessore regionale alla sanità, Antonio Bartolini, il vescovo di Todi e Orvieto, Benedetto Tuzia. I risultati raggiunti nel corso del primo lustro di attività e le strategie di potenziamento sono state rese note dal direttore generale della USL Umbria 1, Andrea Casciari.
“I cittadini vogliono avere un legame di fiducia con il proprio ospedale- ha detto la presidente Marini- e oggi che si festeggiano i primi cinque anni di attività di questo presidio ospedaliero vogliamo avviare anche una riflessione su come migliorare le prestazioni e quindi come continuare a lavorare per realizzare un sistema sanitario regionale sempre più unitario e integrato”.
“L' Umbria con i suoi 930 mila abitanti, può sperimentare molto e lo può fare ragionando sull' integrazione perchè solo ciò ci può permettere di essere coerenti con le sfide che ci vengono imposte dalla programmazione sanitaria nazionale che profila un modello unico anche per l' attuazione degli standard ospedalieri.
La presidente Marini approfondendo il tema dell' integrazione ha specificato che “ questa sfida non è a capo solo di un' azienda, ma necessita di un lavoro che si deve fare insieme e che impone un cambio di mentalità e che vede i professionisti e le tecnologie come una risorsa per il sistema sanitario regionale nel suo complesso e che permetterà l'innalzamento della qualità dei servizi da una parte, e dall' altra contribuirà alla riduzione delle liste d' attesa, visto che gli investimenti sono messi a disposizione dell' intero sistema regionale”.
Concludendo la presidente Marini, ha affermato che la Regione Umbria sul tema della sanità sta lavorando con grande impegno e che presto la Giunta dedicherà una seduta alla verifica dell' attuazione degli standard e dei vari obiettivi. “Dobbiamo saper cogliere le sfide che ci arrivano - ha detto- e in questo contesto ci siamo già attivati per avviare un lavoro congiunto con le regioni limitrofe per valorizzare le esperienze positive ed aprirci a nuove opportunità e dare così risposte più efficaci ai cittadini”.
Il direttore dell' USL1, Casciari, ha reso noto che dal 2011 al 2015 l’ospedale della Media Valle del Tevere è cresciuto, grazie anche all’integrazione con gli altri presidi ospedalieri dell’Azienda e con l’ospedale di Perugia, ed ha raggiunto tutti gli obiettivi della programmazione, con un generale aumento dell’attività chirurgica in ricovero ordinario e degli utenti dell’Oncologia ambulatoriale e in day hospital.
Stabili i ricoveri ordinari (5665), le attività di medicina interna (intorno a 1500), le prestazioni di specialistica ambulatoriale per esterni (sopra 760mila circa), le prestazioni di diagnostica di laboratorio (sopra 440mila), mentre sono quasi raddoppiati gli interventi ambulatoriali (787-1746), gli accessi al pronto soccorso (9619-16530), le prestazioni di diagnostica per immagini (210mila-402mila), i ricoveri per la Riabilitazione intensiva ortopedica, gli utenti in dialisi (54-104). Sono invece scesi i parti (da 450 a 343) e per questo reparto in particolare sono pronti progetti per ampliare l’offerta in termini di servizi e qualità tra cui la cosiddetta “partoanalgesia”, per la quale è in corso la formazione del personale e che dovrebbe o potrebbe invertire l’andamento del numero di parti nel punto nascita.
Questa la fotografia dell’ospedale della Media Valle del Tevere che, per il futuro, ha già ben delineati i nuovi progetti: intanto sono già stati attivati o in avanzata fase di realizzazione diversi progetti fra cui il miglioramento della gestione dei pazienti post-analgesia e post-intervento chirurgico mediante l’attivazione di una recovery room di 5 letti e di letti monitorati in reparto, che consentirà l’esecuzione in sicurezza di interventi chirurgici maggiori e la riduzione dell’uso potenzialmente inappropriato delle terapie intensive. Inoltre, è in corso di attivazione un progetto di Chirurgia post-bariatrica per il rimodellamento morfofunzionale volto a combattere gli esiti del dimagrimento, progetto che prevede la presa in carico multidisciplinare di pazienti obesi, in collaborazione con il Centro DCA di Todi, l’equipe nutrizionale, psicologica e chirurgica e consulenti polispecialistici tra cui cardiologi, fisiatri, fisioterapisti e altre professionalità.
“Gli obiettivi un po’ più lontani ma su cui si sta già lavorando attivamente – ha annunciato Casciari - riguardano innanzitutto il potenziamento della Medicina Interna e dell’attività ortopedica, che sarà svolta in collaborazione con l’Azienda ospedaliera di Perugia e che prevede un aumento delle sedute di chirurgia elettiva, il consolidamento della chirurgia della mano e l’attivazione della chirurgia orto-traumatoplastica e soprattutto l’attività H12 per traumatologia di lieve e media severità mediante potenziamento dell’organico. Un'altra area che verrà potenziata è quella dell’attività ORL (otorinolaringoiatri), sempre in collaborazione con l’Azienda ospedaliera di Perugia, e quella dell’Oculistica, con un aumento dell’attività ambulatoriale e delle sedute chirurgiche per cataratta e con l’esecuzione in loco dei trattamenti intraoculari per la maculopatia e retinopatia diabetica”.
Tra i progetti più innovativi, ed in grado di fare dell’ospedale Media Valle del Tevere un Centro di riferimento regionale e nazionale, vi è la realizzazione di un Centro di Cardiologia sportiva e riabilitativa: “L’obiettivo – ha spiegato il direttore Casciari - è quello di creare una struttura di riferimento per la diagnostica cardiovascolare di secondo e terzo livello ai fini dell'idoneità all'attività sportiva, e di garantire i percorsi di riabilitazione cardiologica intensiva ed estensiva dopo infarto del miocardio o interventi cardiochirurgici. Nel Centro sarà anche attiva una struttura per esterni per la promozione dell'attività fisica per la prevenzione delle malattie metaboliche, cronico-degenerative e neoplastiche”.
Il tutto sarà realizzato con la collaborazione non soltanto del CONI, dell’ANAM e della FMSI, ma anche di importanti istituti, università e aziende ospedaliere italiane e straniere che hanno già fornito il loro assenso: dal Gemelli di Roma a Le Torrette di Ancona, dall’Humanitas di Milano fino al Royal Manchester Children Hospital, solo per citarne alcuni.
Commentando i dati illustrati dal direttore Casciari, l' assessore regionale alla sanità Antonio Bartolini, ha affermato che “ci consegnano una fotografia positiva con un grande equilibrio di bilancio e che si pone obiettivi in linea con la programmazione regionale orientata all' integrazione dei servizi sanitari”.