(ASI) Perugia. “A fronte di una lieve, lievissima diminuzione (-2 per cento) del debito a carico della Regione Umbria emerge in modo drammatico il trend di incremento costante del debito sanitario, schizzato dai 15 milioni del 2011 ai 38 milioni e mezzo di euro dell'ultimo rilevamento, con un incremento di quasi il 150 per cento che pone l'Umbria nella top ten delle regioni con maggiore livello di indebitamento procapite”: lo afferma, sulla base dei dati pubblicati nel Sole 24 ore di oggi, il capogruppo di Fratelli d'Italia Marco Squarta.

“Sono dati – spiega Squarta - ancora più allarmanti alla luce delle dimensioni della nostra regione e in considerazione di quanto prevedibilmente aumenterà il debito in riferimento ai dati 2015-2016, non ancora disponibili ma nei quali sarà certamente ricompreso il nuovo indebitamento autorizzato con le ultime manovre di bilancio”.

“Le politiche di razionalizzazione della spesa in materia sanitaria messe in atto dagli esecutivi umbri che si sono susseguiti negli ultimi anni – secondo Squarta - sono totalmente inefficaci. Pensiamo, ad esempio, alla mancata realizzazione della centrale unica per gli acquisti della sanità, alla mobilità passiva, all'incremento della spesa farmaceutica con particolare riferimento a quella ospedaliera, solo per citare alcuni esempi”.

Questi – conclude - sono i risultati che si ottengono quando un esecutivo regionale non gestisce la materia adeguatamente, per esempio tenendo un assessorato come quello della sanità vacante per quasi un'intera legislatura, come accaduto in quella passata o quando due opposte fazioni della maggioranza si dichiarano guerra scegliendo quale terreno di battaglia proprio la sanità, con il balletto delle nomine cui abbiamo assistito negli ultimi sei mesi”.


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