stadio curi(ASI) Perugia. La IV Commissione Consiliare Permanente Cultura ha dedicato la seduta odierna all’esame dell' ordine del giorno che interessava la struttura di Pian di Massiano.


E' stato respinto, con 5 contrari (opposizione, Sorcini e Nucciarelli) e 4 voti a favore (maggioranza) l’ordine del giorno del consigliere De Vincenzi sulla Riqualificazione dello stadio Comunale Renato Curi – copertura spalti.
In sede di illustrazione il consigliere del gruppo Misto ha ricordato che lo stadio Curi è di proprietà dell’Amministrazione ed è un importante punto di riferimento della vita sociale cittadina. Precisando quanto contenuto nelle linee programmatiche del sindaco (cap. X, “Benvenuti nella Perugia dell’imbattibilità), ossia che l’Amministrazione comunale intende valorizzare le pratiche sportive sia con interventi strutturali che di promozione, De Vincenzi ha evidenziato che il capitolo della copertura della Stadio rappresenta probabilmente l’urgenza più sentita e garantirebbe una migliore accoglienza del pubblico con un impianto più confortevole e che renderebbe la struttura più moderna.
Peraltro l’eventuale copertura dello stadio con pannelli solari fotovoltaici consentirebbe, altresì, di produrre energia pulita grazie ad un impianto all’avanguardia in Italia.
Visto che l’istituto per il credito sportivo, in virtù di una convenzione formata con la Figc, ha messo a disposizione 80 milioni per la riqualificazione dei campi di calcio italiani, De Vincenzi nel dispositivo ha proposto di impegnare l’Amministrazione:
- A prendere in considerazione la possibilità di realizzare la copertura degli spalti dello Stadio Comunale “R. Curi”, o almeno della Curva Nord, mettendo in atto una riqualificazione funzionale e un ammodernamento della struttura in un’ottica lungimirante da parte del Comune verso il risparmio e la riqualificazione energetica verificata l’opportunità di accedere ai finanziamenti citati;
-a portare avanti, con tale progetto, le direttive della Comunità Europea che mirano alla riduzione del 20 per cento delle emissioni di CO2 entro il 2020.
L’assessore Prisco ha parlato di un odg che pone un tema interessante. Tuttavia, nel caso specifico, ha fatto rilevare che la convenzione tra Figc e Ics non prevede contributi diretti, ma solo la possibilità di accedere a mutui agevolati. Stante la difficile situazione della spesa corrente del Comune di Perugia, dunque, la strada appare non praticabile, anche in considerazione della scadenza del bando (31 dicembre 2016).
In merito allo stadio Curi, in ogni caso, l’assessore ha ricordato che il concessionario, ossia il Perugia calcio, anche grazie ai contributi annui erogati dal Comune, sta progressivamente procedendo stagione dopo stagione alla ristrutturazione dell’area sportiva (antistadio, museo, ecc.) in modo da consentire all’immobile di restare adeguato ai tempi.
Rimangono attuali i temi della copertura e dell’abbattimento di tutte le barriere, progetti per i quali servirà uno studio di fattibilità più approfondito. Il Comune su questo versante è disponibile ad approfondire l’idea, restando attento alla possibilità di sfruttare ogni ipotesi di finanziamento che dovesse emergere nel tempo.
Camicia ha chiarito che è compito dell’Amministrazione avviare una riflessione su quello che è accaduto in passato, al fine di evitare il ripetersi di certi errori. Il riferimento è alla vicenda della Sirio Volley, società per anni all’avanguardia nel panorama internazionale, ma troppo spesse penalizzata a Perugia dai governi di centro-sinistra per quanto riguarda l’utilizzo dell’Evangelisti. Entrando nel dettaglio dell’odg, il consigliere Cor ha invitato i colleghi a non prestare attenzione solamente al calcio, ma a dedicarsi a tutte le discipline sportive, oggi un po’ trascurate pur essendo importanti (es. rugby, baseball o atletica).
Quanto all’atletica Camicia ha rilanciato un suo vecchio pallino: ritenendo che lo stadio Curi non sia più adeguato ai tempi, ha sostenuto che una nuova struttura andrebbe realizzata altrove (magari vicino all’aeroporto), con l’effetto di poter destinare poi lo stesso Curi ha sede di altri sport, in primis proprio l’atletica.
Con Camicia ha concordato Rosetti, secondo cui le maggiori soddisfazioni sportive per l’Italia sono sempre arrivate da discipline diverse dal calcio.
A parere del capogruppo M5S quelle connesse alle pratiche sportive sono politiche forti che un’Amministrazione lungimirante deve essere in grado di mettere in campo, in quanto determinanti per la socialità e la capacità attrattiva di una città.
Quanto al Curi, Rosetti ha espresso perplessità per la proposta di De Vincenzi, essendo rivolta ad una struttura ormai datata e non più adatta alle esigenze dei tempi.
“E’ evidente che il calcio a Perugia va sostenuto in ogni modo possibile perché è fondamentale per la città, ma occorre investire soprattutto sulla cultura dello sport in generale, partendo dalle scuole”.
Quindi, pur esprimendo dubbi sulla fattibilità della proposta contenuta nell’odg, Rosetti ha rivolto un invito all’assessore affinché si possano avviare studi volti a verificare la possibilità di intercettare finanziamenti europei e nazionali necessari per realizzare nuove strutture sportive a Perugia (stadio, piscina, pista ciclistica, pista di atletica, ecc.).
Sorcini ha evidenziato che la proposta lanciata da De Vincenzi sarebbe stata più fattibile nel periodo storico risalente al “grande Perugia”, protagonista in serie A e a livello internazionale. Oggi, invece, di fronte ad uno stadio ormai obsoleto, appare difficile pensare che un Comune, peraltro alle prese con noti problemi economici, possa valutare di caricarsi sulle spalle investimenti così significativi.
In senso generale, anche il consigliere di FI ha sostenuto che attualmente in Italia vi è un’impostazione nazionale sbagliata sullo sport, perché la cultura sportiva non parte dalle scuole.
Tornando al caso di Perugia, Sorcini ha ricordato che in città vi sono centinaia di società che svolgono un’attività meritoria; le stesse, dunque, devono essere sostenute in ogni modo possibile.
Per Giaffreda la questione stadio andrebbe valutata a 360 gradi, perché il Curi oggi appare ormai obsoleto. Dunque non è da scartare l’idea di realizzare un nuovo stadio, dotato di tutti i confort, in altra area, riservando il Curi ad altre discipline.
De Vincenzi, in replica, ha ricordato che l’odg è stato presentato a febbraio quando vi era tempo sufficiente per valutare la possibilità di accedere all’occasione citata.
Il consigliere del gruppo Misto ha sottolineato che, per quanto apprezzabile, l’idea di realizzare un nuovo stadio altrove appare oggi difficilmente realizzabile.
Pertanto ha rinnovato l’invito alla giunta di valutare la fattibilità del progetto proposto, ossia di procedere alla copertura del Curi, magari intercettando dall’esterno risorse importanti.
In chiusura l’assessore Prisco ha chiarito che, pur essendo una struttura datata, il Curi è ancora oggi in grado di svolgere bene il proprio compito, specie in confronto a tante altre realtà italiane. Prisco ha concordato sul fatto che, attualmente, mancano in Italia delle politiche sportive nazionali adeguate, soprattutto nelle scuole.
Perugia, in questo ambito, va in controtendenza: da tempo, infatti, in collaborazione con Perugia Calcio, Sir Volley ed altre società l’Amministrazione comunale sta favorendo incontri nei plessi scolastici proprio con l’obiettivo di risvegliare la voglia di sani valori sportivi.
Ed ancora: questa Amministrazione – ha detto – sta facendo investimenti straordinari sull’impiantistica sportiva, oggi desueta (Evangelisti, Pellini, S.Giuliana, stadio Curi, ecc.); ora, per il futuro, vi è l’intenzione di intervenire anche sugli impianti di periferia, proprio con l’obiettivo di valorizzare il ruolo delle tante società.
Le priorità a Perugia, secondo Prisco, sono due: un nuovo campo di atletica che sostituisca il Santa Giuliana ed una piscina olimpionica.
Sono interventi, però, molto costosi (si parla di 10 milioni complessivi) la cui fattibilità andrà valutata con estrema attenzione.
Tornando al Curi, Prisco ha precisato che la struttura sta facendo bene il proprio dovere ancora oggi, anche grazie agli interventi messi in campo dal Perugia calcio e dall’Amministrazione; nulla esclude, tuttavia, che qualora nel tempo dovessero arrivare risorse dall’esterno, si possa pensare a realizzare una nuova struttura altrove.
Infine l’assessore ha confermato che a Perugia, ormai dal 2005, sono invariate le tariffe per l’utilizzo degli impianti, mentre ha smentito la voce secondo cui alcune società vedrebbero la loro attività a rischio.


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