fnoref(UNWEB) Il Fronte Nazionale si sta politicamente attivando in tutto il territorio nazionale per illustrare i sei punti del NO alla riforma Costituzionale. Un'iniziativa del partito che ha fatto tappa anche in Umbria.
  Infatti, a Petrignano d'Assisi sono stati Adriano Tilgher, Presidente del Fronte Nazionale e Giuseppe Castelli, Commissario Regionale per l'Umbria, a spiegare le ragioni perché il partito voterà un NO convinto al referendum. L'ho ha fatto a Bastia Umbra, venerdì scorso, con un incontro informativo con la gente che ha raccolto l’interesse dei bastioli. Giuseppe Castelli segretario regionale del Fronte Nazionale Umbria, Morelli Massimo, segretario cittadino della sezione di Bastia Umbra, Roberto Pierrotti, segretario cittadino della sezione di Assisi, ed alcuni militanti hanno parlato di costituzione e degli effetti devastanti per la democrazia, nel caso passasse la revisione dei 47 articoli, imposta dal Governo, con procedure al limite, se non oltre della correttezza istituzionale. "Noi siamo contro le modifiche che limitano i margini di libertà del nostro popolo. E siccome questa riforma limita i margini di libertà del nostro popolo, sia perché diventa più difficile fare i referendum abrogativi, sia perché diventa più difficile fare le leggi di iniziativa popolare, sia perché diventano più discrezionali i margini di autonomia sui territori, tanto più che con l'abolizione delle province che rappresentano le piccole realtà locali (territorio, scuole, agricoltura etc etc) le regioni acquisteranno maggiori poteri con enormi danni per i cittadini. Se caratterizziamo la lotta, non per la lotta a Renzi, ma per i contenuti di tutela della difesa dei margini già ristretti di libertà del popolo italiano garantiti da questa costituzione, noi siamo contro questa forma di modifica. A noi non interessa tutelare la vecchia costituzione, che nelle parti più importanti non è mai stata realizzata: l'Italia dovrebbe essere una Repubblica fondata sul lavoro mentre è fondata sulla disoccupazione, il riconoscimenti dei partiti, il riconoscimento dei sindacati sono tutte norme inattuate della costituzione compresa la più importante di tutte che dice che l'Italia non può cedere, margini di sovranità propria per legge costituzionale. Il trattato di Mastricth dove abbiamo ceduto con la creazione dell'euro la nostra sovranità monetaria è anticostituzionale. I termini della costituzione positivi non sono mai stati attuati, quindi noi non difendiamo questa costituzione ma siamo contro una riforma che fa diminuire i margini di libertà del nostro popolo". Hanno concluso gli esponenti del Fronte Nazionale. Inoltre, è stato annunciato che il prossimo gazebo informativo del comitato del NO alla riforma costituzionale sarà presente ad Assisi (Santa Maria degli Angeli) il 18 settembre.

Infine, a dimostrazione che il Fronte si sta sempre più radicando nel territorio umbro è stata presentata la nomina della Dr.ssa Mihaela Popovici, laurea in Scienze Storiche ed in psicopedagogia, a  Coordinatrice Regionale del Fronte Nazionale per le relazioni con la comunità Rumena che risiede nella regione Umbria. figura che va ad aggiungersi al già presente Coordinatore Regionale per le relazioni con la comunità Polacca.

 

Redazione Umbria Notizie Web


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