protocollo scuole 1(ASI) Perugia – Il livello d’istruzione è uno dei principali determinanti di salute: la scuola, di conseguenza, con la collaborazione delle istituzioni, diventa il luogo privilegiato per promuovere uno stile di vita sano a partire dall’infanzia e dall’adolescenza, per un vero e proprio “guadagno” di salute per la comunità tutta. Parte da queste premesse il protocollo d’intesa siglato oggi a Perugia tra la Regione Umbria e l’Ufficio scolastico regionale “per la realizzazione di iniziative condivise volte alla promozione della salute nella popolazione scolastica”, che avrà validità di tre anni.


Le finalità del documento sottoscritto per la Regione Umbria, dalla presidente Catiuscia Marini, e per l’Usr dell’Umbria, dalla dirigente, Sabrina Boarelli, sono condivise dagli assessorati regionali all’istruzione, alla coesione sociale e al welfare, allo sport e alla cultura.
“La Regione Umbria – ha detto la presidente Marini – sostiene, ormai da anni convintamente, tutta una serie di azioni finalizzate a promuovere la pratica dell’attività sportiva e un sano stile di vita nei bambini e nei ragazzi che, purtroppo anche nella nostra regione, tendono ad essere, sempre in numero più alto, in sovrappeso. In questo contesto, la scuola rappresenta il luogo ideale per promuovere una crescita responsabile e consapevole delle giovani generazioni spingendole ad adottare scelte sane, nell’auspicio che queste corrette abitudini siano mantenute anche nella vita adulta”.
“Attraverso la firma del protocollo – ha aggiunto la presidente – la Regione e l’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria, promuovono una progettazione partecipata per superare la frammentazione degli interventi che coinvolgeranno i professionisti della scuola e della sanità, ma anche la comunità locale, quindi le associazioni e gli enti, con una grande attenzione alla formazione degli operatori”.
La presidente ha quindi ricordato che “il Piano regionale di prevenzione, sulla scia delle indicazioni del piano nazionale, prevede molti progetti dedicati agli studenti. La Regione – ha aggiunto – a partire dal 2011 ha aderito al programma nazionale ‘Guadagnare salute’ che si propone di affrontare in maniera integrata il contrasto ai principali fattori di rischio per le malattie cronico-degenerative basandosi sul principio della intersettorialità”.
Sulla scia del protocollo d’intesa “Per la tutela del diritto alla salute, allo studio e all’inclusione”, sottoscritto nel 2015 tra Ministero dell’Istruzione e Ministero della Salute per mettere in campo iniziative di promozione della salute rivolte agli studenti di ogni ordine e grado di istruzione e favorire attività di formazione congiunta tra personale scolastico e sanitario, la Regione Umbria ha avviato una stretta collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per la promozione di corretti stili di vita, prevenzione delle dipendenze da sostanze d’abuso e delle dipendenze comportamentali, promozione dell’attività fisica e della sana nutrizione in tutte le scuole primarie dell’Umbria, per la formazione in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Il protocollo firmato stamani – ha detto la presidente – promuove anche la spinta verso la lettura che ha come fine ultimo la crescita culturale delle giovani generazioni. Infatti, è dimostrato che acquisire una buona abilità alla lettura durante l’infanzia e l’adolescenza rappresenta una base importante per il pieno sviluppo dell’individuo che contribuisce al benessere durante tutto l’arco della vita. Su questo presupposto – ha concluso la presidente Marini - la Regione ha attivato negli anni varie iniziative, tra cui i progetti ‘In Vitro’, ‘Leggere fa bene alla Salute’, ‘Forte chi legge! Diversi modi di leggere per il benessere degli adolescenti”.
“Questo protocollo – ha sottolineato la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria, Sabrina Boarelli – ha una storia lontana che parte dal 2000 e si basa su una proficua collaborazione e condivisione di intenti con la Regione Umbria. Abbiamo ritenuto che fosse opportuno mettere a sistema una serie di azioni avviate negli anni e che hanno dato buoni risultati partendo dal presupposto che attraverso l’educazione alla salute si fa prevenzione, visto che si lavora per spingere i giovani ad adottare uno stile di vita responsabile, non solo attraverso la pratica di attività motoria e il mangiar bene, ma anche attraverso la lettura. Perché, anche leggere fa bene alla salute”.


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