(UNWEB) Perugia. Giulia Falcinelli di Terni e Sabrina Gubbiotti di Perugia sono le vincitrici del Premio di laurea “Peccati-Crispolti”, giunto alla sua terza edizione ed istituito dalla Regione dell’Umbria per onorare la memoria di Margherita Peccati e Daniela Crispolti, le due dipendenti uccise il 6 marzo del 2013 durante lo svolgimento del proprio lavoro negli uffici regionali del broletto a Perugia.
I premi (6.000 euro ciascuno di cui 3.000 destinati al finanziamento di un tirocinio di sei mesi) sono stati consegnati questa mattina, venerdì 18 novembre, nel corso di una cerimonia che si è svolta nel Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia, alla presenza della Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dell’assessore regionale al personale, Antonio Bartolini e del Rettore dell’Università di Perugia, Franco Moriconi. Alla consegna dei premi di laurea hanno partecipato anche la mamma Luciana ed il fratello Marco di Daniela Crispolti ed il marito Giovanni ed il figlio Paolo di Margherita Peccati.
“E’ senza dubbio un modo particolare di ricordare una giornata triste ed una vicenda drammatica – ha affermato la presidente Marini - che però ci porta a riflettere sul lavoro nella Pubblica Amministrazione fatto di tanti dipendenti che ogni giorno sono a contatto con la realtà sociale e con i problemi di ciascuno di noi e cercano soluzioni. Questa vicenda ci ha fatto anche riflettere sulla fragilità del rapporto tra cittadini ed uffici pubblici, composti dalle migliaia di lavoratrici e lavoratori che costituiscono la parte migliore della Pubblica Amministrazione ed il cui impegno molto spesso viene sottovalutato”.
“Questo premio – ha affermato l’assessore Bartolini - rappresenta il modo migliore per onorare la memoria di Daniela e Margherita, e ricordarne la loro grande qualità umana e professionale, oltre che il loro quotidiano ed esemplare impegno lavorativo di pubblici dipendenti. A questi giovani neolaureati non consegniamo solo un ‘premio’, ma anche una opportunità, di poter conservare e valorizzare la memoria del lavoro di Daniela e Margherita”.
La Commissione che ha esaminato le tesi presentate ha classificato al primo posto quella di Giulia Falcinelli (Laurea in giurisprudenza conseguita presso Università degli Studi di Perugia. Titolo della tesi “Valorizzazione del patrimonio pubblico ed equilibrio di bilancio. Cittadini e amministrazione per cura dei beni comuni urbani” relatore: prof.ssa Livia Mercati).
“La tesi – si legge nella motivazione del premio - offre un approfondimento gius-contabilistico dell’ampio tema della valorizzazione del patrimonio pubblico e del potenziamento di forme partecipative, quale l’amministrazione condivisa, anche alla luce dei vincoli posti dalle politiche di bilancio restrittive adottate dall’Unione Europea. In questo contesto, la tesi suggerisce l’importanza della teoria della amministrazione condivisa, fondata sul principio di sussidiarietà orizzontale e basata su fenomeni di aggregazione dei singoli, che nelle aree urbane promuovono azioni per riqualificare i beni degli spazi condivisi. La tesi si sofferma sulla disciplina di questo istituto avvenuta in molti comuni e sulla realizzazione della prima rete regionale attuata in Umbria con l’obiettivo di consentire ai Comuni di confrontarsi sulle politiche di partecipazione.
La tesi si segnala per originalità, affrontando una tematica del diritto amministrativo di particolare rilevanza socio-economica di piena attinenza alla realtà umbra”.
Al secondo posto si è classificata Sabrina Gubbiotti (Laurea in Scienza della politica e del governo, presso la facoltà di Scienze Politiche conseguita presso Università degli Studi di Perugia. Titolo della tesi “Conoscere per gestire e partecipare. Il caso del servizio dei nidi d’infanzia in Umbria” relatori: Prof. Paolo Polinori e Prof. Benedetto Ponti.
“La tesi – si legge sempre nella motivazione della commissione -affronta una tematica storica, ma interessante e di grande impatto dal punto di vista socio-economico – la gestione pubblica delle politiche sociali, con particolare riferimento ai nidi per l’infanzia – inserendola in un quadro introduttivo di tipo storico che chiarisce anche la divisione delle competenze tra Stato, Regioni e Comuni.
Il lavoro mette bene in luce i vantaggi e gli svantaggi delle forme di gestione pubblica, privata e mista pubblico-privato, mostrando un approccio critico maturo che sa mettere a confronto le scelte operate in materia di regolamentazione e l’impatto sociale delle stesse”.