In conferenza stampa ripercorso quanto fatto in un anno di lavoro, presentate le proposte e smascherate le bugie della Presidente Marini e dell’Assessore Cecchini
(UNWEB) Perugia. Continua la battaglia della Lega Nord per ribadire il suo NO all’inceneritore in Umbria voluto dal Governo Renzi con il DPC pubblicato lo scorso ottobre. Alla conferenza stampa avvenuta ieri, nella sala partecipazione di Palazzo Cesaroni, sono intervenuti Valerio Mancini (LN) Vice Presidente dell’Assemblea Legislativa, Emanuele Fiorini Capogruppo regionale(LN) e Luca Brizarelli(LN) responsabile aree tematiche.“Il tema rifiuti è una questione basilare per la Lega Nord – ha affermato Mancini - Abbiamo cominciato un anno fa chiedendo l’istituzione di una Commissione d’Inchiesta sul sistema di gestione di rifiuti in Umbria, abbiamo poi proseguito portando fino in Parlamento le problematiche dei nostri concittadini grazie ai nostri Senatori, Stefano Candiani e Paolo Arrigoni e al loro lavoro che ha permesso l’apertura di uno specifico fascicolo da parte della Commissione Bicamerale d’Inchiesta sugli ecoreati. In Umbria abbiamo le discariche strapiene, la gestione dei rifiuti è in notevole affanno e nonostante ciò il Governo Renzi impone alla nostra Regione un inceneritore da 130 mila tonnellate annue senza informare la cittadinanza, democrazia e libertà popolare sono un’utopia per queste amministrazioni“.“In Umbria - ha spiegato il capogruppo Fiorini - si riscontra un ricorso prevalente allo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani e assimilati. Per tali motivi, la regione è stata individuata per la realizzazione di un nuovo impianto di incenerimento di capacità pari a 130.000 tonnellate/anno di rifiuti urbani e assimilati tale da soddisfare il relativo fabbisogno residuo. Contrariamente a quanto sbandierato dalla Presidente Marini e dall’Assessore Cecchini che ribadì la sua contrarietà all’inceneritore anche lo scorso Dicembre, a Roma, durante il vertice sullo smog, oggi gli umbri si ritrovano questa ulteriore tegola. Tutto ciò, come da noi denunciato da un anno circa, è la diretta conseguenza della fallimentare gestione della raccolta differenziata e della totale inefficienza degli impianti di trattamento, oltre che l’ennesima prova di come sia malamente amministrata questa regione”. “Quella del Governo Renzi è una decisione che passa sopra le teste dei cittadini umbri – ha spiegato Briziarelli - la Lega Nord si farà promotrice di una petizione popolare che sottoporremo a tutti gli umbri perché possano ricordare alla presidente Marini e all’assessore Cecchini cosa avevano garantito “MAI UN INCENERITORE NELLA NOSTRA REGIONE”. Dai nostri parlamentari ed euro parlamentari partirà, invece, un’azione tecnica mirata a dimostrare l’illegittimità del percorso intrapreso dal Governo Renzi e che ha portato a questa scellerata decisione. Noi continueremo a gridare forte il nostro no a questa imposizione e quale miglior occasione, se non quella di votare NO al prossimo referendum costituzionale? Anche perché se dovesse passare il SI che introduce la “clausola di supremazia”, fermare certe scellerate scelte di governo diventerebbe impossibile”