(UNWEB) Perugia. “La disposizione della Presidenza del consiglio dei ministri, arrivata proprio ieri, certifica la chiusura di uno dei più grandi e gravosi impegni che l’amministrazione regionale si era presa in carico per la ricollocazione di tutto il personale appartenente alle Province.
Da ieri per Regione ed Enti locali dell’Umbria è stata ripristinata la facoltà di assunzione e di mobilità per tutte le categorie di personale, ferma restando ovviamente la regola delle disponibilità delle risorse necessarie”. La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l’assessore regionale al personale, Antonio Bartolini, accolgono così la nota del Dipartimento della Funzione Pubblica di Palazzo Chigi, inviata all’Anci ed alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, che, “vista l’assenza o l’esiguo numero di personale in soprannumero degli enti di area vasta da ricollocare, per la Regione Umbria è possibile procedere al ripristino delle ordinarie facoltà di assunzione”. “Questo significa – aggiungono Martini e Bartolini – che si sono concluse tutte le fasi, previste dalla legge, per il ricollocamento del personale delle Province e che dunque si può tornare alla normalità”. All’inizio del percorso, nel 2014, erano ben 312 i dipendenti interessati al ricollocamento, visto che non rientravano più nelle disponibilità delle province di Perugia e Terni. Di questi, 239 sono stati trasferiti in Regione e 69 hanno invece trovato collocazione nei comuni e negli uffici statali. Ad oggi insomma il 98,7 per cento dei dipendenti ha trovato una soluzione e questo dato rappresenta la totalità dei lavoratori ricollocabili, visto che sono rimaste aperte soltanto quattro situazioni che però hanno percorsi peculiari che andranno risolti con soluzioni individuali. ”Abbiamo insomma raggiunto l’obiettivo “esuberi zero” facendoci carico di tutto il percorso, anche nei tratti che non riguardavano direttamente le deleghe regionali come ad esempio la Polizia provinciale, fino ad assicurarci che in Umbria non ci fosse nemmeno un dipendente lasciato senza una ricollocazione certa. E’ un risultato che si è ottenuto – hanno concluso la presidente Marini e l’assessore Bartolini - grazie al grande lavoro di squadra fatto insieme a Province, Comuni ed Organizzazioni sindacali e grazie alla disponibilità del Governo che ha permesso di chiudere il cerchio dando disponibilità di posti negli Uffici Territoriali dello Stato”.