(UNWEB) Perugia - "Le calzature fatte in Italia sono prodotti di successo apprezzati in tutto il mondo e pedine fondamentali del nostro sistema di esportazione, sono gli oggetti del desiderio che alimentano l'industria dei falsi a livello globale.
Negli ultimi anni le grandi piattaforme di commercio elettronico, in particolare quelle del Far East, hanno aiutato a fare il resto e il fenomeno delle imitazioni si è allargato a macchia d’olio, lo spiega il deputato del M5S, Filippo Gallinella, impegnato in prima linea come membro della Commissione di inchiesta sul fenomeno della Contraffazione. Nel 2015 la Commissione ha approvato la relazione che ho presentato, circa le norme che regolano l’etichettatura e il made in Italy. Ad oggi, le leggi presenti non garantiscono una certificazione di provenienza obbligatoria e ciò preclude la possibilità di tutelare il vero prodotto italiano. I tentativi di intervenire su queste disposizioni – continua il parlamentare Gallinella – non hanno prodotto risultati soddisfacenti, mentre la nuova norma obbligherebbe sia il fabbricante che l’importatore ad indicare l’origine ricollegandosi a quanto previsto nel codice doganale. Questa proposta, nonostante abbia trovato il voto favorevole del Parlamento europeo e sia stata depotenziata ai soli settori calzature e ceramiche alimentari, è attualmente in stand-by. Su questo punto non ci arrendiamo – chiosa Gallinella – e continueremo a lottare affinché si introduca l’indicazione obbligatoria dell’origine del prodotto. Non avere il made in, significa permettere legalmente che merce non creata in Italia, venga spacciata come tale. La contraffazione è una minaccia per l’intero sistema economico e produttivo italiano perché intacca la competitività del sistema Paese e l'immagine del made in Italy nel mondo: causa la perdita di quote di mercato dell’industria nazionale, oltre alla perdita di posti di lavoro e tutto ciò si è acutizzato con la crisi e con la diffusione massiccia di Internet, che rende più appetibili i prodotti contraffatti che costano meno” – conclude il deputato pentastellato.


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