TifoSi 020416(ASI) Quindici reti fatte e quattro subite. Questo, in estrema sintesi, è il bilancio del Perugia di Federico Giunti nelle quattro gare ufficiali fin qui disputate tra campionato e Coppa Italia, con un crescendo di realizzazioni a partire dal 2-1 sul Gubbio sino al 4-2 di ieri sera sul Pescara, passando per il 4-0 rifilato al Benevento sul campo dello Stadio Vigorito ed il 5-1 con cui i grifoni hanno surclassato la Virtus Entella a Chiavari nella prima di campionato.

Con il prestito dal Bologna di Filippo Falco, ultimo nome di spicco arrivato a Pian di Massiano, la rosa a disposizione dell'allenatore pare essere - forse per la prima volta da quattro anni a questa parte - completa e pienamente competitiva. Dopo anni di "integralismi" tattici di vario genere, si è finalmente tornati ad un attacco a due punte, complementari e ben integrate fra loro, supportate da un trequartista vero, consentendo alla squadra di concretizzare gran parte delle più ghiotte occasioni da rete che riesce a creare. Si tratta di un'inversione di tendenza macroscopica rispetto allo scorso anno, quando la consistente mole di gioco creata andava spesso ad infrangersi sui limiti di un attacco spuntato, poco efficace, sostenuto da un Di Carmine troppo solo di fronte alle difese avversarie, specialmente in quelle partite casalinghe contro compagini di seconda o terza fascia, che scendevano in campo arroccate, cercando di riportare a casa un punto, utile loro nel quadro della corsa salvezza ma del tutto insufficiente al Perugia, impegnato ad inseguire il terzetto di testa.

La formazione di Giunti non fa sconti a nessuno. Fra le mura amiche, così come in trasferta a Chiavari e a Benevento (in Coppa Italia), punta la porta avversaria, a partire da Han Kwang-Song, lo "spietato" attaccante nordcoreano che ieri, oltre alla rete del raddoppio, ha spesso costretto agli straordinari i due centrali di difesa biancazzurri Coda e Perrotta. Per il pacchetto arretrato della squadra di Zdenek Zeman, in generale, è stata notte fonda. Le lacune emerse nel primo tempo della gara d'esordio contro il Foggia allo Stadio Adriatico, quando i rossoneri pugliesi avevano più volte sfiorato la rete, si sono ripresentate a Perugia. Stavolta, gli affondi di Pettinari, la fantasia di Benali, gli inserimenti di Brugman e la fisicità di Coulibaly - tutti giocatori di categoria superiore - non hanno potuto sopperire ai soliti problemi di tenuta delle squadre allenate dal tecnico boemo.

Samuel Di Carmine, uscito solo pochi giorni fa dal circuito delle voci di mercato, si è confermato rapace d'area e, sfruttando la convocazione di Cerri per l'impegno della Nazionale Under-21, si è ripreso, almeno in questa domenica, lo scettro di centravanti con una doppietta che ha aperto e chiuso le marcature dell'incontro. Nel mezzo, oltre al già citato gol di Han, il 3-1 firmato in mischia dal centrale Salvatore Monaco, non nuovo alle incursioni nella metà campo avversaria.

Non è soltanto la straordinaria capacità di realizzazione a stupire in questo Perugia ma anche un centrocampo compatto, equilibrato e coeso, composto da tre soli elementi - Filippo Bandinelli, Santiago Colombatto e Raffaele Bianco - che ai piedi buoni e ad una grande lettura della manovra uniscono agonismo e voglia di combattere su ogni pallone.

A questo vanno aggiunte, infine, due grandi conferme della passata stagione: Giovanni Terrani, finalmente nel ruolo che più gli si addice, quello di fantasista dietro le due punte; ed una difesa ampiamente consolidata composta dal solito, monumentale Massimo Volta, dal già citato Monaco, da Nicola Belmonte, adattatosi abbastanza bene a sinistra, e da un convincente Damiano Zanon, sempre pronto a spingere sulla fascia destra.

PAGELLE

 

Rosati 6 - Compie un paio di uscite importanti che salvano la porta biancorossa, ma in alcune occasioni appare ancora insicuro, sebbene incolpevole sulle due reti del Pescara. Senz'altro pesano i molti mesi di assenza accumulati lo scorso anno, quando fu rimpiazzato da Brignoli. Da rivedere

Zanon 7 - A trentaquattro anni suonati appare rigenerato. Corre, si propone, avanza sino alla tre quarti, confermandosi un terzino destro di spinta che, in alternativa a Lorenzo Del Prete, sarà davvero utile per Giunti. Pendolino (dal 76' Del Prete s.v.)

Belmonte 6,5 - Malgrado qualche sbavatura e l'ingenuità che provoca il rigore a favore del Pescara, il difensore cosentino lotta e corre su ogni pallone, confermandosi un punto fermo di questa squadra ed un osso duro per qualsiasi attacco avversario. Certezza

Volta 7,5 - è lui il direttore d'orchestra della difesa, che tante squadre di serie B (e non solo) vorrebbero. Non si accontenta di osservare da dietro ma va persino a servire l'assist a Di Carmine per il colpo di testa che, respinto in prima battuta, porterà poi al primo vantaggio. Colonna

Monaco 7,5 - Non sempre è attentissimo, a volte si lascia sfuggire Benali ma non era certo una marcatura semplice. La rete del 3-1 arriva dopo una carambola in area biancazzurra, ma lui era lì, a spingere il pallone alle spalle di Pigliacelli. Imponente

Bandinelli 6,5 - Si "vede" un po' meno rispetto ai colleghi di reparto, ma il suo lavoro è preziosissimo per le geometrie a centrocampo. Suo è il cross che porta al 2-0, col primo colpo di testa di Bianco, infrantosi sulla traversa, ed il tapin vincente di Han. In crescita

Colombatto 8 - La cabina di regia è tutta sua. Spezza le azioni avversarie e riparte, ha un mancino capace di disegnare, specie sui calci piazzati, traiettorie arcuate e preziose per i saltatori, ricordando le caratteristiche del Giunti calciatore. Velenoso

Bianco 7 - è arrivato a Perugia da Carpi come grande giocatore di categoria, e tale si è confermato. Al suo debutto, dopo aver saltato la trasferta di Chiavari per squalifica, porta ordine e mostra sicurezza, specie in fase di interdizione, sfiorando di testa la rete del 2-0, poi segnata da Han. Serafico (dall'80' Emmanuello s.v)

Terrani 7,5 - Si conferma un rifinitore di qualità, anche agevolato da un posizionamento che finalmente esalta le sue caratteristiche. Serve un delizioso assist a Di Carmine per il gol del definitivo 4-2. Sontuoso

Di Carmine 9 - Chi era preoccupato dalla convocazione di Cerri in maglia azzurra, può tornare a dormire sonni tranquilli. Il capocannoniere del Perugia è tornato a far male. Pecca di egoismo in un'azione in contropiede, sciupando il possibile 5-2, ma stavolta possiamo perdonarlo. Rapace

Han 8,5 - Corre e lotta su ogni pallone, punta ed inquadra la porta come pochi, mette costantemente in affanno la difesa pescarese. Sua la rete del raddoppio sotto la curva ospiti, che poco prima aveva esposto goliardicamente la bandiera sudcoreana. Solo un colpo subito lo costringe all'uscita dal campo, altrimenti chissà... Esplosivo (dal 64' Falco 6,5 - Siamo indubbiamente davanti ad un giocatore di categoria superiore che, tuttavia, avrà bisogno di partire titolare per mostrare appieno le sue grandi qualità)

Andrea Fais - Agenzia Stampa Italia