SR7 5997melchiorri(UMWEB) Il Perugia agguanta un punto a Cosenza nella ripresa, dopo essere andato sotto e aver sbagliato tutto nel primo tempo. Una piccola boccata d’ossigeno. Bisogna vedere a cosa servirà. Se a lavorare con un po’ di tranquillità in più alla ricerca dell’identità perduta, o a perpetuare l’imbarazzo di una squadra senza idee, sommatoria (accozzaglia) di solisti senza uno spartito d’orchestra e spesso destinati a steccare.

I grifoni nel primo tempo riescono ad essere il catalogo di tutto quello che nel calcio si dovrebbe accuratamente evitare.  Squadra lunga, ritmi lenti, errori tecnici, nessuna idea di sviluppo della manovra, nessuno capace di saltare l’uomo, nessuna iniziativa sulle fasce, giocate individuali fine a sé stesse, mancanza di convinzione, fragilità psicologica, nessuna personalità, paura di giocare, concentrazione inesistente, tono agonistico molle, difesa statica e incapace di far partire l’azione, nessuna spinta sulle fasce. E ancora, difesa perforata al primo affondo avversario, centrocampo incapace di filtrare e costruire, attaccanti lasciati in balia della difesa avversaria e incaponiti nelle iniziative individuali puntualmente chiuse dalla difesa cosentina.  E intendiamoci, l’elenco degli errori potrebbe continuare, ma quanto detto basta e avanza per capire che la situazione a fine primo tempo era assolutamente preoccupante. La ripresa è iniziata sulla stessa falsariga ma, alla distanza, il Cosenza è uscito di scena e il Perugia, anche grazie alle sostituzioni e al cambio di modulo, ha potuto rientrare prima in partita e, poi, nel risultato. Kingsley per uno spento Moscati dal 46’ e, poi, Terrani per Mazzocchi al 67’, col il passaggio alla difesa a quattro con Felicioli e El Yamiq terzini; Verre, Bianco (sostituito nel finale da Bordin) e Kingsley (che entra in partita con personalità) in mediana;  più avanti, Terrani a svariare dall’esterno destro verso la trequarti. Qualcosa in più si vede. Verre cresce (finalmente si rivede di che pasta è fatto)  e comincia a far girare il gruppo. Il Perugia si fa vivo in area cosentina, anche se l’impressione è che manchi ancora molto per essere una squadra compiuta. Però, tanto basta per raggiungere il pareggio. Una giocata sull’asse Melchiorri (cross da sinistra) – Vido (gran controllo di petto e girata a incrociare con respinta corta del portiere) mette Kingsley in grado di buttarla dentro da due passi. La partita si riaccende, il Perugia potrebbe cercare di vincerla, vista anche la poca consistenza dei calabresi, ma troppi errori tecnici impediscono ai grifoni di creare occasioni nitide. Alla fine il punto è un piccolo ponte verso la prossima partita. Da attraversare cambiando radicalmente l’approccio mentale e di gruppo. Nesta l’ha capito, chissà se riuscirà a dare la sterzata.


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