(ASI) Perugia. Un primo assaggio di quello che sarà il suo nuovo stadio domenica scorsa, con la sua presenza in panchina nel vittorioso match contro il Brescia; ora Gabriele Angella, il difensore di esperienza che Massimo Oddo ha tanto voluto e cercato, si prepara a fare il suo vero debutto tra esattamente quattro giorni nel posticipo della prima di campionato contro il Chievo. Ovviamente qualora il tecnico dovesse ritenerlo necessario. Il centrale fiorentino, ex Udinese, Empoli, Watford e Charleroi, arriva a Perugia non certamente di passaggio (chiara dimostrazione il contratto triennale firmato sotto ferragosto) ma con la ferma intenzione di dare un contributo a quello che si spera sia un ciclo vincente. Questo pomeriggio, presso il Museo del Grifo, la prima presa di contatto con taccuini e microfoni.
Ciao Gabriele. Che sensazione hai avuto domenica da questo nuova realtà che ti attende?
Questo ambiente mi ha fatto veramente un ottima impressione. Conosco il mister dai tempi di Udine, credo che possiamo fare bene
Quali sono i tuoi progetti?
Non sono venuto qui per niente, credo di poter dare ancora molto al calcio e al Perugia. Ringrazio il presidente e il direttore per questa possibilità. Ho trent’anni e devo trainare i ragazzi più giovani. In caso di necessità ci sono. Penso solo a fare cose importanti e non certo a svernare
Ti senti pronto all’esordio contro il Chievo?
Sto bene fisicamente, mi sono sempre allenato prima della preparazione e poi a Udine. Ho sempre avuto un preparatore. Sarà ovviamente il mister a decidere
È stata una trattativa piuttosto laboriosa quella per portarla in maglia biancorossa. Da cosa è dipeso?
Volevo pensarci bene perché bisogna essere convinti prima di intraprendere un viaggio, sennò ci si ripensa e si rimugina e non si riesce a rendere al meglio
C’è qualcuno in particolare che ha influito sulla tua decisione?
Prima decidere ho parlato con Faraoni, che ha fatto molto bene qui
Rispetto all’esperienza di Udine trovi cambiato mister Oddo?
È presto per dire se sia cambiato o no. Posso però dire che è molto preparato. Se ha inciso per venire qui la possibilità di lavorare con lui? Certamente
La difesa conta già degli elementi importanti, come Sgarbi, Rodin e Gyomber. Come ti hanno accolto?
Mi hanno accolto molto bene i miei compagni di reparto. C sarà bsogno di tutti perché il gruppo è fondamentale. Se ognuno avrà il giusto atteggiamento sarà più facile raggiungere i risultati. Dobbiamo essere bravi a crescere, sia nei momenti positivi che negativi
Conosci qualcuno che ti ha parlato in qualche modo di Perugia?
Conosco molto bene Marco Negri, che lavorava con Oddo ad Udine. Ha fatto la storia del Perugia, ho parlato anche con lui prima di decidere
Quali sono le tue caratteristiche?
Cerco sempre di giocare la palla e quando possibile di cercare la profondità con lanci lunghi per mettere in condizione gli attaccanti di esprimersi al meglio. I gol? L’obbiettivo è quello di non farli prendere, se poi riesco a farli meglio. La velocità? Essendo altro un metro e novantatre pecco un po’, cerco si leggere in anticipo le varie situazioni
Meglio a destra o a sinistra?
Per me è indifferente. L’importante è che ci sia unione tra le parti e che ci si parli in campo
Indosserai il numero 33. Qualche motivazione particolare?
Lo avevo a Charleroi, mi ha portato bene e ho ritenuto opportuno riprenderlo
Come giudichi infine la tua esperienza in Inghilterra?
Tutte le esperienze sono utili. In Inghilterra c’è un calcio più intenso e meno tattico. La B inglese ha qualità importanti e lo dimostra il fatto che i giocatori guadagnano cifre alte.
Enrico Fanelli – Agenzia Stampa Italia