
Abbiamo mostrato grande carattere perché andare sotto dopo 3′ e reagire come abbiamo fatto contro una squadra estremamente forte non è cosa da poco. Almeno sette undicesimi di loro hanno giocato in serie A ed è naturale ci mettessero in difficoltà. È un risultato meritato magari non nel gioco, ma certamente per la determinazione messa in campo. Bisogna sapere anche lottare e soffrire, non lo avessimo fatto sicuramente non avremmo vinto”. Si è optato per il doppio centravanti: “Il campo ha influito relativamente. Per diversi motivi dovevamo avere maggior peso in avanti. Ci è mancato l’appoggio davanti ai terzini ma ci lavoreremo. Ci aspettava una battaglia e sono felice per averla vinta”. Si può e si deve migliorare ancora: “Vorrei una squadra più aggressiva ma miglioreremo. Ci sono tempi e possibilità”. Il neo acquisto Angella è risultato subito tra i migliori: “È uno di quei giocatori alla pari di molti che hanno militato nella massima serie. Ha conoscenze tattiche importanti e sembra un vigile all’interno dell’area. Questo è molto importante”. Con il Livorno sabato sarà una riprova importante: “Dovremo divertirci e giocare di più la palla in avanti. Io penso però che il divertimento sia anche lottare su ogni pallone. Mi piacerebbe vedere una squadra che giochi di più a calcio ma miglioreremo. Non sono assolutamente preoccupato”.
Cerca di drammatizzare il meno possibile il mister ospite Michele Marcolini: “Abbiamo controllato la gara per larghi tratti. Sfido chiunque a dire che meritavamo di perdere. Nel primo tempo abbiamo fatto molto bene sul piano del gioco e dell’atteggiamento, creando due occasioni clamorose per il 2-0. Era normale poi che il Perugia nella ripresa prendesse più campo. Dispiace per la sconfitta dopo una prestazione del genere: a parte qualche sbavatura devo fare i complimenti ai ragazzi. C’è da tenere la testa alta perché lavorando in questo modo i punti arriveranno”. Sulle scelte iniziali: “Garritano è un ragazzo che dà l’anima e meritava di giocare. Giaccherini ha fatto bene le due fasi. Ho dei giocatori disponibili al sacrificio e lo hanno dimostrato”. Chiusura con l’episodio del rigore: “È sempre difficile arbitrare, bisogna accettare il più serenamente possibile le decisioni e lavorare sugli errori commessi per migliorarci”.
Enrico Fnelli – Agenzia Stampa Italia