LogoPgStabia(ASI) Dopo quattro vittorie consecutive fra campionato e Coppa Italia, il Perugia si ferma per la prima volta in partite ufficiali e lascia sul campo amico due punti preziosi. È stata, anzi, una Juve Stabia tutt'altro che arrendevole ad andare più vicina alla vittoria avendo avuta dalla sua almeno due occasioni nitide, una per tempo. Alla fine, il pareggio a reti inviolate andato in archivio ieri è un risultato giusto per quanto si è visto in campo. Al di là delle dichiarazioni del tecnico gialloblu Fabio Caserta, evidentemente condizionate dall'emotività dell'immediato dopogara, gli ospiti non avrebbero meritato quel 'qualcosa di più' citato in sala stampa. Al Perugia manca infatti una rete di Paulo Fernandes, annullata all'11' dall'arbitro Alessandro Prontera su segnalazione del guardalinee di destra, per un fuorigioco quasi certamente inesistente. Anche i Grifoni, inoltre, hanno avuto almeno altre due occasioni importanti per poter sbloccare l'incontro.


La partita è cominciata con i padroni di casa arrembanti, grazie in particolare ad un Andrija Balic devastante in fase di manovra, secondo un copione probabilmente impostato dal tecnico del Perugia Massimo Oddo per passare subito in vantaggio e poi cercare di chiudere virtualmente l'incontro sfruttando gli spazi che, a quel punto, la Juve Stabia, nel tentativo di riacciuffare la parità, avrebbe dovuto giocoforza concedere agli avversari. Complici la svista del guardalinee sull'episodio già riportato e la deviazione di Branduani su un insidiosissimo bolide da fuori area di Balic, la rete non è arrivata e dopo il quarto d'ora sono stati i padroni di casa ad intimorirsi, sbagliando persino alcuni appoggi semplici, specie con Gyomber e Carraro, ieri fra i meno brillanti in campo.
Se il Perugia ha abbassato i ritmi commettendo molti errori e, come sottolineato da Oddo in sala stampa, correndo tanto e male, la Juve Stabia, scesa in campo palesemente impaurita dal divario tecnico, ha invece preso coraggio imponendo alla distanza il proprio gioco e creando diverse situazioni pericolose che hanno impensierito la retroguardia di casa. La più clamorosa è capitata al 28', da un calcio d'angolo battuto dalla bandierina sinistra dell'attacco ospite: il traversone ha trovato Tonucci, che ha appoggiato il pallone di testa verso l'area piccola, Vicario è uscito smanacciando e ha servito involontariamente Vitiello, il quale ha calciato a colpo sicuro verso la porta sguarnita, dove tuttavia era appostato Filippo Sgarbi, pronto a respingere col destro.
Scampato il pericolo, nella testa dei Grifoni sono rimasti comunque tanta insicurezza e confusione. Sino alla fine della prima frazione di gioco, Di Gennaro e Carlini hanno infatti continuato a smistare palloni preziosi verso l'attacco, servendo prima Canotto al 29', che ha concluso debolmente verso Vicario, e poi Elia al 43', che, superando facilmente Gyomber sulla sinistra, è entrato velocemente in area chiamando l'estremo difensore biancorosso alla difficile respinta di piede in calcio d'angolo.
La ripresa ha visto il Perugia scendere in campo più deciso e convinto alla ricerca del vantaggio, grazie anche al brio sulla sinistra del nuovo arrivato Nicolussi Caviglia, subito in partita, entrato al posto di uno spento Carraro. Di contro, invece, la Juve Stabia è riemersa dagli spogliatoi un po' frastornata e forse stanca per aver speso molto dal 20' al 45'. Al 52', il bomber Diego Falcinelli, spalle alla porta, si è creato lo spazio in area per calciare, trovando la deviazione di un difensore sulla conclusione mancina indirizzata all'incrocio dei pali, alla destra del portiere avversario. Sei minuti dopo è stato Iemmello ad involarsi al limite dell'area per sparare il pallone direttamente in porta ma senza fortuna, con la sfera che è finita sul fondo a pochi centimetri dal palo alla sinistra di Branduani. C'è stato tempo, poi, al 61' per un altro gol annullato al Perugia, ai danni di Falcinelli, stavolta in evidente posizione irregolare.
Esattamente come nel primo tempo, anche nella seconda frazione di gara, dopo un buon quarto d'ora iniziale il Perugia si è spento, abbassando ancora i ritmi e lasciando spazio di manovra alle Vespe che, al 63', dopo una trama di gioco elaborata, hanno trovato un'altra clamorosa occasione da rete con Cissé. Servito perfettamente da un traversone rasoterra di Canotto dalla destra, il giocatore guineano, a tu per tu con Vicario, ha colpito male il pallone mandandolo alle stelle da posizione favorevolissima.
Gli ingressi, intorno alla metà della ripresa, di Buonaiuto per Fernandes nel Perugia e di Forte per Canotto nella Juve Stabia non hanno cambiato gli equilibri in campo. Anche Melchiorri, subentrato al 76' ad un applauditissimo Falcinelli, non ha inciso. Col passare dei minuti, la fatica sulle gambe delle due squadre ha preso il sopravvento, lasciando il posto ad un certo nervosismo e ad entrate in ritardo, come quella che all'87' ha portato il centrocampista Alessandro Mallamo a rimediare il secondo giallo, lasciando i campani in dieci uomini. Al Perugia non sono bastati nemmeno i sette minuti di recupero (sei alla lavagna luminosa più uno assegnato dal direttore di gara in corso di gioco) per trovare la rete, pur tentando generosamente il tutto per tutto.
Come ha ricordato Massimo Oddo in sala stampa, l'imperativo ora è quello di continuare a lavorare sul gruppo, ancora lontano dalla miglior condizione possibile sia sul piano tecnico-tattico che su quello psico-fisico. Se era esagerato già parlare, fino a due giorni fa, di promozione diretta o comunque di particolari piazzamenti di vertice finali, è altrettanto fuori luogo bocciare senza appelli la prestazione di ieri. Razionalmente, il tecnico ha ricordato che deve esserci la giusta preoccupazione per certi meccanismi di gioco ancora difettosi ma senza eccedere in critiche o pressioni su un organico che, ancora in fase di assemblaggio, resta fra i migliori di tutta la categoria.

PERUGIA (4-3-1-2): Vicario; Rosi, Sgarbi, Gyomber, Di Chiara; Falzerano, Carraro (46' Nicolussi Caviglia), Balic; Fernandes (69' Buonaiuto); Falcinelli (76' Melchiorri), Iemmello. A disp.: Ruggiero, Fulignati, Nzita, Rodin, Mazzocchi, Dragomir, Konate, Falasco, Capone. All. Oddo
JUVE STABIA (4-3-3): Branduani; Vitiello, Troest, Tonucci, Germoni; Carlini, Mallamo, Di Gennaro (72' Calvano); Elia, Cissé (77' Boateng), Canotto (64' Forte). A disp.: Russo, Ricci, Calò, Melara, Vicente, Rossi, Izco, De Sole, Mezavilla. All. Caserta
ARBITRO: Alessandro Prontera (sez. di Bologna); Assistenti: Andrea Tardino (sez. di Milano) e Luigi Lanotte (sez. di Barletta); Quarto uomo: Federico Dionisi (sez. de L'Aquila)
AMMONITI: Troest e Branduani (JS); Mallamo (JS) espulso per doppia ammonizione
NOTE: 3.112 paganti e 5.410 abbonati (totale: 8.522 spettatori)

Andrea Fais-Agenzia Stampa Italia


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