Melchiorri 2pPerugia calcio. Intervista a Federico Melchiorri: con Cosmi ho ritrovato entusiasmo, restare a Perugia è un piacere e una responsabilità

“Tutti uniti per superare l’emergenza!”

Senza se e senza ma.  Anche  Federico Melchiorri, attaccante 33enne del Grifo, si adegua alla inattività forzata da corona virus. “Faccio quello che ci viene chiesto dal governo per contenere la diffusione del virus e non creare ulteriori problemi a chi già ne ha troppi”. La forma fisica passa in second’ordine di fronte ad un’emergenza epocale come quella di queste settimane. Però non resta inattivo: “faccio esercizi a casa con attrezzi di palestra e poi –scherza- ho la mia allenatrice personale, Maja, la mia cagnetta che mi porta fuori per qualche corsa”. Per il resto, insieme alla compagna, si occupa della sua casa a Perugia (nelle Marche, dove risiede la sua famiglia di origine, non può andare) dedicandosi a cose che in altri periodi di solito restano indietro. Federico invita tutti a seguire scrupolosamente le indicazioni del governo, “perché, dice, è fondamentale superare questo periodo critico, tutti uniti”:  insomma con lo stesso spirito di squadra che deve animare una formazione di calcio.

Il periodo nero, il ritiro e la vittoria scaccia crisi con la Salernitana.

Parlando di calcio e di Perugia  necessariamente il discorso va al periodo nero delle cinque sconfitte consecutive, si spera definitivamente archiviato con la vittoria sulla Salernitana. Un periodo difficile che non si può spiegare, per Melchiorri, con una sola chiave di lettura, tattica o psicologica. E superato facendo tutti “un bagno di umiltà” nel ritiro di Cascia, dove “abbiamo analizzato cosa avremmo potuto dare di più e ci siamo concentrati  sulla partita che ci attendeva  e sulla coesione del gruppo, senza farci distrarre da altre cose”: così, spiega, son venuti l’ottima partita e i tre punti contro i campani. 

Dall’idea di lasciare Perugia all’entusiasmo ritrovato con l’arrivo di Cosmi.  

E’ stata una stagione alterna per il Grifo, e “travagliata” anche per le sue vicende personali; “non certo delle mie migliori”, la definisce. “Ero in scadenza di contratto, a inizio stagione ero convinto di poter trovare il giusto spazio nel progetto ma, poi, nel girone di andata, sono stato poco utilizzato e avevo maturato l’idea di andare via da Perugia”. Al mercato di  gennaio così si era fatto avanti il Pescara ma la situazione alla fine si è rovesciata perché, con l’arrivo di Serse Cosmi (suo estimatore, n.d.r.) Federico ha ritrovato “più spazio nel progetto di gioco e più entusiasmo”.

Il prolungamento del contratto:  le responsabilità e il piacere di restare a Perugia

Così è arrivato l’accordo con la società per il prolungamento fino al 2022 e Federico è rimasto a Perugia. Una soluzione a lui molto gradita perché “questa è una grande piazza per fare calcio e togliersi belle soddisfazioni, un posto in cui è uno stimolo venirci e un dispiacere andar via”. Il prolungamento del contratto  tra l’altro lo rende uno dei cardini del Perugia e questo aumenta le sue responsabilità verso il gruppo, la società e l’ambiente. “Certamente, confessa, sapere di essere un giocatore di proprietà spinge a fare le cose che è giusto fare quando si sa che si rimane in un posto, come per esempio adoperarsi in campo e fuori per addrizzare le cose che non vanno e allentare le tensioni che dovessero crearsi”.

L’attacco del Grifo ha tre attaccanti. Iemmello e Falcinelli entrambi molto bravi

L’arrivo di Cosmi tra l’altro, anche grazie al cambio di modulo, ha permesso a tutti gli attaccanti  di riemettersi in gioco mentre prima, grazie alla continuità di Iemmello nel segnare, “un posto in attacco era sempre occupato”.  Ora, invece, la musica è cambiata, Cosmi sceglie di volta in volta in base alle situazioni tattiche e allo stato di forma “e questo è per me uno stimolo forte a impegnarmi”. Melchiorri non si sbilancia su quale sarebbe il partner d’attacco con cui si troverebbe meglio, se Falcinelli o Iemmello: “sono due giocatori differenti, ma entrambi molto bravi; Diego dà molto di più anche in fase difensiva, Pietro è un animale d’area; giocare con l’uno o con l’altro è diverso tatticamente, ma mi trovo ugualmente bene con entrambi”.

Un attacco atomico, ma pochi gol…

Però, paradossalmente, il Perugia che ha uno degli attacchi da tutti gli osservatori giudicato tra i più forti della cadetteria, è anche tra le squadre che hanno segnato meno nella serie B di quest’anno. Forse la causa è stata il modulo di gioco precedente che non portava troppi uomini in avanti, in fase offensiva. Un problema per il quale Cosmi ha subito cercato correttivi: “ora tutti siamo chiamati a pressare più alti, e questo rende più offensivo il nostro gioco”, spiega. Un gioco che definisce “più spregiudicato, perché bisogna essere perfetti davanti e, ancor più, dietro dove spesso si è uno contro uno con l’avversario”. Ma questo assetto piace molto a Federico che, così, si sente “seguito e supportato da tutta la squadra” e questo lo induce ad essere più “sfrontato”. Un atteggiamento tattico e di mentalità che, sottolinea,  si potuto apprezzare nella partita con la Salernitana.

Alla ripresa quali obiettivi?

Le cose, insomma, stavano cambiando in meglio e si stava trovando la quadra nello stare in campo con il giusto atteggiamento mentale, di entusiasmo e tattico, quando è  arrivato, al momento meno indicato, lo stop del campionato. Alla ripresa potrebbe essere un’altra serie B,  probabilmente con una nuova preparazione da fare prima. Un mini torneo che i grifoni dovranno dovrà sicuramente “giocare molto meglio di quanto abbiamo fatto prima” dice Melchiorri. Che non vuol parlare di obiettivi, ma solo di fare con continuità “più punti possibili, pensando una gara alla volta e allontanandoci prima possibile dalla zona calda”. Su altre cose non si pronuncia, ma si capisce bene che per Federico i traguardi ambiziosi di cui si parlava fino a  dicembre sono  momentaneamente riposti nel cassetto,  pronti ad essere rispolverati se…

Daniele Orlandi - Agenzia Stampa Italia

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