(UNWEB) E quattro. Il Perugia allunga la serie di vittorie e per una sera è in vetta al girone in attesa delle altre partire dalla giornata. Una vittoria all’insegna della solidità della fase difensiva (Monaco monumentale) e dello spirito di gruppo: uno per tutti, tutti per uno, a darsi una mano in ogni frangente, un atteggiamento che a Perugia non si vedeva da anni. E ha pesato anche una forte consapevolezza nei grifoni della forza del gruppo e della propria capacità cinica di condurre in porto il risultato. Una vittoria tanto più di sostanza perché ottenuta con una squadra minata dalle tante assenze, che si spera verranno recuperate, almeno in parte, per i prossimi impegni.
Caserta schiera il 3/5/2 e il primo tempo vede una supremazia modenese solo nel possesso palla, perché il Perugia aspetta e si difende, ripartendo appena può, soprattutto con lanci lunghi a scavalcare il centrocampo di casa. E dopo 45′ il Perugia avrà al suo attivo, oltre al gol di Murano (24′) su schema da corner (altra novità positiva) altre due limpide occasioni fallite poco dopo la mezz’ora da Melchiorri e Murano, soli davanti al portiere. Il Modena si fa pericoloso nella prima frazione solo con una girata di Scappini e un tiro alto di Murone dopo palla svirgolata da Crialese. La ripresa ha lo stesso cliché fino a metà tempo. Il Perugia rischia solo nei primissimi minuti, poi si difende con ordine, riguadagna qualche metro e al quarto d’ora ancora Murano divora una mega occasione, messo solo davanti al portiere da Melchiorri. Col passar dei minuti, però, i grifoni arretrano e quasi non ripartono più, neanche coi lanci lunghi. Il Modena riesce a dare continuità alla propria azione e, quindi, ad accrescere la propria pericolosità potenziale. Solo potenziale, però, perché la diga del Grifo ferma le acque prima dell’area e, sulle palle alte, i tre granatieri non ne lasciano una a Scappini, Spagnoli e poi Monachello. Caserta, un po’ per necessità, un po’ per scelta, fa cinque cambi. Prima (65′) sostituisce Murano con Bianchimano per cercare un terminale avanzato ai lanci lunghi ; e mette Cancellotti al posto di Elia, per coprire meglio la fascia destra, dove Elia, di natura votato all’attacco, era in difficoltà a dover rincorrere gli avversari. Poi, prova a tirar su la squadra con Favalli al posto di Crialese e Vanbaleghem per Dragomir (ottima la sua prova, ma stanco). Il Perugia non riesce a salire, ma la muraglia costruita davanti alla difesa, in una specie di 3/6/1 con il solo Bianchimano di punta, regge e i grifoni rischiano qualcosa solo in una mischia nei secondi finali. Nel finale di partita, si è vista tutta l’importanza per l’economia del gioco del Grifo di Burrai, che sarebbe stato utile nella gestione del match, perché sarebbe servito per tener palla e far salire la squadra con passaggi a terra e non solo con lanci lunghi. Recuperare Burrai e gli altri assenti di oggi sarà importante per consentire a Caserta di poter disporre di tutta la rosa e gestire le partite con maggiori varianti tattiche e atteggiamenti vitati anche a costruire. Compreso Falzerano, se il ragazzo si allineerà una volta per tutte alle regole della civile e rispettosa convivenza di un gruppo. E se capirà che essere a Perugia, anche in serie C, anche non da titolare inamovibile, è sempre un punto a favore da esibire nel proprio curriculum.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia
Si ringrazia Montefusco Antonio addetto stampa del Modena calcio per la foto.