(UNWEB) Vittoria di battaglia e di pazienza, senza fronzoli e con molta concretezza. Su un fondo, come ampiamente previsto, stretto e insabbiato, perciò non adatto al calcio tecnico, il Perugia sceglie di calarsi nella lotta palla su palla, segna con Kouan e poi conserva. Prova a chiuderla, non ci riesce, rischia qualcosa essenzialmente sui calci piazzati e alla fine ringrazia anche Fulignati, decisivo quando chiamato in causa.
Alla fine, i tre punti sono meritati quanto importanti. Caserta sceglie un centrocampo solido e dinamico, con Moscati in regia, affiancato da Di Noia e Kouan. I duelli individuali e le seconde palle erano la chiave indicata dal tecnico alla vigilia della partita. E su quel terreno Caserta ritaglia la formazione, nella quale Negro sostituisce Sgarbi e Crialese è preferito a Favalli. La partita si incanala subito sui binari previsti, col Perugia che prende l’iniziativa con costanza ma non costruisce con la necessaria fluidità. Solo un tiro alto di Bianchimano da dentro l’area nella prima metà del tempo poi, d’improvviso, al 26′, il gol di Kouan, bravo a seguire un cross di Cancellotti sporcato da una deviazione di Brignano. La partita dopo l’1-0 non cambia fisionomia, perché il Perugia continua a controllarla e a cercare il gol, mentre il Pesaro si affida solo alle palle ferme e ai cross da metà campo. Così finisce il primo tempo, così inizia la ripresa. Non cambia il canovaccio, non cambia il risultato. Caserta, visto che il Grifo non riesce a chiuderla (Di Noia dal limite incoccia il palo) con le sostituzioni preferisce la sostanza alla qualità. Vanbaleghem e Murano per Moscati ed Elia, sono un segnale chiaro che la battaglia continua con sciabole e scimitarre, più che con il fioretto e le finezze. La Vis continua a non costruire praticamente nessuna azione pericolosa, anche se alla fine Fulignati meriterà un bel riconoscimento per due interventi in uscita su Cannavò e su girata di Marchi sugli sviluppi, anche qui, di calcio di punizione. Il Perugia risponde con un’incursione in area di Falzerano che poi non riesce a concludere. La partita è saldamente nelle mani dei grifoni ma, finché c’è solo un gol di vantaggio, la concentrazione deve rimanere sempre al massimo. Vano rileva un Bianchimano generoso come sempre, ma oggi meno nel vivo del gioco. Burrai e Minesso, cioè la qualità, entrano solo a 5′ dalla fine e non tanto per puntare al gol, ma per congelare il possesso palla e attenuare gli assalti finali della Vis. Cosa che riesce senza grosse difficoltà. Il Perugia prende tre punti di sostanza e con merito.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia