colaci conf 2(UNWEB) Perugia. Poco meno di un mese dopo ci risiamo. La Sir Safety Conad Perugia, reduce dal blitz di Taranto, si prepara ad ospitare la Trentino Volley (sconfitta a sorpresa in casa con Padova) e nell'ambiente c'è voglia di rifarsi dopo la cocente delusione di Supercoppa. Monta l'attesa ma anche la fiducia: gli uomini di Nikola Grbic stanno progredendo gara dopo gara e sanno bene che i tre punti potrebbero regalare loro, Monza e Piacenza permettendo, potrebbero regalare il primato in classifica solitario. A presentare la sfida non poteva essere che l'ex di turno Massimo Colaci, che non vede l'ora di scendere in campo dopodomani.
 
Max, cosa ha lasciato la trasferta in Puglia?
 
Sono tre punti importantissimi, conquistati su campi sempre difficili in quanto queste squadre non hanno nulla da perdere. A parte il secondo set abbiamo gestito bene la partita per buona parte, evidenziando dei miglioramenti, ma anche quando si vince dobbiamo essere bravi a capire cosa non è andato e lavorarci su
 
Trento dovrà fare a meno di Alessandro Michieletto. Cosa ritieni possa cambiare?
 
Sicuramente ci sarà qualcosa di diverso perché dovrebbero giocare con un opposto di ruolo e in ricezione. Mi aspetto una partita molto difficile, che non giudico una rivincita in quanto il passato è passato, in cui ci sarà da soffrire e divertirsi
 
Quale sarà la chiave della sfida?
 
È chiaro che la battuta sarà determinante perché non regalano nulla, ma ci sono giocatori bravi a prolungare l'azione è hanno tante variazioni di gioco. Servirà tanta pazienza e ritengo che questa possa essere la chiave
 
Trento vuol dire anche giovinezza...
 
Conosco bene questi ragazzi, quando li hai in squadra c'è tanti entusiasmo ed è difficile riuscire a metterli sotto. Lo hanno dimostrato durante l'europeo. Molte volte le considerazioni sui giovani sono sbagliate: io sono dell'idea che chi è bravo, a 18 o 40 anni, debba giocare. Dobbiamo crescere anche sotto questo aspetto
 
Il vostro allenatore ha spesso ripetuto che ci vuole del tempo per assimilare il nuovo sistema di gioco. A che punto siete?
 
Stiamo crescendo, anche se abbiamo ancora bisogno di tempo. Del resto in questi giorni abbiamo visto risultati strani, ma solo per chi non conosce il valore reale delle squadre. Noi ci stiamo adattando al gioco del coach perché dopo la Supercoppa abbiamo lavorato bene per dieci giorni. Siamo migliorati in tante piccole cose ma dobbiamo continuare così perché abbiamo ancora delle imperfezioni e non possiamo permettercele se vogliamo puntare a vincere tutto
 
Domani dopo tanto tempo ritroverete il pubblico. Può essere l'arma in più?
 
Per un anno e mezzo i palazzetti sono stati vuoti ma la gente, seppur con le limitazioni del caso, sta tornando. Non vedo l'ora di vedere prima possibile il sold out. I tifosi ci hanno sempre aiutato, specie nei momenti difficili perché è facile stare accanto alla squadra quando le cose vanno bene. Non ho dubbi sul fatto che ci appoggeranno anche in questa circostanza
 
Enrico Fanelli - Agenzia Stampa Italia