LogoEmpoliPerugia(UNWEB) Empoli. Il Perugia fa una bella figura e esce imbattuto dall’amichevole di Empoli, confermando qualità e limiti già visti in campionato e dando comunque buone indicazioni ad Alvini su tutta La Rosa impiegata. Dopo una partenza decisa dell’Empoli il Perugia prende campo e sicurezza.

Il centrocampo a cinque in linea permette al Grifo una densità maggiore nella zona di snodo delle azioni in entrambe le fasi. Così il Perugia non soffre più di tanto la superiorità tecnica dei padroni di casa e può ripartire con buone azioni in linea a cercare gli esterni. Sia nel primo che nel secondo tempo è il Grifo a creare di più (rivivi la diretta Twitter dell’incontro…).  Le occasioni e le situazioni favorevoli si sprecano ma manca sempre qualcosa negli ultimi venti metri. La precisione nel passaggio; il coraggio di tentare la giocata non banale che può mettere il compagno in condizioni di andare a rete; la scelta giusta nell’indirizzare l’azione nel modo più redditizio; il tempismo, la precisone nelle conclusioni. Tutti questi elementi, cioè la  qualità in fase di creazione e finalizzazione del gioco, sono stati finora e si sono confermati a Empoli il vero limite del Perugia di quest’anno. Per il resto, la squadra ha uno spartito collaudato e, chi gioca gioca, lo interpreta senza stonature. Segno che la rosa è tutta sintonizzata sull’impostazione di Alvini, che cerca sempre la manovra per offendere, contro chiunque giochi. Oggi la formazione iniziale oltre a Fulignati in porta, Zanadrea Sgarbi e Curado dietro, aveva in mezzo al campo Ghion in regia, con a fianco Segre e Santoro e sui lati Falzerano e Lisi. In avanti, Murano a svariare dietro e intorno a De Luca. Il Perugia ha molto lavorato sugli scambi stretti a metà campo per aprire poi sugli esterni e cercare l’imbucata per le punte. De Luca due volte nei primi minuti, poi Matos di testa e un paio di volte Lisi (clamorosa una sua girata alta da pochi metri su cross di Falzerano allo scadere della prima frazione) portano il Grifo ad un passo dal gol. Sul taccuino per l’Empoli solo una conclusione al volo  di Zurkowsky su cross da sinistra con palla a lato non di molto. Tempo, dunque, ai punti favorevole al Perugia. E la ripresa conferma questo trend, nonostante le sostituzioni, da una parte e dall’altra, stravolgano gli assetti iniziali. Alvini ridisegna la mediana con, da destra a sinistra, Mabille, promettente giovane primavera, Murgia, Burrai in regia, Vanbaleghem (poi spostato nella linea a tre di difesa) e Righetti. Torna anche Kouan sulla trequarti dietro a Murano unica punta. Più tardi, spazio  anche a Sounas (vivace e propositivo il greco)  Bianchimano e Maneh, oltre a Chichizola. La partita sostanzialmente non cambia, anche se l’Empoli cerca di azionare di più gli esterni per aprire la difesa biancorossa. Due conclusioni di Kouan, una clamorosa da dentro l’area, una di Rosi e un tiro di Burrai da fuori che sfiora il palo dicono che è ancora il Perugia a cercare di più la manovra e a farlo con buona efficacia. Ma al Perugia manca quel quid di qualità che invece l’Empoli ha. E succede così che i toscani, fino ad allora pericolosi solo per una deviazione fortuita di un grifone su cross di Cutrone che fa finire la palla sulla traversa, trovano il gol al 25’ proprio con Cutrone, abile a rientrare da sinistra e insaccare con un destro a giro sul secondo palo, con Chichizola che smanaccia la palla senza riuscire a impedire la realizzazione. Il Perugia però non si smarrisce e continua a proporsi. Una conclusione di Righetti alta ed una clamorosa occasione fallita da Sounas al volo da pochi metri su cross da sinistra di Murano in progressione individuale, fanno da anteprima al pareggio meritatissimo dei grifoni con Murano, bravo a chiudere in area una triangolo con Bianchimano e a battere Furlan, stavolta con la freddezza e la precisione del killer. È l’88’ e il pari dà al Perugia la spinta per chiudere in attacco la partita: un tiro di Bianchimano dal limite impegna il portiere empolese dando l’illusione del gol. Finisce così 1-1 dopo 3’ di recupero. Un Perugia molto buono e propositivo, conferma  tutti i pregi e anche i limiti già visti in campionato e costringe l’Empoli ad un pareggio che sta perfino un po’ stretto agli uomini di Alvini.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia