(UNWEB) Perugia. Un Perugia autorevole e finalmente capace di far valere la superiorità tecnica passa a Cosenza e dà una svolta definitiva alla direzione del proprio campionato.
Ora parlare solo di salvezza sembra quantomeno riduttivo, vista la capacità dei grifoni di adattarsi alle situazioni e comandare il gioco con continuità, di giocare e concretizzare anche contro squadre che, come il Cosenza, si difendono basse e puntano tutto sulle ripartenze. In questo sta, a ben vedere, la vera svolta in terra di Calabria che potrebbe aprire orizzonti importanti per gli uomini di Alvini. La qualità anche dei nuovi innesti nel possesso palla comincia a pesare negli equilibri della squadra. E poco importa, anche se deve essere analizzato nelle sue cause molto bene, il black out che ha colpito i muscoli e la testa dei grifoni dopo il gol di Camporese. Perché fino a quel momento si era vista in campo una superiorità netta e indiscutibile. Poi, i tanti cambi di Alvini e la stanchezza, comprensibile dati gli impegni ravvicinati e il lungo viaggio verso la punta dello stivale, hanno cambiato all’improvviso lo scenario e fatto rischiare la beffa del pareggio. Alvini ha cambiato assai rispetto alla partita col Frosinone, con Ghion in regia, con Kouan e D’Urso ai fianchi, Falzerano e Beghetto larghi. Anche la difesa cambia: accanto ad Angella, confermato, Rosi e Zanndrea. In avanti, confermati De Luca e Matos. Il Cosenza lascia solo le punte a disturbare l’inizio della manovra perugina e, con il resto della squadra, si rintana dietro ad aspettare. Il Perugia fa girare palla, col passare dei minuti sale in cattedra, insiste nel cercare la profondità e comincia a lasciare agli avversari solo fiammate improvvise per la velocità di Laura e la profondità di Larrivey. Il gol arriva al 32′ con una palla messa lunga da Beghetto, spizzata da De Luca in profondità e trasformata in acrobazia da Matos. Il Cosenza non sa reagire, il Perugia continua a dimostrare consapevolezza crescente nei propri mezzi anche nella ripresa e raddoppia dopo 10′. Il gol è concepito da Falzerano che recupera una palla ormai data per persa e la smista al centro per D’Urso, capace di metterla dentro di addirittura di tacco. Tutto in discesa? Neanche per sogno, il Cosenza trova il gol al 69′ per uno scontro fortuito e sfortunato tra Chichizola (ottima prova) in uscita e Angella. È lì, inopinatamente, cambia tutto. Perché le sostituzioni portano il Cosenza a giocare con quattro uomini davanti, mentre il Perugia si impalla, smette di giocare, butta solo via la palla. E rischia seriamente qualcosa nelle mischie in area che il Cosenza cerca con la veemenza della disperazione. Quando l’arbitro Sacchi fischia la fine, chi tiene al Grifo tira un sospirone di sollievo. Perché la vittoria è strameritata e buttarla via sarebbe stato un peccato. E la svolta, comunque, chiara, sarebbe stata forse meno convincente.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia