(UNWEB) Perugia. Verrebbe da dire la grande illusione. Un Perugia che si presentava carico di speranze a questo appuntamento, segnato dal quarantacinquesimo anniversario della morte di Renato Curi (da brivido l’omaggio al cinquantesimo di gioco), ma ancora una volta hanno fallito miseramente.
Assenza totale di gioco e scarso mordente hanno fatto sì che gli uomini di Castori si rendessero protagonisti dell’ennesimo crollo casalingo senza attenuanti, nemmeno se si parlasse dell’espulsione discutibile di Iannoni: si fa fatica a credere che qualcosa in parità numerica sarebbe cambiato visto l’atteggiamento mostrato. La vittoria di Reggio non ha dunque rappresentato la svolta e soltanto i risultati delle squadre davanti fanno sì che i giochi siano in qualche modo ancora aperti. Ma si può essere autorizzati a pensare, dato quanto vediamo in campo da inizio stagione (salvo che in rarissime circostanze), servirebbe un miracolo…
TRA CONFERME E SORPRESE – Castori conferma le intenzioni della vigilia dando fiducia alla squadra che ha sbancato Reggio, con la sola eccezione di Luperini, schierato al posto dello squalificato Santoro. Gorini invece, stante la squalifica di Branca (altri tre turni da scontare) e il recuperato, ma evidentemente non schierabile dal 1′ Danzi, è costretto a modificare in parte il sistema del gioco optando per Varela alle spalle di Beretta e Antonucci.
GARA SUBITO IN SALITA – Gli ospiti partono aggressivi e creano subito la prima occasione: al 7′ Antonucci può concludere a centro area, Dell’Orco gli si frappone con il corpo e sventa il pericolo. Nulla però salva i biancorossi 5′ dopo: Varela mette al centro da destra con troppa facilità, Beretta ha il tempo di prendere un caffè, girarsi e battere Gori. Il Perugia non riesce ad organizzare una reazione incisiva: la chance più importante capita sui piedi di Strizzolo al 21′ il quale non è abile a concludere con rapidità e strozza il tiro. Quella che rischia di essere una pietra quasi tombale sul match è il doppio giallo a Iannoni, reo di un’entrata a gamba tesa a tempo scaduto su Pavan: decisione discutibile da parte di Minelli, ma quanto basta a costringere i Grifoni a giocare in dieci tutta la ripresa.
I CAMBI NON BASTANO – Castori le tenta davvero tutte, sbilanciando la squadra malgrado l’inferiorità numerica (inutili gli ingressi di Di Carmine, Olivieri e Di Serio), ma il Cittadella continua a fare la partita che deve fare, aspettando sornione il momento giusto per chiudere la gara. Che arriva in pieno recupero: il neo entrato Magrassi approfitta di una respinta corta della difesa e seppellisce le ultime speranze dei Grifoni, fischiati sonoramente al triplice fischio. Ma questo oramai non fa più notizia.
TABELLINO
PERUGIA – CITTADELLA 0-2
PERUGIA: 1 Gori, 4 Iannoni, 9 Melchiorri (18′ st 20 Di Serio), 13 Luperini, 15 Dell’Orco, 16 Bartolomei (42′ st 11 Olivieri), 17 Paz (27′ st 33 Beghetto), 21 Curado, 24 Casasola, 41 Strizzolo (18′ st 18 Di Carmine), 97 Sgarbi (1′ st 28 Kouan). A disp: 22 Moro (GK), 3 Righetti, 6 Vulikic, 7 Vulic, 23 Lisi, 49 Baldi. All.: Fabrizio Castori
CITTADELLA: 36 Kastrati, 2 Perticone, 6 Visentin, 10 Antonucci (27′ st 99 Magrassi), 11 Beretta, 16 Vita, 17 Donnarumma, 26 Pavan, 29 Mastrantonio (12′ st 8 Mazzocco), 30 Lores Varela (27′ st 20 Carriero), 84 Cassandro (12′ st 18 Mattioli) . A disp: 1 Manfrin (GK), 77 Maniero (GK), 5 Del Fabro, 9 Tounkara, 15 Frare,, 19 Ciriello,, 72 Danzi. All.: Edoardo Gorini
ARBITRO: Daniele Minelli di Varese (Daniele Marchi di Bologna e Andrea Niedda di Ozieri) IV ufficiale: Giorgio Vergaro di Bari
VAR: Lorenzo Maggioni di Lecco AVAR: Giacomo Paganessi di Bergamo.
RETI: 12′ pt Beretta, 50′ st Magrassi
NOTE: giornata soleggiata. Presenti 5605 spettatori, di cui 2764 abbonati e 31 ospiti. Espulso al 45′ pt Iannoni per fallo. Ammoniti Cassandro, Iannoni, Mastrantonio, Beretta, Visentin. Gara interrotta al 5′ st per ricordare la figura di Renato Curi, scomparso il 30 ottobre 1977 proprio al 5′ di gioco in Perugia-Juventus.
Enrico Fanelli - Umbria Notizie Web