Presentazione corsa fornaci 2022 5L’evento si articola in una gara competitiva di 11 Km e in una non competitiva su un percorso di 5 Km

(UNWEB) La terza edizione della gara podistica “La corsa delle Fornaci” è in programma domenica 27 novembre 2022 a Marsciano. L’evento, che è stato presentato sabato 19 novembre presso la Biblioteca comunale Luigi Salvatorelli, è promosso dall’associazione Pro-loco Tripoli insieme alle Fornaci Briziarelli Marsciano e alle Cantine Briziarelli. L’organizzazione si avvale della collaborazione tecnica delle associazioni Moving Team Marsciano, Uisport Avis Todi, Avis comunale Marsciano e del Comitato regionale della Federazione italiana di atletica leggera, oltre al patrocinio e sostegno del Comune di Marsciano e dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.

La corsa delle Fornaci, come mostrato dal comitato organizzatore presente con Barbara Briziarelli, Claudio Morelli e Sauro Barbarossa, si articola in una gara competitiva di 11 Km e in una non competitiva di 5 Km. I percorsi si snodano all’interno dell’area urbana di Marsciano e interessano anche alcuni luoghi legati alla produzione del laterizio. Il ritrovo dei partecipanti è alle ore 08.00 presso il Palasport di Marsciano “Maria Stella Pippi e Marcello Tiberi”, mentre la partenza, alle ore 09.30, avverrà in via della Vittoria, nello spazio antistante il Teatro Concordia. L’arrivo è presso il Palasport, dove a partire dalle 11.00 si effettueranno le premiazioni degli atleti.
Iscrizioni e regolamento su www.icron.it. Per informazioni è possibile contattare il 3386986098.

Alla presentazione dell’evento, coordinata da Luca Uccellini, sono intervenuti il sindaco Francesca Mele, il vicesindaco Andrea Pilati, gli assessori Dora Giannoni, Manuela Taglia e Patrizia Trequattrini, il presidente del Consiglio Regionale dell’Umbria Marco Squarta, il presidente del Coni Umbria Domenico Ignozza, il consigliere della Fidal Umbria Patrizio Luchetti, il direttore del Distretto sanitario della Media Valle del Tevere Luigi Sicilia e la biologia nutrizionista Aurora Amato. “Ringrazio gli organizzatori e gli sponsor, ed in particolare la famiglia Briziarelli – ha affermato il sindaco Francesca Mele – per aver dato vita a Marsciano ad un evento podistico che fin dalla prima edizione, nel 2019, ha saputo attrarre moltissimi atleti provenienti da tutta l’Umbria. Un successo di partecipazione e di coinvolgimento, anche della comunità marscianese, che va ad arricchire la vocazione sportiva del territorio di Marsciano e il prezioso lavoro fatto dalle nostre tante associazioni. Sostenere queste iniziative è, per l’amministrazione, anche un modo per confermare l’attenzione su tutto ciò che contribuisce, come appunto lo sport, alla salute e alla qualità della vita”. “Una gara – ha a sua volta precisato l’assessore allo sport Dora Giannoni – che con il suo percorso valorizza la città di Marsciano e il paesaggio che la circonda. Molto bene hanno fatto gli organizzatori ad inserire anche una corsa non competitiva che permette un ulteriore momento di partecipazione e socialità”. E il valore dello sport in termini di socialità è stato anche al centro degli interventi del presidente del Coni Domenico Ignozza e del presidente del Consiglio regionale Marco Squarta. Entrambi hanno rinnovato l’impegno di queste due istituzioni nel sostenere le tante iniziative che arrivano dai territori, specialmente in un momento di ripresa dello sport dopo la fase più difficile della pandemia.

Per l’amministrazione comunale di Marsciano è stata anche l’occasione per tornare a parlare del progetto “Marsciano città cardioprotetta” che il Comune sta portando avanti in collaborazione con la Croce Rossa e con il coinvolgimento del tessuto associativo e imprenditoriale del territorio. “Il mondo sportivo – ha ricordato l’assessore Manuela Taglia – è particolarmente sensibile al tema della cardioprotezione. Ed è quindi anche dal suo coinvolgimento che l’amministrazione è partita per lavorare al potenziamento sul territorio della rete di defibrillatori presenti, facendo innanzitutto una ricognizione delle esigenze per andare poi, nei prossimi mesi, ad istallare nuovi apparecchi e a formare gli operatori laici che potranno utilizzarli per salvare vite”.


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