904d3c02 3c28 4310 9105 8ffe4d938845(UNWEB) Perugia. La giornata piuttosto convulsa vissuta dal Perugia si è conclusa dunque con la presentazione ufficiale alla stampa (e di riflesso ai tifosi) di Lamberto Zauli, che avrà il delicato compito di ridare entusiasmo ad un ambiente la cui autostima è sotto i livelli di guardia. 
 
Alla conferenza stampa è presente anche il direttore Jacopo Giugliarelli che esordisce così: "Questo è un giorno difficile per me. Ringrazio Formisano perché abbiamo condiviso insieme un percorso importante. Gli auguro davvero le migliori fortune, è un ragazzo che merita una carriera importante. Detto questo il calcio ha sempre delle dinamiche particolari. Quando non incontri risultati e la continuità viene necessario il cambio di guida tecnica. Perché Lamberto? Rispecchia necessità, caratteristiche ed esperienza per gestire questo tipo di gruppo".
 
Mister, cosa l'ha convinta ad accettare?

Difficile rispondere perché si rischia di entrare nella retorica. Quando chiama il Perugia non puoi non essere contento. Mi piace allenare dove c'è passione e avere un certo tipo di responsabilità. Ho naturalmente massimo rispetto per quanto accaduto prima. C'è un mix importante tra giovani ed esperti. Sta a me amalgamare il gruppo per migliorare i risultati

Lei ha mai seguito il Perugia?

Difficile parlare. Mi è capitato di essere a Pesaro e ho visto che giocato una buona gara. Sono qui perché credo nella qualità dei ragazzi

Direttore, nel comunicato non ci sono i termini del contratto. Ci puoi dire di più?

L'accordo vale per quest'anno più un altro ad obbiettivi raggiunti. Non parliamo di vittoria del campionato, ci dobbiamo conoscere insieme e il mister deve avere modo di inserirsi. Più dei contratti contano le relazioni tra le persone

Mister lei ha sostenuto il primo allenamento. Che sensazioni ha avuto?

Sono stato anche dall'altra parte. Colgo l'occasione per salutare Formisano. Il gruppo si è allenato in maniera non omogenea. I rapporti si dovranno costruire nel tempo. Da domani siamo in viaggio, speriamo che siamo una squadra bella e spensierata nel gioco

Per il direttore: c'è stato un pensiero al futuro?

Nel momento in cui si ipotizza durata contrattuale maggiore si. Non è mia abitudine dare obbiettivi a lungo termine. Il calcio si fa all'interno del campo da gioco: è chiaro che dobbiamo avere ambizione di fare qualcosa di importante senza promettere nulla. Quel che è certo è che andremo in campo per conquistare i tre punti

Sei rimasto deluso di qualcosa in particolare in questi ultimi tempi?

Non mi piace parlare di delusione. Il bilancio lo faremo alla fine dell'anno. Penso ci sia tutto il tempo per darsi un'idea reale di quella che sarà la nostra annata ovvero da qui al mercato di gennaio. C'è voglia di invertire il trend

Mister, qual è il primo aspetto che lei ha toccato in queste primissime ore in biancorosso?

 
Ho parlato di come mi piacerebbe vedere uno spogliatoio. Mi affido alle sensazioni e i discorsi li porta via il vento. Cercheremo di plasmare la squadra a seconda del modo di essere. Mi auguro che cresca questa empatia che ci permetta di ottenere quei risultati che tutti auspichiamo

Quest'aspettativa la stimola?

Dietro una piazza c'è un mondo. Venivo qui 20 anni fa a giocare. Farò di tutto per farmi giudicare una persona seria. C'è un blasone ma non deve pesare sui giocatori. Ci vuole umiltà e consapevolezza di stare in una città importante

Direttore, avete già pensato di come intervenire a gennaio?

 
La squadra deve dimostrare di essere forte. Mi aspetto da tutti qualcosa in più, siamo tutti dello stesso ingranaggio. Così si raggiungono i risultati sperati. Con la società ci confronteremo e le prime scelte si faranno a gennaio. Inizia un capitolo e ne continua un altro

Mister, lei ha vissuto esperienze simili da giocatore. Quando si potrà vedere la sua idea?

Ho vissuto momenti straordinari ma appartengono passato. Ho una passione per questo sport, allenare era l'unico modo per continuare a vivere l'adrenalina. Devo cercare di conquistare più persone possibili con il mio modo di essere. Più lo faremo più arriveranno risultati

Lei ha avuto mai giocatori sudamericani?

Si, li ho allenati alla Juventus. Hanno cattiveria e fantasia. Del resto sono un fautore dell'uno contro uno

Ci può dire qual'è il suo modulo prediletto? 

 
Peccato subentrare in una settimana particolare. Non puoi che appoggiarti a ciò che è stato prima. Si propone ciò che piace e ciò che è credibile alla squadra. Devo essere bravo a capire subito il binomio giusto per sfruttare le qualità dei giocatori

C'è un allenatore a cui si ispira?

 
Mi ha cambiato completamente Guidolin, facendomi diventare da uno che giocava a calcio ad un giocatore professionista. Queste esperienze le porti anche da allenatore

Direttore, quattro sconfitte sono un'eternità. Come mai?

Ho due difetti enormi: che sono perugino e sono qui da otto anni. Siamo una cittadina esigente. Dobbiamo prenderci un pò meno sul serio perché la componente emotiva fa la differenza. Dover giocare sempre con il fardello del ciò che è stato e che deve essere determina dinamiche incontrollabili. Vediamo tutto bianco e tutto nero in funzione di un risultato. È bene riportare tutto ad un gioco. I ragazzi devono tornare a quella spensieratezza a cui esso si riconduce.

Mister, lei si affida ad un ambito tattico fisso o ci sono delle gerarchie?

Si parla di un gruppo in cui siamo tutti uguali. Sul piano delle regole è così, non per quanto riguarda le doti tecniche. È importante far sentire i giocatori importanti ma loro devono portare a casa i numeri e i risultati. In un gruppo intelligente si devono creare gerarchie sane, sono regole di vita

Avete parlato di spensieratezza. Questo cambio arriva dopo mesi travagliati. Avete la sensazione che bisogna ricucire il rapporto con la città ed i tifosi?

Giugliarelli: Nel momento in cui la squadra riesce ad identificarsi con la città si crea quell'unione di intenti porta a risultati straordinari.

Zauli: Per chi fa calcio e chi ha vissuto emozioni è bello condividerle. Riuscire a creare quell'empatia tra tifoso e squadra è sempre un obbiettivo. Faremo di tutto per mostrarci persone serie per cercare di essere orgogliosi di ragazzi che cercheranno di vincere le partite.

 
Enrico Fanelli - TifoGrifo.com
 
 

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