golden boys cavalieriAd assegnare l'onorificenza, alla squadra di calcio integrato della Montemorcino, l'Ordine Sovrano Maestro dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme

(ASI) Perugia. I Golden Boys continuano a raccogliere consensi e riconoscimenti. I ragazzi con disabilità, che compongono la squadra di calcio integrato, ideata e gestita dalla Montemorcino, sono stati insigniti del titolo di "Cavalieri della pace da cuore d'oro".

Ad assegnare l'onorificenza l'Ordine Sovrano Maestro dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, in una cerimonia che si è tenuta a Trestina, alla presenza del Luogotenente dell'Ordine, Alberto Falco. A fare gli onori di casa ci ha pensato l'imprenditore Rodrigo Bei, da tempo vicino ai Golden Boys e promotore dell'evento insieme al Presidente della Montemorcino Calcio, Stefano Bulletti. "L'Ordine, al quale anche io da tempo faccio parte - ha dichiarato Bei - è sostanzialmente basato su azioni di beneficenza e riconoscimenti nei confronti di terzi. L'avvicinarsi del Natale e la conoscenza che ho dei Golden Boys mi ha indotto a fargli questo regalo, che vuole essere un premio per l'impegno che mettono nel fare sport e per quello che ci trasmettono, semplicemente con i loro sguardi e con la loro presenza". Parole di affetto sono arrivate anche dal Luogotenente, Falco. "Sono orgoglioso di premiare questi ragazzi, perchè sono convinto che hanno una marcia in più rispetto a noi. L'aggiunta della frase "dal cuore d'oro" al titolo Cavalieri della Pace non nasce a caso: loro dentro hanno qualcosa di speciale". Prima della nomina, i Golden Boys si sono intrattenuti con i "Cavalieri" a cena e sono stati omaggiati con un felpa celebrativa della serata, offerta dalla Tecnosport di Rodrigo Bei. Con i Golden Boys presenti anche gli istruttori Riccardo Bulletti, Andrea Galteri e Luca Marchetti, oltre chiaramente al Presidente rossoblù, Stefano Bulletti. "Sono molto contento per i ragazzi - ha concluso lo stesso Presidente - perchè continuano a ricevere considerazione ed apprezzamenti da più parti. Qui non si tratta solo di aver creato una squadra di calcio integrato, ma di aver inviato dei messaggi di solidarietà e integrazione sociale, che hanno varcato i confini nazionali".


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