CagliariPerugia(ASI) Cagliari. A Cagliari il Perugia di Pierpaolo Bisoli trova la terza vittoria consecutiva nel posticipo della trentunesima giornata del campionato di Serie B. I padroni di casa guidati da Rastelli partono bene ma ci vuole il miglior Rosati per impedire la gioia del gol a Joao Pedro e compagni, poi il Perugia interpreta meglio la gara, si porta in vantaggio con Prcic nel primo tempo, difende il risultato “col rostro e con l’artiglio” ed in pieno recupero sigilla la vittoria con lo 0-2 di Mato Milos.

Nonostante le tante assenze tra i biancorossi il tecnico di Porretta Terme ha dovuto fare di necessità virtù schierando la miglior formazione possibile con tanti elementi che hanno dimostrato di aver “fame” di dimostrare il proprio valore, proprio i quattordici grifoni utilizzati nei novanta minuti non hanno fatto sentire le mancanza dei compagni, interpretando al meglio il ruolo assegnatogli accompagnando il Grifo alla vittoria. Analizzando la gara dei singoli si è vista l’ennesima prova di spessore di Antonio Rosati autore soprattutto in avvio di interventi che valgono più di un gol segnato, ottima la prova nel ruolo di terzino-marcatore di Belmonte così come quella dei compagni di reparto Volta, Rossi ed il giovane Mancini (classe ’96) mai in difficoltà contro uno degli attacchi più attrezzati del torneo cadetto. Sulla linea dei centrocampisti una menzione particolare la merita Miloš, il giocatore croato che non aveva particolarmente impressionato nelle prime gare giocate dopo il trasferimento dallo Spezia é stato autore di una prova di spessore impreziosita dal gol che conferma il crescendo tecnico e fisico visto nelle sfide contro Latina e Ternana quando il numero due biancorosso era stato chiamato in causa a gara in corso. Ottima l’interpretazione del ruolo da parte di Rizzo così come la prova di Prcic , al terzo gol stagionale e Guberti che da qui in avanti si potrebbe dimostrare un “nuovo” grande acquisto. Davanti buona la prova di Zapata, ancora forse troppo timido, a fare da raccordo fra le linee e Aguirre che ha sorretto il peso dell’attacco ed il peso dei grandi assenti Ardemagni e Bianchi. Dalla panchina Della Rocca si è dimostrato pronto ed efficace ad entrare in campo in un momento delicato della gara così come Alhassan mentre nei minuti finali c’é stata la gioia di rivedere in campo Fabinho dopo circa tre mesi dall’operazione.

Per i Grifoni non c’è però tempo per festeggiare, da domani si tornerà a sudare per preparare la sfida alla Salernitana in programma sabato 19 al “Renato Curi”, in fondo una volta terminata una partita, la sfida più importante è quella che deve ancora venire.

 

Fabio Gasparri –  Agenzia Stampa Italia


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