Graziano Decimi premiato miglior olio(ASI) BETTONA (Perugia) – Il “Miglior Blend” tra gli extravergini italiani è umbro. L’Emozione del frantoio Decimi di Bettona (Pg) si è aggiudicato l’importante riconoscimento assegnato dal Gambero Rosso, il più autorevole editore italiano in campo enogastronomico. L’assegnazione del Premio Speciale “Migliore Blend” nella guida Oli d’Italia 2016 del Gambero Rosso all’olio “Emozione” è avvenuta ieri, domenica 10 aprile, a Verona durante la Fiera "Sol & Agrifood" che si svolge sempre in occasione della manifestazione Vinitaly.

La presentazione dell’edizione 2016 della guida - realizzata in collaborazione con Unaprol - al Sol di Verona, importante expò dedicato all’oro verde, si è tenuta presso la Sala Salieri del Pala Expo di VeronaFiere con la cerimonia di consegna degli attestati.

Antonio Boco, critico del Gambero Rosso e redattore della guida Oli d’Italia, spiega il perché di questo riconoscimento: “Riguardo il premio a Decimi, non possiamo dire certo che sia una novità. Stiamo parlando di un produttore eccezionale, tra i più bravi a livello mondiale, che merita il successo di critica e pubblico che sta avendo. Anche la nostra guida ne ha sottolineato più volte le capacità e anche quest’anno ci siamo trovati quasi costretti a dargli l’ennesimo premio. Gli oli che produce semplicemente formidabili e l’Emozione è stato decretato ‘Miglior Blend’ d’Italia, insieme al Raro di Madonna dell'Ulivo (Campania). Non giriamoci troppo intorno: Graziano Decimi è un fuoriclasse dell’extravergine!”.

L’azienda umbra, sempre nell’edizione 2016 della guida Oli d’Italia, con i suoi extravergine ha ottenuto anche il massimo riconoscimento delle “Tre Foglie”.

“Siamo felici di aver raggiunto ancora una volta il top nella guida Oli d’Italia, ma questo per noi significa sia un successo per tutto l’olio umbro sia andare avanti su una strada che porta ancora alla ricerca di maggiore qualità. Produrre olio extravergine di oliva di qualità richiede sforzi, investimenti, aggiornamenti tecnici, tecnologici e di conoscenze continui”, commenta il titolare Graziano Decimi dopo aver ricevuto gli attestati.

Questa piccola e giovane azienda di Bettona, a conduzione familiare, continua così a far grande l’Umbria dell’olio - più in particolare l’olio extravergine d’oliva, giustamente considerato il fiore all’occhiello delle produzioni regionali - e ad aggiunge al suo palmares ulteriori premi.

Presso i padiglioni di Veronafiere l’azienda Decimi, infatti, ha ricevuto in passato altri prestigiosi riconoscimenti, come quelli di “Miglior Frantoio dell’anno” nel 2014 e di “Miglior azienda dell’anno” nel 2012.

Decimi sale dunque di nuovo sul gradino più alto del mondo oleario nazionale, grazie ad una qualità sempre straordinaria.

“Il racconto della campagna 2015 non può essere come quello di tutti gli altri anni”, afferma ancora il critico del Gambero Rosso Boco. “C’è un dato – dichiara – che non possiamo trascurare e uno stato psicologico da tenere in grande considerazione: l’andamento disastroso del millesimo 2014, una specie di annus horribilis per l’olio umbro, che ha messo in ginocchio il settore e a dura prova la quasi totalità dei piccoli produttori della regione. Dunque, al di la del valore assoluto dell’olio targato 2015, va sottolineato il senso di liberazione che si respira tra gli addetti ai lavori, così come tra consumatori e appassionati dell’oro verde”.

Ed ancora Boco aggiunge: “La produzione è tornata più o meno normale, dunque, anche se i numeri non sono da record. I quintali prodotti sono stati 55-60 mila, a fronte di una media che arriva anche ad 80 mila. Anche sul fronte della qualità è tornato il sorriso. A parte i vertici, stabilmente tra i più alti a livello nazionale e internazionale, è l’eccellenza diffusa a far stropicciare gli occhi, con un numero impressionante di oli buoni, in considerazione di un territorio pur sempre molto piccolo. I nostri assaggi testimoniano un’annata di eccellente pulizia e buonissima complessità. Forse i profumi non sono esplosivi come in altri millesimi, almeno nella fase dei nostri assaggi, ma la struttura e il gusto degli oli è sembrato di altissimo valore. La partita, come tutti sanno, si gioca spesso sul livello e l’equilibrio tra le componenti amare e piccanti. Risultato raggiunto, con lieve preminenza per la parte piccante, più in vista nel gioco dialettico rispetto al solito, specie nel tratto finale dei palati”.


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