atleti maestri e istituzioniPrimo trofeo organizzato dal club La dolce arte di San Martino in Campo di Perugia Domenico Ignozza: Uno sport che in Umbria è tradizione. Bene tanti bambini che praticano

(ASI) – Torgiano, – In circa un centinaio tra giovani e giovanissimi, domenica 11 gennaio, si sono dati appuntamento al palazzetto dello sport di Torgiano per commemorare la figura del maestro di ju jitsu Alberto Alunni, scomparso ormai quasi un anno fa. E lo hanno fatto "nella maniera – così si sentiva ripetere un po' da tutti – che a lui sarebbe stata più congeniale".

Salendo sul tatami e confrontandosi, tra atemi, prese, trazioni, sollevamenti, leve e strangolamenti, in quella disciplina a cui Alunni aveva dedicato gran parte della sua vita. A organizzare il primo trofeo dedicato alla memoria del maestro, in concomitanza con la 17ª Festa biennale dei bambini, è stato il club La dolce arte di San Martino in Campo di Perugia, da lui stesso fondato 36 anni fa e di cui è sempre stato il caposcuola. Accanto ai 50 atleti de La dolce arte, al memorial si sono sfidati anche 15 atleti del Gruppo arti marziali ju jitsu Perugia e 17 ragazzi del Gruppo sportivo ju jitsu Perugia. Per quest'ultima categoria da Roma hanno partecipato anche 3 atleti della scuola Shinken Shobu Kai e 13 della Libertas indian yoga academy. Una trentina in tutto le ragazze in gara. Una competizione non agonistica ma che ha visto comunque una classifica per ogni categoria partecipante.

"Abbiamo invitato – ha detto Valeriano Casagrande, direttore tecnico de La dolce arte – le società umbre e laziali con cui abbiamo maggiori rapporti e che meglio avevano potuto conoscere il maestro Alunni". "Alberto – ha commentato Claudio Capretta, presidente de La dolce arte – era per noi come un padre. E per lui la palestra era come una famiglia. Trattava chiunque con grande rispetto, dal bambino più piccolo al grande campione, ma allo stesso tempo esigeva lo stesso comportamento. Grazie a lui si sono formate intere generazioni di atleti". Attualmente, tra bambini alle prime armi, atleti, istruttori e dirigenti, il club La dolce arte è composto da circa cento persone. I circa 40 ragazzi e ragazze del gruppo agonistico prendono parte a tornei e coppe nazionali e, da qualche tempo, anche internazionali all'estero. "È un vanto avere con noi tanti bambini – ha spiegato Capretta –. I più piccoli incominciano quest'attività a 5 anni. Molti che sono cresciuti tra le nostre fila sono oggi campioni nazionali e fanno tornei in tutto il mondo". "Il ju jitsu – ha aggiunto Casagrande – è un'arte marziale molto completa ed è la disciplina di autodifesa per eccellenza per cui la insegniamo a persone di qualsiasi fascia d'età. Ovviamente è un'attività in cui corpo e mente si devono sposare alla perfezione. Uno dei nostri primi compiti è quello di formare il carattere degli atleti, educandoli al rispetto assoluto dell'avversario ma anche di sé stessi e del mondo che li circonda". Alla manifestazione non agonistica sono intervenuti anche Dario Quenza, presidente dell'European ju jutsu federation, e Domenico Ignozza, presidente regionale del Coni Umbria. "È una bellissima festa – ha commentato Ignozza – in ricordo del maestro Alunni con tanti giovanissimi appassionati di questa arte. Una disciplina che a Perugia è ormai tradizione e vanta una campionessa del mondo come Jessica Scricciolo e un maestro che dà lustro a tutta l'Umbria sportiva come Massimo Bistocchi". "I bambini – ha detto Quenza – sono il futuro di questo sport in continua crescita, grazie anche ai successi internazionali dei nostri atleti. Questi sono di grande stimolo a tanti ragazzini che cercano di imitarli. Bene essere qui a ricordare Alunni, uno dei fondatori dell'Associazione italiana ju jitsu".

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