“Vicenda Manca e Vergari legata a dinamiche interne al PD”
“I numeri parlano chiaro: stiamo cambiando il volto della città e sui fatti credo non si possano fare grandi teorie o obiezioni”
(UNWEB) GUBBIO – Una conferenza stampa rimandata dopo “giorni così complessi da sembrare anni, pieni di dolore, fatica e sgomento”: così il sindaco Stirati ha aperto il momento di incontro con i giornalisti tenutosi questa mattina, rimandato dopo i giorni di lutto seguiti alla tragedia della Green Genetics. Sul tavolo dell’incontro la situazione politico-amministrativa: “Siamo da tempo all’opera - ha detto subito il sindaco - per onorare e rispettare il programma che ci ha portati qui per il secondo mandato consecutivo, nella ferma volontà di rilancio, ripresa e valorizzazione del territorio e della città. L’emergenza Covid ha messo molti settori in difficoltà, anche per questo dobbiamo trovare tutte le contromisure possibili per una grande e importante ripresa turistica della nostra realtà. L’emergenza sanitaria non è finita: oggi siamo a circa 60 casi di positività al Covid e possiamo tirare un sospiro di sollievo, ma ciò non deve distoglierci dall’essere attenti e responsabili. Credo di poter dire, anche alla luce della gestione di queste emergenze, che abbiamo dimostrato un grande radicamento in questa comunità, con una rappresentatività che va anche oltre il perimetro politico al quale ci richiamiamo: c’è da parte nostra una corrispondenza politica ma direi anche quasi sentimentale con il territorio e con i suoi cittadini. Dico questo all’indomani della decisione di due consiglieri comunali di aderire al gruppo consiliare del PD, dopo essere stati eletti nella lista dei LED e dopo aver assunto con me e soprattutto con i cittadini un preciso impegno. Questa decisione è stata motivata con “lacune” o “mancate scelte” non ben definite: il nostro programma si sta realizzando, abbiamo acquisito una valanga di risorse per la città, pur essendo anche noi, come Comune, all’interno di un sistema Paese caratterizzato da procedure burocratiche amministrative complesse e a volte troppo lunghe. Trovo sinceramente debolissime le ragioni addotte dai consiglieri Manca e Vergari, la cui scelta è evidentemente legata a fatti interni alle vicende del PD, i cui passaggi congressuali hanno qualcosa devo dire quasi di messianico. Auguro sinceramente a Giorgia e Giovanni – ha detto il sindaco - di non sperimentare la grande delusione che ho subito io dal PD, e chiedo anche, non tanto a Giovanni e Giorgia quanto al segretario Bori e all’onorevole Ascani, che senso abbia mettere in difficoltà una esperienza amministrativa come la nostra. Credo di poter dire che Gubbio rappresenti ad oggi uno dei pochi messaggi di speranza, politicamente parlando, di questa Regione che poi sappiamo dove è finita. Parliamo di una esperienza di governo che propone nel bilancio 37 milioni di investimento, di cui solo 4 finanziati tramite mutuo (2 milioni e mezzo destinati al PUC di San Pietro), che vede aumentate le spese per il sociale, che vedrà partire tra poco una operazione per circa 15 milioni per la messa in sicurezza delle scuole, che andrà ad approvare un consuntivo con un risultato positivo di 18 milioni: si tratta di dati non da poco, io credo. Il dialogo per la città e sulla città resta apertissimo con tutti, ma sui fatti e sui numeri credo non si possano fare teorie o obiezioni”.
Il sindaco si è poi soffermato sul progetto “che allarga il panorama del nostro programma e lo arricchisce: la costruzione dell’ecodistretto, che non nasce per trovare un ulteriore modo per opporsi al CSS, ma vuole essere uno strumento di democrazia partecipata, un modo per valorizzare il tema della sostenibilità, che apre ad associazioni, singoli, studiosi, esperti, aziende, in un confronto rispettoso e partitario, con studi e indagini che non sono surrogatorie rispetto a quelli delle agenzie pubbliche. Un patto, quello stipulato grazie all’ecodistretto, che può servire a incanalare una discussione che altrimenti rischia di degenerare, e io sono il primo a non volere questa degenerazione, dato che le polemiche fine a se stesse non fanno bene a nessuno. Noi cerchiamo risposte e verifiche che certifichino la qualità della vita nel nostro territorio, che vogliamo tutelare, preservare e conservare”. Dal sindaco anche un passaggio sulla recente decisione della Regione Umbria, per la quale bisognerà passare per la Valutazione di Impatto Ambientale per poter utilizzare CSS: “Che sia passata la valutazione di impatto ambientale - ha spiegato - è un risultato davvero importante, nostro come dell’intero consiglio comunale, e vorrei dire di tutta la comunità. In ordine alla questione a più riprese sollevata dell’immagine della città, in materia ambientale come su altri ambiti occorre evitare nella maniera più assoluta o per dare sostegno alle proprie opinioni o per creare effetti mediatici sensazionalistici, di denigrare Gubbio e di ferirne la sua rappresentazione pubblica”.
In chiusura Stirati ha di nuovo sottolineato l’importanza di una corretta informazione dopo le scosse di terremoto dei giorni scorsi. “In questo momento vanno assolutamente scongiurati, e su questo chiedo un impegno serio soprattutto degli organi di informazione, effetti mediatici negativi frutto di visioni distorte o eccessivamente allarmistiche della realtà, come quelle recentemente emerse da certi titoli di giornale. Stiamo lavorando alacremente alla piena ripartenza del settore turistico: allarmismi o false rappresentazioni non fanno altro che generare un terrorismo psicologico del quale non solo non avvertiamo il bisogno, ma che rischia di rivelarsi fortemente dannoso per tutto il territorio”.
Su sollecitazione di alcuni giornalisti, dal sindaco un passaggio finale di nuovo sulla vicenda Green Genetics: “In questi giorni ci siamo occupati anzitutto del dramma che ha vissuto la nostra comunità: quella messa in piedi in località Canne Greche era una attività recentissima, che non conoscevamo nemmeno. La morte di Samuel, le parole che avrebbe dovuto pronunciare in Piazza Grande all’indomani dell’incidente e la scomparsa di Elisabetta - un giovane ragazzo e una donna, lo sottolineo sempre con particolare dolore - hanno posto prepotentemente alla nostra attenzione il tema del rapporto tra istituzioni, adulti e giovani. Il canale della comunicazione, dell’incontro, del dialogo va riaperto, è un tema che mi sta davvero molto a cuore: abbiamo il dovere di andare incontro ai giovani, di sostenerli e metterci in ascolto. Parlo di questa vicenda ancora con tanto turbamento, certo del fatto che il tema della sicurezza sul lavoro, anche al di là di responsabilità specifiche e ruoli, vada rilanciato e sostenuto con forza”.