foto1(UNWEB) “Cari giovani alzatevi e testimoniate e abbiate sogni grandi nella vostra vita per non giocare mai al ribasso, avendo gli stessi desideri del Signore Gesù. Coltivate sogni di pace, di giustizia, di solidarietà, di bontà, come dice papa Francesco, e custodite sogni per la salvaguardia del creato".

Con queste parole il cardinale Gualtiero Bassetti ha affidato, nella serata del primo giugno, presso gli "Oratori Riuniti ANSPI Giampiero Morettini" di San Martino in Campo, il mandato ai giovani animatori per il servizio che li attende nelle attività dei “Gr.Est”, i “Gruppi Estivi”, nelle circa 30 realtà oratoriali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve. Realtà che vedranno impegnati 800 tra animatori, educatori e operatori per far trascorrere in serenità le vacanze estive a 3.000 fanciulli, nel rispetto delle norme sanitarie vigenti per il contenimento del contagio da Covid-19.

Ambiente dalla funzione sociale necessaria. Si tratta, come ha evidenziato anche il cardinale Bassetti, di un impegno e di un servizio degli oratori offerto a tante famiglie dove possano trovare un ambiente che accoglie, sostiene e accompagna. E’ un ambiente che incarna una funzione sociale ormai imprescindibile e sempre più necessaria per la conciliazione dei tempi vita-lavoro, per offrire opportunità di integrazione, sostegno, aggregazione, amicizia e inclusione per bambini, giovani, adulti. Il cardinale Bassetti, rivolgendosi ancora agli animatori dei “Gr.Est.” (presenti in numero limitato e in rappresentanza di tutti gli oratori coinvolti nel rispetto delle disposizioni anti-Covid), ha detto: “Alzatevi giovani, Cristo ha bisogno di voi, il mondo ha bisogno di giovani generosi e critici. Diventate voi la coscienza del mondo, non criticando tanto per criticare, ma essendo una coscienza critica secondo il Vangelo. Vivete la vostra vita con gioia e passione, perché la vita è bella”.

Alzatevi e testimoniate. Collegandosi al tema dei “Gr.Est. 2021” - “Sogni giganti” -, ispirato al romanzo di Roald Dahl Il Grande Gigante Gentile, il presule ha posto l’accento sul fatto che “mancano oggi ‘Sognatori’ veri”, sottolineando che “noi non abbiamo bisogno di gente distratta ma di persone che facciano sogni belli che precedono l'aurora. Ciascuno di voi ragazzi è una Parola del Vocabolario di Dio ed è una Parola irripetibile: quella parola la può portare a compimento solo ciascuno di noi, non facendo scintille ma essendo fuoco. Non dobbiamo attirare l'attenzione degli altri facendo scintille ma siamo chiamati a essere Luce, che risplende per indicare Gesù.... Cari giovani la Chiesa guarda al futuro e fa affidamento su di voi e sulla riserva di grande speranza che ciascuno di voi incarna. Cari giovani non vendete la vostra libertà ma offritela a Cristo, in una vita splendida, perché sulle orme dei vostri passi possano sempre crescere fiori... Coraggio ragazzi, alzatevi e testimoniate".

In preparazione alla GMG 2023. l tema dell’alzarsi e del testimoniare ciò che i giovani vedono, trattato dal cardinale Bassetti, è uno dei temi scelti da papa Francesco per il percorso triennale di preparazione delle Giornate Mondiali della Gioventù (GMG), che culminerà nella celebrazione internazionale dell’evento, in programma a Lisbona per il 2023 ed è anche il titolo della Veglia con l’adorazione eucaristica, che ha caratterizzato l’incontro di San Martino in Campo; Veglia organizzata dagli animatori di tutti gli oratori coordinati da don Daniele Malatacca, dalla segreteria regionale e zonale ANSPI, dalla Pastorale diocesana giovanile e dal Coordinamento Oratori Perugini, trasmessa in diretta streaming sui canali social de La Voce e di Umbria Radio InBlu.

Presenze e testimonianze. Presenti all’incontro diversi sacerdoti tra cui don Luca Delunghi, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile, e don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini. Significative alcune testimonianze che hanno introdotto la Veglia, come quella della signora Caterina, la mamma del giovane seminarista Giampiero Morettini salito in cielo nell'agosto del 2014 e di cui si è appena aperto il processo diocesano informativo sulla vita, virtù e fama di santità. “In voi rivedo lui – ha raccontato con voce commossa la mamma di Giampiero –, perché lui era proprio come voi, segno della bellezza di una gioventù in cui l'amicizia, il sorriso, la condivisione e il servizio accomunano la forza e la chiamata di una vocazione che si compie indipendentemente dal tempo che ci è concesso su questa terra ma che trova continuità nel Sogno che Dio ha per noi sulle strade della Santità Celeste”. Altre toccanti parole sono state quelle di Simone Biagioli, coordinatore dell'Oratorio dell'Unità Pastorale Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino, insieme all'amico di sempre Francesco, nel dare testimonianza dell'esperienza vissuta sulla propria pelle della malattia come luogo dell'incontro e della comunione con Dio e con le persone conosciute in ospedale e fuori”.

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