Attraverso l’associazione servizi a supporto di famiglie e persone con disturbo dello spettro autistico. Ieri pomeriggio il taglio del nastro
(UNWEB) – Città della Pieve, - “L’autismo è un percorso in salita ed è importante incontrare degli ottimi compagni di viaggio”. Così si è espressa Alessandra Capponi, referente pievese dell’Associazione “AltrEmenti”, nell’inaugurare la sede presso l’Oratorio Beati Fanciulli in Largo della Vittoria.
Dopo quattro anni dalla nascita dell’Associazione a Corciano, ad opera di Chiara e Daniele (genitori di un bambino con sindrome di Asperger), ieri ha visto la luce la seconda sede, a Città della Pieve. “Un grande traguardo”, hanno commentato i promotori che da anni si adoperano
al fine di “trasformare la difficoltà in un’opportunità e favorire i contatti tra le famiglie e le persone con disturbo dello spettro autistico”.
In molti hanno voluto prendere parte al taglio del nastro. Tra i presenti anche una folta rappresentanza dell’Istituto superiore Calvino con la dirigente scolastica Maria Luongo, il parroco don Simone Sorbaioli e diverse figure istituzionali di Regione e Comuni di Città della Pieve (che ha patrocinato l’evento), Corciano, Castiglione del Lago e Monteleone d’Orvieto.
Il raggio d’azione della neonata associazione abbraccia infatti non solo il Trasimeno, ma anche parte della Valdichiana senese e l’Alto Orvietano.
L’obiettivo è fornire servizi necessari per promuovere autonomie e relazioni sociali attraverso attività specifiche con l’intervento di un gruppo di professionisti che operano all’interno della stessa associazione e che si occupano di logopedia, neuropsicomotricità, psicoterapia, supporto pedagogico, terapie individuali, parent training.
“AltrEmenti” inoltre si impegna ad organizzare corsi di formazione e seminari per insegnanti e educatori. Del resto, come dichiarato dai fondatori, “l’autismo fa paura, ma con l’informazione e la conoscenza può essere riconosciuto e rispettato”.
Insomma, trasmettere un messaggio positivo e d’amore è la missione di AltrEmenti, affinché l’Autismo non venga più trattato come una disabilità, ma vissuto per quello che è: un modo diverso di sentire e amare.
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 340 8147519.