Il punto sul progetto di riqualificazione dello stadio
(UNWEB) Perugia. La IV commissione, presieduta da Michele Cesaro, ha dedicato la seduta del 19 settembre al sopralluogo presso lo stadio Renato Curi.
Presenti, oltre ai commissari, l’assessore allo sport Clara Pastorelli, il dirigente dell’U.O. impianti sportivi Paolo Felici e Francesco Baldoni in rappresentanza del Perugia Calcio.
Il presidente Cesaro ha spiegato, in apertura, il senso del sopralluogo resosi necessario al fine di fare il punto sul progetto dell’Amministrazione comunale volto alla completa riqualificazione dell’impianto. Una struttura – ha detto – su cui il Comune di Perugia ha investito molto negli ultimi anni e su cui ha scelto di investire anche in futuro per garantire la massima fruibilità del Renato Curi e la sicurezza degli spettatori.
A fare un quadro generale è stato l’assessore allo sport Clara Pastorelli che, riferendosi allo stadio, lo ha definito “tempio del calcio perugino” e, per questo, nel cuore di tutti gli appassionati. Si tratta – ha commentato – di una struttura importante, che insiste proprio nel mezzo di un’area votata allo sport ed al tempo libero, sia per la funzione che ricopre che per le ingenti risorse necessarie per la manutenzione e messa a norma che richiede costantemente. Ripercorrendo la storia manutentiva del Curi, l’assessore ha parlato di impianto “spiritualmente bello”, ma lontano dagli standard del 2023. Lo stadio ha ormai quasi 50 anni e per 45 non ha mai ricevuto interventi significativi dal punto di vista strutturale. Ciò ha portato a fine 2018 inizio del 2019 la commissione provinciale per il pubblico spettacolo a decretarne quello che tecnicamente si definisce “il fine vita”, con conseguente necessità da parte dell’Ente proprietario di programmare una serie di interventi sulla base delle priorità indicate dalla commissione richiedente. Si è partiti con la copertura della tribuna (per 180mila euro) e poi, come noto, con i massivi interventi sulla struttura per contrastare la vulnerabilità sismica, cominciando dal settore cuore del tifo biancorosso, ossia la curva nord. Ora il progetto di riqualificazione proseguirà con gli altri settori dello stadio, con questo ordine ossia gradinata, curva sud ed infine tribuna, quest’ultima con modalità più contenute.
A fornire maggiori dettagli tecnici è stato il dirigente Paolo Felici che ha spiegato come il cosiddetto “fine vita” (pari a circa 50 anni di età dell’impianto) non significhi abbattimento della struttura, ma necessità di ristrutturazione completa della stessa.
In questo contesto, come primo step, alla luce delle richieste della commissione di pubblico spettacolo il Comune ha scelto di intervenire sulla curva nord con un intervento importante per oltre un milione di euro (completa sostituzione dei gradoni e delle parti in acciaio) frutto di studi e test approfonditi, che garantirà l’adeguato utilizzo del settore per altri 50 anni. Felici ha rimarcato quanto sia stato complesso riuscire a portare a termine questo intervento tenuto conto delle congiunture negative (pandemia, guerra in Ucraina, ecc.) che hanno comportato difficoltà nell’acquisto dei materiali nonché un significativo aumento del costo degli stessi.
Dopo la curva medesimo intervento sarà riproposto in gradinata e curva sud, mentre la tribuna necessita di opere meno impattanti visto che la struttura appare in uno stato migliore grazie alla protezione determinata dalla copertura. Nel tempo, ha continuato Felici, sono stati altresì compiuti interventi per adeguare lo stadio agli standard imposti dalla Lega calcio, agendo sui tornelli, l’illuminazione, la videosorveglianza in collaborazione con il Perugia Calcio con cui è in vigore, da un anno circa, una nuova convenzione. Quest’ultima, in linea con le precedenti prevede obblighi di manutenzione ordinaria in capo al soggetto concessionario (Perugia Calcio) ed obblighi di manutenzione straordinaria generalmente posti in campo al concedente (Comune di Perugia) ed in alcuni casi alla società sportiva con obbligo di ristoro annuo da parte dell’Ente fino ad un massimo di 250mila euro.
Per ciò che concerne le prospettive future, Felici ha ricordato che sono state dall’epoca della pandemia allocate a bilancio risorse per 2,5 milioni di euro (cui si aggiungono i 250mila euro annui prima citati) per la riqualificazione dello stadio da condurre per stralci. Il primo stralcio ha riguardato la curva nord, mentre il secondo era riservato alla gradinata. L’Amministrazione era sul punto di intervenire anche qui, quando, come noto ai più, è stato necessario sospendere l’iter per poter rispondere adeguatamente alla proposta, avanzata da Arena Curi, di realizzazione di un nuovo impianto. Concluso quell’iter, ora gli uffici tecnici stanno riprendendo in mano il lavoro, con l’obiettivo di portare avanti un progetto complessivo di riqualificazione dello stadio partecipando al bando del Credito sportivo. Il bando andrà a scadere il 5 dicembre, mentre entro la fine di settembre è prevista l’approvazione dell’atto in giunta.
Quello progetto organico è suddiviso anch’esso in stralci funzionali: il primo per 5 milioni di euro sarà possibile, previo accoglimento del progetto dal Credito Sportivo, con mutuo a tasso zero della durata di 15 anni estendibile fino a 25. Le opere legate alla prima trance sono quelle ad oggi più urgenti, ossia riqualificazione delle parti strutturali dei tre settori rimasti (gradinata, curva sud ed in minor grado tribuna), manutenzione straordinaria del campo di gioco, rifacimento completo dei servizi igienici che aumenteranno di numero.
Il secondo stralcio sarà per residui 1,6 milioni e riguarderà una serie di opere di completamento.
Dopo l’illustrazione delle relazioni in mezzo al campo di gioco, il sopralluogo della commissione è proseguito dietro la curva nord, in sala stampa e, successivamente, dietro gradinata, curva sud e tribuna.