352293520 3370464673214639 6621554983580061543 n(UNWEB) Si è tenuta oggi a Roma, presso la sede di Ispra, la presentazione dell’edizione 2024 del Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” a cura del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).


Nonostante una lieve diminuzione rispetto agli anni precedenti, il fenomeno prosegue a ritmi preoccupanti, con un’estensione di 72,5 km² di nuove aree cementificate, corrispondenti a circa 20 ettari al giorno.
Costi ambientali ed economici
Il rapporto evidenzia un costo diretto per il paese di oltre 400 milioni di euro all’anno, dovuto alla perdita dei servizi ecosistemici come l’“effetto spugna”, fondamentale per la gestione delle risorse idriche. A ciò si aggiungono l’impatto sulla biodiversità, la riduzione della produzione agricola e la perdita di capacità di stoccaggio del carbonio, per un costo complessivo stimato tra i 7 e i 9 miliardi di euro annui nel periodo 2006-2023.
I dati del consumo di suolo
Oltre 21.500 km² risultano ormai impermeabilizzati, con l’88% delle nuove costruzioni su suoli utili. Solo 8 km² di aree naturali sono stati recuperati, un dato insufficiente a compensare l’espansione delle superfici artificiali. Le regioni del Nord Italia registrano i maggiori incrementi, con Veneto (+891 ettari), Emilia-Romagna (+815) e Lombardia (+780) in testa.
Le aree a rischio idrogeologico non sono risparmiate: nel 2023, 1.100 ettari sono stati cementificati in zone soggette a pericolo di alluvioni e 530 ettari in aree a rischio frana, di cui 38 classificati a pericolosità molto elevata.
L’espansione della logistica ha inciso significativamente, con 504 ettari di nuovi insediamenti, in gran parte legati al settore produttivo e all’e-commerce. Il 70% del consumo di suolo si concentra nei comuni urbani, spesso a scapito delle aree verdi: meno di un terzo della popolazione urbana ha accesso a spazi verdi pubblici di almeno mezzo ettaro entro 300 metri dalla propria abitazione.
In Umbria rimane essenzialmente stabile il dato del consumo di suolo a livello locale che vede la nostra regione con una percentuale di suolo consumato pari a 5,26% nel 2023, rispetto al 5,27% di suolo consumato registrato nell’anno 2022, confermando in entrambe i casi un valore al di sotto di quello nazionale (7,16 % nel 2023).
Da segnalare invece una decisa diminuzione del consumo di suolo per quanto riguarda l’incremento in ettari nello spazio temporale 2022-2023 rispetto al trend 2021-2022 nelle aree provinciali (con un aumento più marcato nel Comune di Perugia) mentre la situazione rimane sostanzialmente uguale nei Comuni minori. (a questo link i dati principali)
Nelle prossime settimane verranno pubblicati integralmente all’interno del portale dell’Agenzia i dati umbri con le mappe tematiche. È possibile però consultare il Rapporto consumo di suolo 2024 con tutti i dati nel sito Ispra alla seguente pagina:https://www.snpambiente.it/temi/suolo/consumo-di-suolo-dinamiche-territoriali-e-servizi-ecosistemici-edizione-2024/


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