(UNWEB) Il Consiglio comunale, nella seduta del 12 dicembre, ha approvato il bilancio di Afas relativo all’esercizio 2023 con 23 voti favorevoli.
Nella proposta di approvazione, illustrata dall’assessora al bilancio e alle partecipate, Alessandra Sartore, e licenziata dalla commissione Bilancio il 22 novembre, si ricorda anzitutto che l’Azienda Speciale farmacie Afas è l’ente strumentale attraverso il quale il Comune di Perugia gestisce 11 farmacie pubbliche nel proprio territorio e, dal 18 ottobre 2021, una parafarmacia sanitaria ortopedica a Ponte San Giovanni. Inoltre, in base a specifiche convenzioni, gestisce anche il servizio di farmacia comunale per conto dei Comuni di Magione, Città della Pieve e Todi.
Dalla documentazione riferita al bilancio 2023, approvato dal cda dell’Azienda e trasmesso al Comune, emerge un utile di esercizio della gestione propria delle farmacie del Comune di Perugia pari a 353.044 euro. L’utile netto complessivo, comprensivo delle gestioni per conto dei suddetti comuni, è pari a 628.585 euro.
Il valore della produzione della gestione propria è pari a 21.435.133 euro ed è costituito da “ricavi da vendite e prestazioni” per 21.314.884 euro e “altri ricavi” per 120.249 euro. Complessivamente il valore della produzione dell’esercizio 2023 ha registrato un decremento pari a 201.101 euro rispetto al 2022 e un aumento di 1.732.896 euro rispetto al 2021.
Il costo della produzione della gestione propria nell’anno 2023 ammonta a 20.913.082 euro ed è costituito principalmente per 12.954.256 euro dall’acquisto di merci e materiali di consumo pari, da spese per il personale pari a 4.616.987 euro, da spese per godimento di beni di terzi per 1.471.041 euro, da spese per servizi pari a 1.106.911 euro e da “oneri diversi di gestione” pari a 643.739 euro.
Nel corso dell’esercizio 2023, alcune voci di costo della produzione sono aumentate rispetto all’esercizio precedente come per esempio il costo per acquisto di merci e materie prime (+ 880.220 euro), le spese del personale (+ 102.480 euro), le spese per godimento di beni di terzi (+ 107.069 euro).
In calo i costi per servizi, per un importo complessivo pari a (- 160.026 euro): in questa voce rientrano per esempio le consulenze amministrative, legali, tecniche, l’assistenza per la predisposizione delle buste paga, le utenze, la pulizia e sanificazione, le spese di rappresentanza e pubblicità, le spese per espletamento concorsi, i compensi a sindaci e amministratori.
Nell’ambito delle spese per godimento dei beni di terzi rientra il canone di concessione amministrativa pagato nei confronti del Comune di Perugia e pari a 1.003.423 euro, i canoni di locazione degli immobili, le spese condominiali e gli altri canoni per noleggi vari.
Anche nell’anno 2023 l’Azienda non presenta indebitamenti e conseguentemente interessi passivi sugli stessi.
L’utile ante imposte dell’esercizio 2023 è quindi positivo e pari a 546.334 euro anche se presenta un calo pari a 298.239 euro rispetto all’anno precedente. Minori imposte per 212.618 euro influiscono positivamente sulla riduzione del risultato d’esercizio netto della gestione propria che passa da 438.665 euro dell’esercizio 2022 a 353.044 euro.
Il risultato della gestione per la farmacia di Città della Pieve è pari a 128.405 euro; quello della farmacia di San Feliciano pari a 1.571 euro e quello della farmacia di Todi pari a 145.565 euro.
Tenuto anche conto della relazione del collegio dei revisori, che esprime un giudizio favorevole, la giunta ha proposto al Consiglio di approvare il bilancio Afas relativo all’esercizio 2023 destinando l’utile complessivo netto, pari a 628.585 euro, come segue.
Per quanto attiene alla gestione propria (utile netto pari a 353.044 euro): 35.304 euro alla Riserva Statutaria; 35.304 al Fondo di Riserva “Fondo rinnovo impianti”; 35.304 euro al Fondo di Riserva “Fondo Sviluppo Investimenti”; 247.132 euro da corrispondere al Comune di Perugia.
Per quanto attiene alle gestioni per conto dei tre comuni interessati, invece, l’utile netto di 128.405 euro derivante dalla gestione della farmacia di Città della Pieve deve essere distribuito a tale Comune; l’utile netto di 1.571 euro derivante dalla gestione della farmacia di San Feliciano, deve essere distribuito al Comune di Magione; l’utile netto di 145.565 euro derivante dalla gestione di quella di Todi deve essere distribuito al Comune di Todi.
Marko Hromis (Pd) ha espresso un ringraziamento a tutti quanti si sono adoperati per il raggiungimento dei risultati illustrati. Anche se tutto è perfettibile, ha commentato il consigliere, vanno enfatizzati alcuni aspetti dell’attività di Afas che hanno a che fare con i concetti di prevenzione, parità di genere, argine alla povertà, formazione, assistenza alle persone in difficoltà, presidi territoriali, sinergia con le realtà del territorio tra cui quelle caritatevoli. I numeri, secondo Hromis, non possono mai essere letti in maniera fredda perché dietro ci sono persone, lavoro, sofferenza. Le farmacie comunali, infatti, sono luoghi dove le famiglie vanno quotidianamente anche per fruire di servizi di medicina territoriale e, soprattutto, intervengono anche laddove non ci sono particolari opportunità di profitto.
Anche Augusto Peltristo (Forza Italia) ha rinnovato i complimenti espressi al direttore Afas già in commissione, quando è stato ripercorso il ruolo delle farmacie per la loro imprescindibile funzione di ascolto dei cittadini, ampiamente dimostrata anche durante il critico periodo pandemico.
Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica), a sua volta, ha espresso pieno sostegno a un bilancio positivo e al lavoro svolto dal management di Afas, che, secondo il consigliere, ha saputo curare anche i conti dell’azienda e difendere così un settore strategico a livello sociale e sul fronte della prevenzione.