(UNWEB) PERUGIA - Grande successo lo scorso 27 marzo in sede di Consiglio degli Studenti dell’Università degli Studi di Perugia. Il Delegato del Rettore per il settore bilancio ha infatti confermato l’inclusione nel nuovo “Regolamento Procedure Termini e Tasse” di Ateneo della proposta della rappresentante degli studenti Valentina Procacci, redatta dall’Avvocato Diletta Romizi su richiesta di Livia Luzi, Presidente dell’Associazione “Idee in Movimento” facente parte del Senato Accademico, Agnese Napoletti e Marta Giappichini, nell’interesse degli iscritti all’ateneo perugino già in possesso di un titolo studio di livello universitario.
Dal prossimo anno accademico 2017/2018, quindi, anche gli studenti in possesso di un titolo di studio di livello universitario pari o superiore a quello al quale sono iscritti presso l’ateneo perugino potranno presentare l’ISEE ed usufruire delle riduzioni per reddito per tasse e contributi universitari.
A seguire il testo della proposta:
“In occasione della odierna riunione del Consiglio degli Studenti le rappresentanze studentesche intendono rappresentare le doglianze degli studenti già in possesso di un titolo di studio di livello universitario, iscritti per l’anno accademico 2016/2017 agli anni successivi al primo del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria, che ci comunicano il seguente testo:
I predetti studenti, che rappresentano la maggioranza degli iscritti al Corso di Laurea suddetto, sono stati di fatto fortemente penalizzati dall’intervenuta approvazione, in sede di Adunanza straordinaria del 7 luglio 2016 del Consiglio di Amministrazione di Ateneo, del “Regolamento Procedure Termini e Tasse 2016/2017”, che ha previsto l’aumento delle fasce di contribuzione (da 10 a 17) basate sui diversi livelli di ISEE, portando il valore di fascia massima da 70.000,00 a 100.000,00 Euro ed operando un complessivo riequilibrio a favore delle famiglie meno abbienti.
Gli studenti già in possesso di un titolo di studio di livello universitario, ai sensi degli art.li 12, co. 3 e 41, co. 4, lett. a) del menzionato Regolamento Procedure Termini e Tasse, sono invero tenuti al pagamento dell’intero ammontare delle tasse e dei contributi universitari, senza alcuna riduzione per reddito e/o merito, ragione per cui, proprio a seguito dell’intervenuta approvazione di Regolamento del 7.7.2016, per l’anno accademico in corso si trovano oggi a dovere pagare una somma pari a circa € 262,48 in più rispetto allo scorso anno.
Trattasi nel caso di specie di soggetti che, spesso a fronte di enormi sacrifici in quanto lavoratori part-time e/o con figli a carico, hanno scelto di intraprendere un nuovo percorso universitario all’esito dell’ottenimento di un primo titolo accademico scarsamente utilizzabile nel mondo del lavoro (nonché di persone che, per gli stessi motivi su citati, erano occupate al momento dell’iscrizione e sono divenute disoccupate nel corso della formazione), certamente ponderando la propria scelta anche sulla base di valutazioni economiche e di sostenibilità generale, specie considerato il contesto economico italiano di prolungata crisi.
Su tali soggetti, tra l’altro iscritti agli anni accademici successivi al primo e quindi potenzialmente indotti ad interrompere un percorso formativo già iniziato, incide negativamente l’intervenuta mutazione del sistema di tassazione in itinere, di contro certamente positiva per gli studenti che non possiedono altri titoli di livello universitario.
In considerazione di quanto sopra, si formula espressa istanza al Consiglio degli Studenti affinché solleciti l’amministrazione universitaria, a seguito della mozione di Idee in Movimento presentata a settembre 2015, a garantire anche in favore degli studenti iscritti ai corsi di studio attivati dall’Università degli Studi di Perugia già in possesso di un titolo di livello universitario, le riduzioni per reddito e/o merito dell’ammontare delle tasse e dei contributi universitari dovuti per l’iscrizione a ciascun anno accademico”.
Dal prossimo anno accademico il risparmio medio per studente iscritto già in possesso di una laurea sarà di circa euro 60,00.
L’avvocato Diletta Romizi ringrazia e si complimenta con tutti gli studenti e le rappresentanze che hanno formulato e veicolato questa proposta e che hanno finalmente ottenuto il giusto riconoscimento dei propri diritti “di minoranza” in una questione tanto importante quanto quella del costo universitario pro-capite.