DSC 0031 x stampa(UMWEB) Perugia. Qualche giorno fa la Polizia di Stato ha effettuato nelle zone di Ferro di Cavallo, Ellera e Corciano un servizio straordinario finalizzato al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, disposto dal Questore di Perugia Giuseppe Bisogno.

Nel corso dell’attività, gli uomini della Squadra Mobile hanno notato un’autovettura Fiat Bravo che procedeva lungo la Strada Trasimeno Ovest.

Il veicolo ha subito attirato gli investigatori, i quali, grazie alle loro pregresse conoscenze, ben sapevano che era in uso a M.G., cittadino tunisino classe 1988 con precedenti per reati in materia di stupefacenti.

Così, gli operatori hanno deciso di non perdere di vista la Fiat Bravo ed il nordafricano, quando si è reso conto di essere seguito dalla Polizia, è sceso in tutta fretta dall’auto cercando di dileguarsi a piedi.

Identica manovra è stata realizzata da A.E.J.B, cittadina ecuadoriana classe 1978 che al momento del controllo era in macchina col maghrebino.

Malgrado i loro sforzi, i due non sono riusciti a seminare i poliziotti, i quali, dopo un breve inseguimento a piedi, hanno raggiunto e bloccato sia il nordafricano che la sudamericana.

A quel punto, gli investigatori hanno perquisito la coppia alla ricerca di droga, ma, in un primo momento, non hanno trovato nulla né addosso ai due fermati né a bordo dell’autovettura.

Tuttavia, gli esperti investigatori hanno compreso che, visto il loro tentativo di fuga, almeno uno dei due soggetti doveva verosimilmente detenere dello stupefacente.

Così si sono concentrati sul nordafricano, che appariva decisamente come il più nervoso e che soprattutto aveva già dei precedenti specifici.

La tenacia degli uomini della Squadra Mobile, alla fine, ha prodotto il risultato sperato, poiché, messo sotto torchio, il tunisino ha confessato di aver occultato nell’orifizio anale due ovuli contenenti dello stupefacente.

Una volta recuperati, gli investigatori hanno scoperto che si trattava di ben 110 grammi di eroina, sicché il 30enne è stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Una volta immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato circa 25.000 euro.

Quanto alla ragazza, che invece non deteneva droga in prima persona, la Polizia ha provveduto a denunciarla per concorso nel medesimo reato commesso dal maghrebino.


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