Nasini: “mezzo secolo di storia dell’enologia umbra, della lungimiranza di un grande imprenditore, Giorgio Lungarotti, e della costanza verso il futuro”
(UMWEB) Torgiano - “La D.o.c. di Torgiano ha contribuito a scrivere la storia di una nuova enologia italiana”: è quanto emerso questa mattina, nel corso dell’incontro avvenuto a Palazzo Donini, per celebrare i 50 anni dal riconoscimento della denominazione di origine controllata.
Nozze d’oro, dunque, per la D.o.c. di Torgiano che è stata la prima in Umbria e tra le prime denominazioni in Italia, affermandosi come modello per l’intera regione e per tutto il paese.
All’iniziativa, sono intervenuti l’assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini, il sindaco di Torgiano, Marcello Nasini, il direttore della Fondazione Lungarotti, Maria Grazia Lungarotti, il presidente regionale Ais – Umbria, Sandro Camilli, il critico enogastronomico Antonio Boco e la presidente del Consorzio di Tutela dei Vini di Torgiano, Teresa Severini.
“Torgiano, maestro di..vino, con la sua doc seppe spronare e sollecitare produttori di tutta la regione, verso una produzione di qualità, in continua crescita”.
“Questo anniversario – ha commentato il sindaco Nasini – segna un nuovo punto di partenza per la nostra città, per l’intera regione e per i produttori locali. Abbiamo scritto una parte importante della storia dell’enologia locale e nazionale, ora dobbiamo proseguire, continuando a innovare, a imporci sui mercati nazionali ed esteri, a rafforzare quel legame, da sempre molto stretto, fra enologia e turismo, enologia e territorio”. Nasini ha ricordato l’imprenditore Giorgio Lungarotti, colui il quale “comprese l’importanza economica e commerciale del vino di qualità”.
L’assessore Cecchini ha sottolineato come “Giorgio Lungarotti seppe dare il via a una nuova stagione enologica e culturale, creando anche il Museo del vino che non ha pari a livello internazionale”. Ha anche ricordato alcune cifre, riferite al 2017 e all’Umbria: “13 doc e 2 docg e 6 igt, con una produzione, in una annata non favorevole, sopra i 124 mila ettolitri. Il 55% del prodotto in Umbria è doc o docg”. E ha aggiunto che “il settore rappresenta un pezzo consistente dell’economia, dell’occupazione e della promozione del territorio”.
Il direttore Maria Grazia Lungarotti ha ripercorso quanto realizzato insieme al marito Giorgio, le origini del loro percorso, fino alla lungimiranza di Giorgio che seppe coniugare vino e cultura. Ha poi parlato del Museo che è “un richiamo alla nostra terra, alle nostre radici profonde e che, purtroppo, è più conosciuto all’estero che in Italia, più noto nel resto d’Italia che in Umbria”. Ai giovani ha raccomandato “un uso più consapevole e formativo del vino, inteso come energia buona”.
Il presidente Camilli e il critico Boco hanno evidenziato l’importanza della doc: “i vini doc hanno disegnato l’Umbria nella mappa enologica mondiale”.
La presidente Teresa Severini, oltre ad aver illustrato le caratteristiche del Consorzio, ha ricordato il 50° della doc di Torgiano: “il 25 maggio del 1968 segna una nuova era per il settore enologico, dando il via a un fiume che ha portato, negli anni, a disegnare una nuova identità dell’intera regione. Una rivoluzione che è partita dalla vigna, dove Giorgio portò un rinnovamento radicale”.
I dati del settore relativi al consorzio, nel comune di Torgiano
Consorzio di Tutela dei Vini di Torgiano: ne fanno parte 23 viticoltori, vinificatori e imbottigliatori; cantine aderenti al Consorzio: 4; occupati nelle cantine della zona di Torgiano: 80 circa; superficie vitivinicola: circa 350 ettari nel Comune di Torgiano; produzione in ettolitri all’anno: 3.500 circa; volume d'affari: circa 15.000.000 euro; n. bottiglie vendute nell’ultimo anno: 1.500.000; incremento nelle vendite rispetto all’anno precedente: circa + 20%.
LA STORIA
Tutto ha inizio grazie all’intuito e alla vena imprenditoriale di Giorgio Lungarotti che comprese, per primo, l’importanza di investire in qualità del prodotto e cominciò a sperimentare e arricchire gli uvaggi arrivando a creare i Cabernet, i Souvignon e Chardonay. Torgiano diviene, così, terreno leader per la produzione del vino, caratterizzandosi e affermandosi nel mondo.
Comincia così la storia dell’enologia umbra, racchiusa in un triangolo di terra, compreso fra le due valli, sui declivi delle colline di Torgiano e Brufa. Da questi vigneti provengono uve straordinarie, protagoniste della qualità indiscussa e riconosciuta dei vini doc e docg Torgiano rosso riserva.
Un percorso che si rafforza con la nascita del Consorzio di tutela dei vini di Torgiano che svolge una funzione di controllo, ma anche di centro di collaborazione fra produttori, luogo di confronto per sperimentazione e ricerca agronomica ed enologica, di politiche inerenti la qualità dell’accoglienza turistica che hanno valso, fra l’altro, al Comune di Torgiano il ruolo di capofila della Strada dei Vini del Cantico.
Il Consorzio è ampiamente rappresentativo (85% per la Doc e 100% per la Docg), conferendogli autorevolezza. I produttori del Consorzio sono 22 viticoltori, 4 trasformatori (Lungarotti società agricola arl; viticoltori Broccatelli Galli; Terre Margaritelli società agricola arl; Fattoria Mani di Luna).
Gli eventi
Si comincia il prossimo 23 Giugno, con il Palio delle botti e Notte romantica: degustazione in musica dei vini Doc. Il 4 e 5 Agosto, Fiera d’estate: compriamo la Doc, acquisto di bottiglie Doc d’annata delle cantine e momento divulgativo sulle caratteristiche delle diverse annate; il 10 Agosto, Calici di Stelle Special Edition 50° Doc; 11-20 Agosto, “Agosto Torgianese”, eventi a cura della Pro Loco, “Vinarelli” e “Bicchiere della Staffa” della confraternita dei Vignaioli e Tavernieri di Torgiano; 24 Agosto – 2 Settembre Scultori a Brufa, eventi a cura della Pro Loco Brufa.
Era il 25 maggio 1968 quando con decreto del presidente della Repubblica veniva pubblicato in Gazzetta il riconoscimento delle doc del vino di Torgiano rosso e bianco.