GiornataMondialeDellambiente P6050629(UMWEB) Perugia. L’edizione 2018 della Giornata Mondiale dell’ambiente, che si è tenuta il 5 giugno in tutto il modo, a Perugia è stata l’occasione per “fotografare” quanto fatto finora e per la presentazione di nuovi progetti e proposte per la sostenibilità e il verde in città. Protagonisti il Comune di Perugia, che anche quest’anno, ha voluto e organizzato la Giornata, le Università perugine e le tante associazioni locali che si prendono cura del verde urbano, che si sono dati appuntamento nel pomeriggio di martedì scorso a San Matteo degli Armeni.


“Tre anni fa abbiamo scommesso su un percorso condiviso con le due università perugine sui temi dell’ambiente e della sostenibilità, –ha detto il Vice Sindaco e assessore all’Ambiente del comune, Urbano Barelli, in apertura dell’incontro- del resto, oggi riuscire a fare rete è fondamentale. La Giornata dell’Ambiente la celebriamo anche a Perugia non perché ci piacciano le ricorrenze, ma perché intendiamo contribuire a dare contenuti ad un tema ormai vincolante come quello della sostenibilità ambientale, che deve essere al centro delle politiche pubbliche e dei comportamenti dei cittadini. Il futuro dovrà essere solo sostenibile –ha concluso Barelli- e noi dobbiamo correre in questa direzione se vogliamo uscire dalla crisi di oggi.”
Significativa anche la presenza all’incontro dei due rettori degli atenei perugini, il Prof. Franco Moriconi per l’Università degli Studi e del Prof. Giovanni Paciullo dell’Università per Stranieri di Perugia, che hanno sottolineato l’importanza del coinvolgimento di tutte le istituzioni, a qualsiasi livello, per la realizzazione delle azioni a favore di uno sviluppo sostenibile, quale impegno comune verso le nuove generazioni.
Proprio con queste finalità, come ha ricordato lo stesso Rettore Moriconi, l’ateneo perugino ha realizzato già da qualche mese un report di sostenibilità che mette nero su bianco lo stato e le iniziative di Ateneo nell’ambito della sostenibilità, con riferimento ai 17 obiettivi di Sviluppo sostenibile del Programma d’azione Agenda 2030. Specifiche sezioni del report sono dedicate all’analisi dei consumi di ateneo (energia, acqua, materiali, rifiuti), nonché a quella dei percorsi casa-università e delle abitudini nel campo della mobilità del personale e degli studenti. Particolare rilievo è stato dato, inoltre, al processo di dematerializzazione in atto da circa due anni in Ateneo grazie all’introduzione del protocollo informatico, nonché alle attività didattiche e di ricerca, visto che l’Ateneo di Perugia dedica ampia considerazione anche in tali ambiti agli obiettivi del Programma Agenda 2030.
“Lo studio di sostenibilità che abbiamo fatto nell’ambito universitario, stabilendo obiettivi per i prossimi quattro anni, è un esempio di ciò che si può fare per lo sviluppo sostenibile -ha spiegato il prof. Federico Rossi, docente di Fisica tecnica ambientale presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia e delegato dal Rettore per la sostenibilità di ateneo- Il primo passaggio che un’istituzione dovrebbe fare è proprio verificare lo stato attuale della sostenibilità, darsi degli obiettivi, quantificarli e poi operare coerentemente per il loro raggiungimento.”
La Giornata Mondiale dell’Ambiente è stata, quindi, l’occasione per la prima presentazione pubblica del progetto Climclab - Climate City Laboratory del Comune di Perugia (Centro Interuniversitario di Ricerca sull'inquinamento da Agenti Fisici), che mette insieme l’esperienza del Comune di Perugia con il Progetto Futuro nel verde, di Ciriaf, delle associazioni del verde, dell’Università e di Gesenu con l’obiettivo di migliorare l’ambiente urbano e il confort di chi ci vive.
A presentare il progetto è stata Beatrice Castellani, ricercatrice dell’Università degli Studi di Perugia, che l’ha redatto. Il progetto è stato, infatti, presentato per l’ottenimento di un finanziamento comunitario nell’ambito delle Urban Innovative Actions della Commissione Europea, sul tema dell’adattamento climatico negli insediamenti urbani.
“Perugia diventa un laboratorio diffuso di soluzioni tecnologiche innovative e di buone pratiche -ha spiegato- proponendo soluzioni integrate di arredo urbano per il miglioramento della resilienza al cambiamento climatico della città. Si tratta, cioè, di interventi rivolti al verde urbano che combinano tecnologie innovative e tradizionali.” Per il progetto, sono state selezionate dieci aree verdi nell’area urbana, per complessivi 21mila mq di superficie costruita, 50mila di superfici naturali e 1450 mq di soluzioni temporanee, installate in occasione di eventi in zone particolari della città.
Particolarmente interessante e seguita, la Lectio magistralis su Economia circolare, innovazione, tecnologia e sviluppo a cura dell’Ing. Giuseppe Cioffi, Amministratore Delegato Tarkett spa e Presidente della Fondazione ITS Umbria Academy, che ha portato la testimonianza di cosa una grande azienda può fare per la sostenibilità. “Nei prossimi decenni -ha spiegato- la sopravvivenza dell’umanità dipenderà dalla nostra formazione ecologica, dalla nostra capacità di comprendere i principi dell’ecologia e di vivere in conformità con essi. L’ecoformazione dovrà diventare una competenza imprescindibile per i politici, le imprese e i professionisti e dovrà costituire la parte più importante dell’istruzione a tutti i livelli. Sarà il primo passo verso la sostenibilità. Il secondo passo sarà quello verso l’ecodesign, ovvero la progettazione circolare. Dobbiamo cioè applicare le nostre conoscenze ecologiche alla riprogettazione delle nostre tecnologie e delle nostre istituzioni sociali. Al pari di altre rivoluzioni, anche l’imminente rivoluzione della circolarità cambierà la faccia della Terra e le fondamenta delle istituzioni e delle culture umane. -ha proseguito Cioffi- Una rivoluzione che scaturirà dall’immaginazione, dall’intuizione, dagli esperimenti e dalle azioni di miliardi di individui. Perché -come diceva Albert Einstein- “Non possiamo risolvere i problemi se non abbandoniamo il modo di pensare di chi li ha creati.”
La Giornata Mondiale dell’Ambiente si è, quindi, conclusa con l’esposizione dei progetti delle associazioni del verde e dell’Università nel giardino dei Giusti e con un momento conviviale a cura delle stesse associazioni.


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